Visualizzazione post con etichetta exSCE. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta exSCE. Mostra tutti i post

giovedì 17 novembre 2016

Moldova: ADOPTA UN VOT!!!

Nessun commento:
Mi intrufolo nel blog dopo qualche annetto, per raccontarvi una storiella…

In uno stato dell’Ex Unione Sovietica chiamato Moldova, da altri Moldavia e per chi non sa prendere una posizione “Moldovia”, dopo 25 anni dalla sua esistenza, e a 20 anni dall’ultima volta è stata data al popolo, la possibilità di eleggere il presidente della propria Repubblica.

A contendersi l’ambito trono del “paese più povero” del vecchio continente, una donna minuta, economista di professione che, dopo una serie di esperienze all’estero, è stata richiamata in patria per seguire il sogno europeo e un uomo tutto d’un pezzo, anch’esso economista, politico di lunga data e con la sguardo ad Est verso la “Madre Russia”.

“Che il ballo abbia inizio!!!” sentenziò “Sior Notaio”, in una triste domenica di fine ottobre e ci manca poco che, al primo giro di valzer, il “Maschio di ghiaccio” riesca ad ottenere lo scettro del potere ma qualcuno dalla folla urla…”Non mi sei arrivato!!!….Non hai l’X Factor!!!…

Mai trebuie un dans!!! Ovvero… ancora una danza!!!

Il “maschio di ghiaccio” sente la propria “Madre” per avere dei consigli su come affrontare la “Sfida”, raggruppa i pochi amichetti che ha, ma che tanta ricchezza posseggono, per preparare la coreografia, chiama televisioni e giornali per conquistare maggiori consensi con il “televoto”, invece di un milione di posti di lavoro minaccia che con la “Piccola Donna” al potere, dall’Europa arriveranno 300.000 siriani!!!….non solo, verranno chiuse le chiese!!! 
Tant’è che nei villaggi molti preti preoccupati lanciano il proprio anatema durante le prediche “Dio ha detto che se governerà una donna arriverà la guerra!”

Il "Bruno Vespa" Moldavo, la sera successiva al primo giro di valzer, mostra un plastico che simboleggia come la popolazione ha votato le prima esibizione. Il Paese si presenta come un gigantesco panzerotto schiacciato appena sfornato. L’esterno è croccante, compatto, impenetrabile insomma molto “sovietico” ma l’interno ribolle, si agita e alla fine sotto pressione esplode lanciando al di fuori tante gocce tutte intorno e solo minuscole briciole.

Un terzo del contenuto è ormai sul tavolo, sono i votanti che stanno all’estero, per loro, sparsi in giro per il mondo lo spettacolo è stato visibile in sole sessanta località, ma sono rimasti attratti da questa “Piccola Donna”. 
Dalla Spagna ad una ragazza, succede che il panzerotto al plastico rimanga sullo stomaco, e decide di farlo sapere su un libro chiamato “Faccia”. Li incontra tante facce sparse per il mondo che come a lei il plastico è andato di traverso. Decidono di unirisi e sostenere la “Piccola Donna”, nel secondo giro di Valzer. Ma come? Sono lontani.... sparsi per il mondo....e, anche per il secondo giro, lo spettacolo sarà visibile solo in un centinaio di località del globo, alcune a centinaia di chilometri di distanza da dove abitano. Ecco che al "gruppo di facc"e viene un’idea: “Adottiamo un voto!!!”. Vuoi partecipare allo spettacolo ma sei distante? Vieni a casa nostra! Ti ospitiamo noi!!! Non sai come venire? Veniamo a prenderti e ti portiamo a casa appena finito!!! Le gocce di mozzarella e pomodoro del panzerotto sparse sul tavolo si muovono, parlano, si ingrossano diventano un “esercito” ed in pochi giorni le facce sul quella pagina del libro diventano 80.000!

E’ il grande giorno! L’uomo di ghiaccio e la piccola donna si presentano puntali alla “Grande Sfida”. Scatta il televoto! Nonostante il panzerotto moldavo, si imbianchi della prime nevicate di stagione la gente piano piano inizia a dare le proprie preferenze. Il vero boom sembra però arrivare dal di fuori....nelle località sparse per il mondo le linee sono intasate, bisogna aspettare ore prima di poter riuscire a prendere linea per votare.
Si dice che nove persone su dieci, da tutto il mondo, stiano votando la “Piccola Donna”!

Ma cosa succede??? “Avete esaurito le vostre possibilità di voto...per voi l’elezione finisce qui!!! Ecco quello che si sono sentite dire molte facce che sono state adottate, proprio per poter dire la loro...che hanno fatto centinaia di chilometri, speso soldi e chiesto permessi di lavoro per poter partecipare...

