mercoledì 22 settembre 2010

briciole di Moldova1

Nessun commento:
Milano, ormai da 10 giorni. L'influenza+tonsillite da rientro è passata. Ma non riesco a dormire, faccio ordine tra le foto. E quelle dei cantieri, raccolte tra i vari cantieristi italiani e moldavi, spiccano per la vividezza dei ricordi. E finalmente, come promesso un po' a tutti, eccone alcune, rigorosamente in ordine sparso, per il grande pubblico.







lunedì 13 settembre 2010

devi sorridermi se puoi, non sarà facile ma sai

Nessun commento:
si muore un po' per poter vivere

sarebbe bello partire e basta
così
passaporto e due soldi in tasca
e basta




oppure scegliere cinque cose che servono davvero e portare via solo quelle
cose che poi usi e non ci pensi, alla storia che queste cose hanno




essere pirati
nuovo porto, nuova vita
e basta




ma non si può
ma non si riesce




sarebbe bello non pensarci
prontivia
e basta




ma poi ci pensi
e non sei pronta
e non vai via




cioè, per andare via, vado via




ma poi torno




ciao.

mercoledì 8 settembre 2010

Ferragosto + 13

2 commenti:
post zero assoluto.

ciao

Nessun georgiano è stato (troppo) maltrattato per la scrittura di questi post.

e meno male che il nostro campo era l'unico completamente gratuito.

martedì 7 settembre 2010

Ferragosto + 12

Nessun commento:
oggi in giro per tbilisi abbiamo incontrato giovanni rana che studiava i kinkali mentre umberto eco gli raccontava "il nome della rosa" a memoria.

dietro di loro cristiano malgioglio suonava il piffero per creare atmosfera.

dalle cucine di mc donald's il piccolo alfred guardava la scena estasiato, bevendo un the in attesa del suo turno.


NdC' (Nota d Caritas): nell'intanto il cantiere georgiano vince una pagina (con tanto d galleria fotografica annessa) sul sito (in italiano!) di Caritas Georgia

NdC'': e anche l'ambasciata d'Italia a Tbilisi ci dedica un'elegante pagina

lunedì 6 settembre 2010

Tracce d CdS

Nessun commento:
Ora: se qualcuno dei silenziosi lettori credesse che i Cantieri della Solidarietà non esistono e non fosse persuaso dai post dei volontari ritenendoli un esercizio di scrittura dell'area comunicazione di Caritas Ambrosiana, postiamo per lui (e per lui solo) due prove.

Ricordate (e come dimenticarlo?) il muro della povertà bulgaro eretto a Malchika dai cantieristi e dai volontari della parrocchia di Sant'Anna?

Ecco qua come Caritas Europa racconta di quell'Evento pro "Zero Poverty".


E questa invece è Radio Vaticana che dà voce al CdS bulgaro, per orecchi da intenditori.

Scritto questo, linkati quelli, crediamo di avere maggiormente provato l'esistenza quantomeno del cantiere bulgaro. Se la blogosfera traccerà altre prove di ciò che è successo nei CdS, ci affretteremo a darne notizia: purtroppo l'intervento di una cantierista thai a Radio DJ non è reperibile sui sito della famosa radio privata, ma magari qualcuno d voi l'ha intercettato on air..

Iniziano ad affluire foto e storie per i concorsi, non fate mancare le vostre opere!

Ferragosto + 11

Nessun commento:
Come dicono tutti i georgiani quando si saluitano: ola!

Accade oggi in Georgia: informiamo, gridando a squarciagola dal campanile, che oggi è la G.G.D.S., la Giornata Georgiana Dello Spreco. Entriamo fin da subito nello spirito della giornata e i georgiani fetsanti ci seguono iniziamo sbarazzandoci dei nostri ormai inutili passaporti, seguiti a ruota da tutti i nostri vestiti (adesso lorenzo è in mutande...solo perché non ha voluto privarsi di questo capo d'abbigliamento che solo lui nel nostro gruppo ritiene importante) e dai pochi neuroni ancora sopravvissuti alle spezie che abbiamo incontrato sul nostro cammino. A causa dei neuroni perduti non si risponde degli eventuali errori grammaticali che seguiranno. Anzi ;

Il nostro autoelettosi capo ha appena buttato un pezzo di carta sul pc, segno evidente di un ormai incipiente problema di demenza senile.

