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domenica 22 agosto 2010

I cantieristi in Bolivia tornano a casa

2 commenti:
carissimi coordinatori,

vi inviamo questa ansa per aggiornarvi sul nostro precario stato di vita.

Da circa 20 min abbiamo terminato di fagocitare qualunque tipo di alimento si presentasse davanti alle nostre pa/upille guastative. Per rendere meglio l'idea 2 citazioni:

Piera dixit: "Non ce la faccio piu', sto male!"...e ricordando che tutto cio' non e' stato detto a Puerto Madero....potete ben immaginare la situazone in cui ci troviamo....

Bodini: "Il dirigibile marrone senza elica e timone si e' allungato!"

Ora passamo alle notizie serie:

Questa notte dormiremo nel piu' grande hotel d'europa (http://www.hotelauditorium.com/) a causa del maltemo nella tratta madrid - milano (da cui verremo cacciati all'istante per la continua flautolenza di bodini nel momento in cui stiamo scrivendo!!!!!!.....bodini smettila!)

Io, Bodini, chiara e pierina prenderemo l'aereo a mezzogiorno per francoforte e dovremmo arrivare alle 17.40...speriamo!

Gli altri hanno trovato soluzioni alternative....

ora vi salutiamo perche'ci attendono i cubani e la filippina per la sessione di massaggi post cena.

P.S lo proponiamo come post per il blogscemi

baci&abbracci

Anna

Pierina

Matteo



P.P.S. solo per solesin. Bodini dixit: ho un letto a due piazze in camera...e sono solo, si richiede urgentemente l'invio del feticcio!

giovedì 12 agosto 2010

I cantieristi in Bolivia a Radio San Rafael

2 commenti:



Martedì 10 agosto i volontari di Caritas in Bolivia hanno partecipato al programma radio "Casas de Carton" presso la Radio San Rafael.

E' stata l'occasione per poter raccontare in diretta nazionale la loro esperienza di volontariato boliviana. A parte un pò di emozione iniziale sono stati bravissimi a parlare in un perfetto castellano nonostante le domande improvvisate di Matteo!



domenica 1 agosto 2010

Il sole a strisce.7

1 commento:


Detenuti del carcere di San Sebastian durante la rivolta di mercoledì 28 luglio, dopo che il nuovo governatore del regime penitenziario ha imposto alcune restrizioni all'interno del carcere:
1- restrizione dei giorni di visita (visite concesse ai familiari solo il lunedì, giovedì, sabato e domenica);
2- impedire che i bambini maggiori di 6 anni vivano con i genitori all'interno del carcere;
3- proibizione di qualsiasi riscossione di denaro all'interno del carcere (dovete sapere che...tutte le persone che entrano in carcere per visitare un parente/amico/... devono pagare l'entrata in carcere).

venerdì 28 maggio 2010

Il sole a strisce.6

Nessun commento:
La Defensoría del Pueblo boliviana sta pubblicizzato in questi giorni l’inizio di un nuovo programma a favore di piú di 1000 bambini che attualmente vivono con i genitori nelle carceri. Il programma in questione si chiama “Libera Mi Niñez”.
Piú di 1000 bambini vivono in carcere con i loro genitori e, questo si deve soprattutto al fatto che i genitori non vogliono lasciarli soli mentre loro stanno scontando la pena all’interno del carcere; davanti a questa difficile situazione, la Defensoria del Pueblo, ha iniziato a pianificare un piano integrale di lavoro per permettere ai bambini di poter uscire e vivere in una maniera piú adeguata alla loro crescita.
La Defensoría del Pueblo ha sentenziato che i diritti dei bambini che vivono in carcere sono violati perché i bambini, come i detenuti, sono esposti all’affollamento delle carceri, alla inadeguatezza delle infrastrutture, alla mancanza di accesso ai servizi di salute e i loro diritti sono resi fortemente vulnerabili.
La legge boliviana permette ai genitori che stanno scontando una pena in carcere di vivere con i propri figli fino ai 6 anni di vita del bambino, peró le autoritá riconoscono che c’é molta flessibilitá e i bambini si fermano a vivere con i genitori molto di piú perché spesso l’alternativa é vivere in strada.


