Abbiamo voluto questo giorno come nostra ultima occasione di organizzare qualcosa di grande, un segno di ciò che abbiamo fatto quest'anno e un ricordo a coloro che non ci vedranno più tra pochi giorni.
Abbiamo discusso, contrattato, ricontrattato, riricontrattato perchè tutto venisse come lo volevamo.
Abbiamo voluto che tutti fossero trattati come ospiti, anche se prigionieri in un carcere, girando in tondo tutto il giorno nel tentativo di regalare un sorriso a tutti i presenti.
Abbiamo servito buon cibo e sode.
Abbiamo proposto intrattenimenti: danze, acrobati, speeches.
Abbiamo giocato (ahimè, le nostre squadre hanno perso) e fatto da allenatori (ahimè, le nostre squadre hanno perso).
E' stata la nostra festa, uno degli ultimi regali ai ragazzi della Cafasso, che amano giocare e raramente hanno la possibilità di organizzare e partecipare a eventi simili.
Un regalo anche per i ragazzi del YCTC, che hanno accompagnato questo nostro anno e che a cui sono affezionata quanto i ragazzi della comunità.
Un regalo anche ai prigionieri della Medium Prison, che indirettamente hanno partecipato a questa esperienza, incontrati tutti i giorni in giro per il compound, salutati come amici e vicini.
Tutti si sono divertiti, tutti hanno apprezzato il nostro gesto. Oggi ci hanno persino fatto entrare in Maximum prison senza controlli e permessi, perchè noi siamo quelli che hanno organizzato il torneo.
Quindi, una volta tanto, caro Lele, ci faccio un applauso per quello che siamo riusciti a fare e per i risultati ottenuti, ora che raccogliamo i frutti del nostro duro lavoro. Una volta tanto non ti prendo in giro e metto solo una nostra bella foto insieme! (una delle poche)
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