Consapevoli dell'inutilità del denaro abbiamo bruciato 100 euro a testa incrociando successivamente le fiamme in segno di recirpoco rispetto.

A pranzo pensiamo di odinare 7 piatti di kachapuri a testa nonché 7 bottiglie di Fanta. Avremmo infatti voluto buttare per terra gli avanzi e giocare a chi svuota più velocemente la Fanta ma solo un omone che osservava Giuseppe da seduto con inesorabile costanza ci ha fatto desistere da ciò che sarebbe divenuto un incontrastato ed incontrastabile record. Tutto ciò è ovviamente avvenuto sotto le urla e gli occhi festanti di un'orda di georgiani in festa per noi e con noi.
In seguito all'enorme quantità di fanta (la natakthiri è più buona) ingerita da Giuseppe, ci vediamo costretti a rallentare la nostra corsa a 110 km/h in prima per consumare più carburante e sostare di fronte al monumento del truce dittatore Stalin dove Giuseppe può finalmente svuotare la vescica e infangare la memoria del grande comandante Stalin, suo omonimo, contemporameamente.

CCCP (col c***o che partiamo)

Breaking News: mentre il resto della georgia è in blackout a causa di una tempesta che ha abbattuto un palo dell'elettricità il gruppo dei cantieristi s'ammazza d'aria condizionata sfruttando il generatore Caritas indispensabile per il mantenimento del vicino ospedale.

PS: e ache in questo post le foto non ci sono

domenica 5 settembre 2010

Moldova 1 colpisce ancora

2 commenti:
Eccomi qui, seduta davanti al computer. Sono passate 3 settimane dal ritorno in Italia ma i ricordi sono tanti e ancora forti!
Bine, bine…vorrei raccontarvi anch’io di questa tabara…sono tanti i ricordi che mi tornano alla mente…i canti, le risate, i giochi, i luuuuunghi momenti di preparazione delle attività, le avventure al bagno, le scenette, il mitico gruppo Moldova 1(MULTZU MULZU MULTZUMISCH davvero alle mie zuper puper compagne di avventura, Taty, Carol, Fra e ai nostri mamica e papico, Chiara e Ste)
La cosa che più mi ha colpito è l’entusiasmo dei bambini che abbiamo incontrato e la loro semplicità nello stupirsi di fronte alle piccole cose.
Non mi stanco di sorridere quando ripenso a un’attività che abbiamo realizzato con i bimbi di Razalai…abbiamo costruito una semplicissima cerbottana, come quella che usano gli indiani amici di Peter Pan, con delle cannucce e della carta crespa colorata… bè, 43 bambini (maschi!!!) sono rimasti contentissimi di questo gioco! (vedi le palline che volavano dappertutto!!!)
Il sorriso, lo sguardo, l’entusiasmo e lo stupore di questi bambini mi hanno dato la forza e l’energia per mettermi in gioco al 100%! Non avrei mai immaginato di cantare “Uana-gana-sì” davanti a 100 bambini, o di diventare un pitic di Alba-ca Zapada!
Non credo che quei bimbi siano speciali: mangiano, dormono, giocano…ma c‘è qualcosa…forse nei loro sorrisi, nel loro sguardo, nel modo in cui stanno ad ascoltarti, nella voglia di cantare e ricantare le bans (ogni tanto dal villaggio si sentivano delle voci…”una sardina…”), nell’allegria e nell’impegno che ci mettono nei giochi, nel modo in cui ti salutano…tanti piccoli gesti che mi hanno fatto capire la loro voglia di vivere e di essere amati…avare qualcuno che gioca con loro, che gli dona un po’ di tempo, un pallone (anche se rotto e aggiustato con lo scotch!), un bicchiere di apua, porta loro una grande felicità…e spesso noi italiani non ce ne rendiamo conto!
Ok, forse vi ho annoiato…non sono brava a raccontare, ma volevo condividere con voi questi pensieri e dirvi cosa è stato per me questa tabara!
Eeee …unu, doi, trei, patru, cinci, sase….PAAAAAAAAA!!!!
Ele