Attualmente nelle carceri di Cochabamba sono presenti circa 460 bambini; vivono in condizioni di precarietá in carceri sovraffollate, senza diritti e senza molte possibilitá di svago e gioco. Imparano presto a capire come funziona la vita del carcere ma sono e rimangono comunque bambini…uno di loro, D. , mi ha preso in simpatia, è un bimbo di 9 anni con la faccia da furbetto. Sua mamma vive al San Sebastian mujeres y suo papá al San Sebastian varones. Lui con le sue 2 sorelline vive con la mamma. Esce la mattina per andare a scuola e torna a “casa” verso le 16.00. Il pomeriggio lo passa da un carcere all’altro passando i messaggi tra i suoi genitori e portando soldi o cibo da una parte all’altra. È sveglio, intelligente, buono…quando gli porto qualche dolcetto li mette da parte per condividerli con la mamma e le due sorelline piú piccole…mi chiedo sempre se sia giusto far vivere i bambini in questo mondo dei grandi, in questo mondo cosí corrotto, sporco, senza regole…ma qual’è l’alternativa per loro? La strada? Un hogar? Non so darmi una risposta …io continuo ad andare a trovarli, continuo a sperare che non imparino a vivere da quello che vedono lí dentro…non so se questo nuovo programma della Defensoría del Pueblo serva a qulacosa peró qualcosa si sta muovendo, qualcuno si sta accorgendo del bisogno di libertá di D. e di tutti gli altri bambini.

sabato 24 aprile 2010

Indovinello

3 commenti:
Nuovo gioco: trova i due servizio civilisti in Bolivia mentre ballano la diablada....





Un piccolo aiutino...

mercoledì 3 marzo 2010

Il sole a strisce.3

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Parlare della situazione delle donne che vivono al San Sebastian mujeres è difficile. In questo carcere vivono circa 176 donne e altri 120 bambini da 0 a 12 anni. Vivono con le loro mamme perchè FUORI non hanno nessun parente o amico che possa occuparsi di loro.
Per tutti però vivere in un carcere in Bolivia costa, le donne che vivono DENTRO devono pagare tutto: pagano il “DERECHO DE PISO”, un affitto che ti da diritto al posto letto, pagano per mangiare e pagano perfino per usare il bagno e la doccia! Così per mantenersi e per mandare i propri figli a scuola si arrangiano con piccoli lavoretti all'interno del carcere: ricamano tovaglie, vendono bibite e cibo alle altre detenute e svolgono servizi di lavanderia per l'esterno del carcere.

Ogni volta che vado il sabato alla messa c'è sempre una solita routine da seguire: la coda con i parenti per lasciare cellulare e documenti, la perquisizione e le solite domande “chi vai a visitare?”, “quanto tempo ti fermi?” e poi finalmente il via libera. Prima di poter entrare però bisogna aspettare davanti al grande portone di ferro marrone e tutte le volte non riesco mai ad immaginare cosa incontrerò dall'altra parte. Perchè in questo carcere una volta che entri...sei dentro anche tu; perchè non incontri una detenuta...le incontri tutte; qui non esiste una sala per i colloqui...i colloqui con gli avvocati e gli incontri con i parenti si fanno sul piccolo piazzale del carcere pieno di tavolini di plastica rossa firmati Coca Cola. Tutte le volte c'è un senso di soffocamento...e quando tenti di guardare il cielo non ce la fai perchè tra una cella e l'altra sono tirati i fili dove vengono stesi i vestiti ad asciugare...e sono sempre perennemente carichi...il sole qui si vede veramente a strisce.

