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lunedì 7 dicembre 2009

Solidarietà con i Palestinesi

2 commenti:



Dopo esserci cimentate per due giorni in lavoretti artistici, i nostri fiori di carta velina e i vasetti decorati con le bandiere palestinese e libanese prendono forma...




... Oggi, nel nostro centro di Dbaye, abbiamo festaggiato la Giornata Internazionale della Solidarietà con il popolo Palestinese.


Un gruppo di donne musulmane di diversi campi profughi palestinesi ha incontrato alcune donne del nostro campo nell'ambito di un programma di scambio interreligioso. E dopo una breve presentazione individuale, si è avviata una conversazione libera sui propri ricordi e sulle storie legate alla Palestina. Alcune donne hanno espresso il desiderio di ritornare nella loro terra, mentre altre hanno sottolineato le condizioni di convivenza pacifica tra le componenti musulmane, cristiane ed ebraiche del popolo palestinese prima delle interferenze occidentali.


Poi ci siamo divisi in due gruppi per far visita a due persone anziane che, per motivi di salute, non hanno potuto partecipare all'attività.


... e finalmente è arrivato il momento della distribuzione dei nostri manufatti...




ps. anche se all'incontro c'erano solo donne, teniamo a condividere con voi la foto di Zaki, "il poeta del centro", che ci ha regalato una poesia sulla Palestina.

Maria Chiara e Raffaella


venerdì 16 ottobre 2009

PARTENZA

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Ciao a tutti,
sono in partenza per il Libano. Lavorerò in un campo profughi palestinese. Ancora non me ne rendo conto. Sto per toccare con mano e stabilire un contatto diretto con luoghi, personaggi e tematiche che mi hanno tanto appassionata, e anche travolta. VOGLIO CAPIRE quello che ho letto e studiato (sono reduce di una tesi sulla guerra civile libanese 1975-90!). E poi non vedo l’ora di lasciarmi affascinare e stupire dai sottili meccanismi e dalla ferrea logica della lingua araba.
Ma non sono solo le passioni che mi porto in valigia. Ci infilo anche tante speranze. Come la speranza che l’esperienza in una periferia, in una situazione di estremo disagio, possa servire a liberarmi dalle mie schiavitù mentali. O la speranza che, dopo tanta teoria, possa realizzare qualcosina di più concreto.
….questa è la mia partenza emotiva!