venerdì 3 settembre 2010

Ferragosto + 10

Nessun commento:
scopriamo oggi che il vero, unico e supremo booss ci ha giocato un tiro mancino facendoci intendere che ogni giorno si debba scrivere un post.

d'apprima il gruppo decide di non postare più nulla.

dappoi il gruppo decide che l'impegno era comunque preso ed ogni giorno scriverà qualcosa ed indice per la giornata di domani (F+11) la giornata dello spreco georgiano.

Salutati i bambini con finti pianti e lacrime. Ci hanno creduto.

Loro salutato noi con sorrisi.

Noi controllato che bagaglio ancora intero e di avere testa ancora attaccato sul collo.

Dai vostri affezionatissimi è tutto, a domani in diretta dalla statua di Stalin.

PS le fabbriche hanno riaperto i battenti, 3 turni quotidiani sicuri. Alcune fonti vicine al reparto produzione parlano di quattro turni.

PPS le foto non le mettiamo, nulla vi impedisce di immaginarvele voi!

giovedì 2 settembre 2010

Ferragosto + 9

Nessun commento:
si era deciso di fare a +9 il post di +8 dunque ecco a voi il post di +8

a +8 abbiamo trovato un incremento dei bambini pari a +12: insomma la ∑ dei bambini è ± = a +30. Siamo perciò di fronte ad una progressione geometrica in grado di portare a +∞.

Comunque...l'aura di Laura ci accompagna: grazie.

Si potrebbero dire + e + cose ma - male che x scrivere si fa fatica; anche se ÷ su 48h quest'unico post ha comunque il suo perché intrinseco.

÷ il gruppo di bambini in 2 parti, cioè ½ + ½, abbiamo iniziato le attività per loro: il giorno è stato ÷ in altrettante 2 parti, cioè ancora ½ + ½ in cui alla parte pari ad ¼ dei bambini viene dato 89% delle risorse presenti sul terreno di gioco delle dimensioni di un campo composto da due quadrati di 7² per un totale di (7²)*2 mq.

le attività della mattina e quelle del "dopumesdì" ci hanno condotto amenamente sino a sera.

Abbiamo notato che circa all'ora di cena i volontari hanno fame. stiamo indagando su questi avvenimenti.

Ferragosto +9

l'indagine condotta internamente ha portato alla scoperta che l'energia consumata durante la giornata è superiore a quella incamerata con la colazione e il pranzo. pertanto si necessita di cena.

il tutto è stato controllato dal CICAP non riscontrando nessuna anomalia. pertanto non si è di fronte ad un evento paranormale.

da khizabavra è tutto, i vostri inviati.

FOTO: i pensieri nebulosi che agitano le menti dei volontari


evento completamente folle.

arrivo di un vip, avvistamento di un animale fantastico

mercoledì 1 settembre 2010

MALCHIKA 2010: << PERCHE' E' PIU' BELLO DARE CHE RICEVERE >>

1 commento:
Prima di iniziare a leggere vi prego di aprire la canzoni di Ludovico Einaudi – Nuvole.. questo artista da tutto un altro effetto alle mie foto e ai miei ricordi quando li faccio scorrere davanti ai miei occhi..



Malchika…





Come scordarsi di questa esperienza..Sebbene sia passato quasi un mese dal ritorno



Partenza 17 luglio.. un caldo pazzesco a Linate per non parlare quando siamo scesi a Roma…



Arrivo a Malchika se non ricordo male attorno alle 19.00 e qui l’incontro con padre Remo… che personaggio..