giovedì 11 febbraio 2010

I primi 3

1 commento:
Ieri primo giorno di apoyo escolar nella zona sud di CBBA (Loreto) dall'hermana Bruna, dove nell'estate del 2007 ho svolto il servizio di volontariato durante i Cantieri della Solidarietà. Ero emozionata di iniziare finalmente il mio servizio con i bimbetti visto che fino ad oggi abbiamo lavorato solo con preti, suore e responsabili di Caritas Parrocchiali...così per l'agitazione alle 7.00 ero già pronta e sono arrivata all'apoyo con un bel po' di anticipo (NB: il viaggio da Condebamba a Loreto consiste in 15 minuti a piedi fino al Cruce Taquina, una durata di tempo variabile per aspettare un taxi trufi 101 libero e 35 minuti abbondanti di auto!). Alle 9 all'apoyo c'eravamo solo io e Federico (un ragazzo boliviano che si laurea in educazione ad aprile e nel frattempo da una mano alle suorine). Dopo un pochino ecco che arrivano anche le altre 2 insegnanti ma di bimbetti neanche l'ombra...eppure avevamo pubblicizzato l'apoyo con volontini e un avviso in Chiesa.
Alla fine nulla..i bambini non sono arrivati ma mentre aspettavamo abbiamo fatto altri volantini e li abbiamo portati nelle scuole vicine.
...questa mattina di nuovo sveglia presto, solito viaggio per arrivare a destinazione e...dopo un pochino di attesa...eccoli! I primi 3 bimbetti dell'apoyo: David, Nicole e Natalie, 3 fratellini. David ha 9 anni, Natalie 10 e Nicole 7...tutti e tre con i compiti di matematica da fare, mi sembra un ottimo inizio!!! Ora bisognerà vedere quanti ne verranno domani e nelle prossime settimane...però siamo fiduciosi!

mercoledì 10 febbraio 2010

Fiesta de los compadres

Nessun commento:
Per la tradizionale fiesta de los compadres, che apre i festeggiamenti del Carnevale qui in Bolivia, Matteo, Daniele e Francesco si sono uniti ai giovani della parrocchia di Condebamba per ballare alla festa di Linde...questo è il risultato...buona visione!!!!


giovedì 3 dicembre 2009

Voci boliviane da Reportone

5 commenti:

Quiero saber quien es
quien inventò y porque
tenemos que hacer...
IL REPORTONE!
p.s. licenza poetica sullo spagnolo...

giovedì 29 ottobre 2009

El Corte del Pelo

2 commenti:



Una volta battezzati, ai bambini boliviani non vengono tagliati i capelli ( el pelo) fino al primo anno di vita.
E’ stato compito di Padre Sergio, padrino della bellissima Barbara, di scegliere le migliore ciocche da mettere in vendita ai presenti.
C’eravamo noi, l’abuela di Barbara ( la nonna! ), la tia ( la zia), Martina, il papà Feliz, la mamma Irene, la segretaria Tania, Ivo e naturalmente il padrino Sergio.
La quinta e la sesta ciocca sono state nostre in cambio di un’offerta in bolivianos per Barbara!
Una volta completata l’opera Barbara ha aperto i suoi regali e noi abbiamo fatto una buona merenda con le torte di Irene.
Il risultato non è stato dei migliori ma finalmente Barbarà non soffrirà più di caldo! Qui in Bolivia inizia l’estate.. e la povera Barbarita ha aspettato fino ai due anni per il primo taglio.. che liberazione!

venerdì 16 ottobre 2009

lale in poche parole

1 commento:

Nome: Alessandra
Cognome: Di Stefano
Età: 26 anni
Segno zodiacale: Pesci
Professione: educatrice
Luogo di nascita: Busto Arsizio
Luogo di destino: Cochabamba, Bolivia
Compagno di viaggio: Matteo
Qualità: ascolto
Difetto: diffidenza, timidezza
Libri preferiti: Harry Potter, Il cacciatore di aquiloni, Il potere dei sogni
Cantante preferito: Jovanotti
Film preferito: Billy Elliot, Patch Adams
Colore preferito: Blu , Viola
Paese che vorrei visitare: Finlandia
Cibo preferito: Pizza
Mezzo di trasporto: Bicicletta
Cosa mi piace: sorrisi, sincerità e amicizia
Cosa non mi piace: bugie, indifferenza
Frase che dico più spesso: “Mamma Saura”