venerdì 30 agosto 2019

Serbia. Krnjaća

Grazie ad una  testimonianza ascoltata sulla situazione dei migranti della rotta balcanica e alla mia voglia di “mettermi in gioco” e non stare solo a guardare   ho deciso di partire con Caritas in un campo profughi in Serbia, sapevo che sarebbe stata un’esperienza di crescita, ricca di emozioni e “forte” ... ma non pensavo così tanto!

Lunedì 5 agosto siamo arrivati (io e altri due ragazzi) al campo di Krnjaća ...



Un cancellone, una ventina di “Barrak” tutte uguali, asfalto, un muro che circonda tutto, ragazzi, famiglie con bambini (anche piccoli).... e in questo momento vengo sommersa da pensieri e domande: perché queste PERSONE sono obbligate a vivere rinchiuse in un campo e nella monotonia solo per il fatto che la loro unica sfortuna sia quella di essere nati in un paese “sbagliato” che non gli permette di vivere una vita dignitosa? Perché invece io sono libera di vivere nel mio paese?

Non ho trovato una risposta alle mie domande, ma ho capito che potevo “rompere” la loro monotonia e farli sentire per un attimo “liberi” e accolti.
Allora ci siamo subito messi all'opera organizzando diverse attività per ogni fascia d’età (giochi, tornei, attività creative, di beauty saloon, pittura, clown)...ogni giorno qualcosa di diverso.



All'inizio non è stato molto facile riuscire a coinvolgere le persone, soprattutto i giovani, ma appena hanno capito che eravamo lì per loro, per farli divertire e per divertirci le attività sono andate a gonfie vele.

È stato davvero bello vedere come di giorno in giorno riuscivamo a far nascere sui loro volti (e sui nostri volti) dei bei sorrisi ed instaurare con loro dei legami...
I bambini iniziavano ad abbracciarci, a darci la manina, a seguirci, a correrci incontro, a giocare, a farci "scherzetti", i ragazzi e gli adulti iniziavano a raccontarci un po’ della loro vita e dei loro “sogni” e questi gesti ci riempivano il cuore di gioia perché nonostante loro stiano vivendo in un posto, in una situazione “triste” aprono il loro cuore e te ne donano un pezzettino.

                                       
Un grazie non basta!!
Good Luck e buon viaggio a tutti gli amici che ho incontrato.

Marta Leoni



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