Il primo impatto con la Bulgaria è a dir poco disastroso.. non lontano dall’aeroporto di Sofia infatti si trova il quartiere zingaro.. sembrava tanto un quartiere delle Favelas..





Già immaginavo che la nostra esperienza iniziasse da lì.. invece piano piano il paesaggio cambiò… sempre più verde.. sempre più campi di girasoli e granoturco.. distese e distese di prati.. e dopo ore e ore di viaggio.. immersi nell’atmosfera di tramonti mai visti così belli, arriviamo a Malchika.. una Malchika buia e silenziosa.. saranno state le 22.00 circa.. cena veloce.. doccia e nanna..



E così inizio il mio cambiamento:



strade sterrate che dopo un violento temporale diventano piscine.. carretti trainati da asini.. cavalli, pecore, tacchini e cani che girano per le campagne..



Anziani sull’uscio di casa con lo sguardo perso nel vuoto.. ma quando gli passi davanti ti salutano con un cenno di mano e sul loro viso si disegna un sorriso che ti fa tenerezza.. e ti fanno capire che ogni persona che incontri merita di essere salutata con un sorriso e che capirai l’importanza di un sorriso solo quando ti verrà negato





Ragazzini che sfrecciano in bicicletta avanti indietro per le strade del paesino.. sempre con quel succo/granita che a me sinceramente ha sempre dato disgusto..eheh





Quei visi.. così innocenti.. all’inizio così spaventati..





Poi piano piano si sono aperti… e da lì non riuscivano più a far a meno di te..



Ricordo tutti i momenti di gioco.. i balli.. gli scherzi.. le corse





Le prime volte tutti un po’ disuniti.. ma gli ultimi giorni sembravano tutti fratelli e sorelle.. sembravano una vera squadra.. tutti uniti, pronti a lottare per un semplice applauso.. una semplice stretta di mano.. un semplice regalo.. che si trattasse di una maglietta, di una merenda o semplicemente di una medaglia di cartone..per loro era una soddisfazione.. e ho pensato dentro di me che da bambino non si vede l’ora di diventare grandi.. ma quando si è grandi non lo si vorrebbe essere mai diventati..





Non so come ma i bambini.. hanno una memoria pazzesca.. è bastato un giorno per imparare nomi cognomi, soprannomi di noi italiani e io invece solo l’ultimo giorno sono riuscito a ricordarmeli tutti..



È bello comunicare con loro dicendo giusto quattro parole in croce in bulgaro.. e qualcosina in inglese se lo capivano.. infatti la vera comunicazione è fatta con i gesti.. con gli occhi.. con le mani.. e con il sorriso.. questo è il linguaggio universale.. e sono stati loro che me l’hanno fatto capire.. o meglio.. l’esperienza forse più significativa è stata con i ragazzi di Sgalevo.. una piccola cittadina.. che ospita un orfanotrofio.. dove troviamo ragazzini di tutte le età (in particolar modo minorenni) abbandonati dai genitori perché disabili dalla nascita o con problemi di handicap e mentali..



Sono loro che mi hanno fatto capire quanto è bello comunicare con i gesti.. semplicemente stringendo una mano e guardandosi negli occhi e sorridere.. ed essere felici.. perché la felicità è fatta di un niente che al momento in cui lo viviamo ci sembra tutto





Sono loro che mi han fatto capire che sono le cose semplici a far la differenza.. che è bello vivere di emozioni.. è bello vivere con i sorrisi altrui.. è bello vivere per qualcun altro.. è bello stringere la mano di qualcuno e sentire scorrere dentro di te le sue vibrazioni.. e tutto ciò ti fa sentire vivo..perchè come disse un grande del passato Essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare



È bello vivere la vita attimo per attimo come se fosse l’ultimo.. e io lì a Malchika l’ho fatto.. ho sentito che ho vissuto giorno per giorno.. senza buttar via tempo.. senza pensare solo a me stesso.. senza pensieri né turbamenti.. per la prima volta ho sentito cos’è VIVERE la vita giorno per giorno..perchè non è vero che abbiamo poco tempo… la verità è che ne perdiamo molto..





Sentirsi liberi.. come quella volta sdraiato su una strada o semplicemente correndo mezzi nudi sotto un temporale estivo e saltare da una pozzanghera all’altra al posto di evitarle.. o la volta in cui ho chiuso gli occhi davanti ad un tramonto spettacolare in piedi su un pulmino..zero pensieri..





Malchika mi ha fatto capire che ogni momento è buono per dimostrare a qualcuno quanto gli vogliamo bene.. basta non attendere troppo tempo o prima o poi arriverà il momento in cui non avremo più la possibilità di farlo



Mi ha fatto capire quanto noi italiani non siamo aperti alla gente.. zero ospitalità.. mentre a Malchika ti offrono tutto e di più.. ricordo ancora il pranzo a casa di una baba.. sembrava stessimo festeggiando il Natale.. o semplicemente una fetta di melone o qualche biscotto offerto mentre passi per le case ad offrire gli inviti per una giornata dedicata solo a loro.. gli anziani..





E poi gli stessi ragazzi bulgari… come dimenticarli.. così aperti.. così gentili.. sempre disponibili.. non pensavo si istaurasse un rapporto così profondo con alcuni di loro.. pensate che è nata pure una love story eheh (grande Ale)





Ale.. il mio fratellino in quella vacanza.. ad un primo impatto un ragazzo freddo.. ma si un pirlettino milanese come tt gli altri.. invece tutto l’opposto… bella Ale..



Malchika mi ha fatto capire quanto può essere squallida la vita che trascorriamo tutti i giorni noi di Milano.. tra moda, feste, aperitivi, macchinoni, vestiti firmati.. no no.. la vita non è quella.. la vera vita l’ho vissuta a Malchika..





È vero.. le feste e i divertimenti non sono mancati per noi.. anzi.. posso dire che si faceva festa tutte le sere con i ragazzi del posto.. molto spesso accompagnati dalla Rakia.. eheh



E poi quei tramonti.. mai visti così spettacolari.. così pieni di profumi.. che ti davano un senso di infinito.. un senso veramente di liberta.. zero foschia.. zero inquinamento… sentivi aria pura nei polmoni..





E guidare quel pulmino mezzo scassato con la porta che si apriva ogni minuto con il rischio che qualcuno partisse fuori… in mezzo a quelle strade semi deserte.. sempre dritte.. con mille buche.. tra campi di girasoli.. e sfrecci e sfrecci x quelle strade prive di clacson, traffico, tram, pulman..



Malchika mi ha fatto porre mille PERCHE’.. a cui non sono mai riuscito a dar risposta.. ma ora che ci penso ne ho trovata una che risponde a tutti.. <<Se tutti i perché avessero risposta sarebbe banale vivere>>





Malchika mi ha fatto aprire gli occhi su tante cose.. su quanto è bella veramente la vita.. e quanto basta poco per renderla felice e perfetta..



È proprio vero che la vita è come uno specchio.. ti sorride solo se la guardi sorridendo





Invito tutti i ragazzi a provare un’esperienza del genere… ma prima di affrontarla chiedetevi: <<Sono felice?>>.. e cesserete di esserlo..



Di ritorno da questa esperienza ponetevela di nuovo.. bè posso assicurarvi che la risposta sarà un'altra



Andrea Buonopane

Ferragosto + 8

Nessun commento:
ma il post di oggi, forse, quasi quasi, anzi sicuramente lo facciamo domani.

Nunzio ci dà buca.

Mandato telegramma a suo superiore per chiarimenti su cotal mancanza di rispetto.

Attendiamo risposte.


buco da cui passa la corda della campana di Khizabavra o cannolo siciliano?