Intanto nel bel mezzo del panzerotto si muovono decine di pullman verso le postazioni di voto...il biglietto è gratuito.....all’intero si parla solo russo...vengono distribuiti generi alimentari e ad ognuno dei viaggiatori viene dato l’equivalente di 5/10€ in cambio di una promessa di “votare bene”...arrivano da una parte del panzerotto che qualche tempo fa si è stufato di rimanere attaccato e ha deciso di stare per i fatti suoi e di parlare direttamente con la “Madre”....li non ci sono cabine per televotare e allora sembra che la “Mamma” abbia deciso di pagare a tutti il viaggio.....
C’è poi una parte del panzerotto che nel frattempo, col passare delle votazioni è diventato crosta per il 99%...
Fuori dal panzerotto c’è ancora qualcuno che riesce a trovare la linea....”Ma come ho già televotato???” dice una signora dagli States....” Guardi lei ha votato dall’interno del panzerotto giusto una paio d’ore fa...” le risponde un funzionario; “Ma io nel panzerotto non ci sto da dieci anni!!!” ribatte la donna...”Mi dispiace, lei ha diritto ad un solo televoto...” E la signora risale sull’aereo per tornare a casa....
Arriva finalmente la sera...è  il momento di mettersi davanti alla Tv per vedere i risultati. 
Il “maschio di ghiaccio” ha vinto!!!! 
Il 58%  a suo favore con il quale inizia la trasmissione diventa 52% nel corso della notte ed alla mattina la Moldova ha nuovo Presidente della Repubblica!!!

“Fermi tutti!!!” dice con voce ferma ma gentile la “Piccola Donna”.... “migliaia di persone all’estero non hanno avuto la possibilità di televotare!”....”sono state elezioni sporcate dai soldi”.....”ci sono state irregolarità nelle votazioni!”.....”Chiediamo le dimissioni del “Sior Notaio”... 

Nel frattempo viene documentato che in 12 seggi sono stati invertiti i risultati del voto a favore del maschio di ghiaccio.... il Sior Notaio decide che si devono ricontare i dati del televoto....la gente scende nelle piazze all’interno del panzerotto e davanti alle ambasciate di tutto il mondo...e il presidente a oltre 48 ore dalla fine delle votazioni non è stato ancora proclamato...



No.... questa non è una storiella...è la Repubblica Moldova il 16 Novembre 2016....un Paese profondamente diviso....che non sa quale lingua parlare....che crede nella stessa religione ma con due diverse prospettive.... che non sa andare in Europa o tornare sotto l’ala protettrice russa...dove bastano 5/10 euro per comprare una persona....dove sparisce 1 miliardo di dollari e non si sa dove.... dove da qualche anno non si riesce ad avere una maggioranza di governo... che vede i villaggi svuotarsi...madri e padri lasciare i propri figli ed il proprio paese in cerca di fortuna...che ha un terzo della popolazione sparsa per il mondo...

Eppure Domenica 13 Novembre fuori dal seggio di Via Mascheroni a Milano, ho visto la Moldova che conosco... fatta di gente che sa sorridere con poco.... che ti da una mano anche se non l’hai mai vista prima....anche se tu sei di Milano, ma ti indica la strada per dove andare a votare appena esci dalla metropolitana... che, con la fila lunga un ora, fa passare davanti le madri con i loro figli....che ha nostalgia e voglia di  “acasa” come si dice da quelle parti....

Nei prossimi giorni verrà probabilmente ufficializzato il nuovo Presidente della Repubblica di Moldova o forse si opterà per un nuovo giro di valzer. Ha poca importanza...

La campagna lanciata su Facebook, “Adopta un vot! da una ragazza moldava residente in Spagna, ha fatto riscoprire in molti che sono partiti ed in tanti che sono rimasti in Moldova la bellezza di questo popolo che non ha ancora ben capito chi è ma che grazie all’amicizia, la fratellanza e la solidarietà ha permesso a 135.000 persone sparse per il mondo di andare a votare nei soli 100 seggi presenti al di fuori del territorio moldavo. 

Sono bastate un paio di settimane per mostrare il volto più bello di un paese... sono state persone normali a farlo....non politici...letterati o bla bla bla....avanti così! FORZA MOLDOVA!!!!

Stefano – (Sce 2008, Moldova)

lunedì 14 settembre 2015

Quando tu guarderai il cielo...

1 commento:
"Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse. Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide. Per altri non sono che delle piccole luci. Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi. Ma tutte queste stelle stanno zitte. Tu, tu avrai delle stelle come nessuno ha..."
"Che cosa vuoi dire?"
"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!"
E rise ancora.
"E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per il piacere... E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo.
Allora tu dirai: "Si, le stelle mi fanno sempre ridere!" e ti crederanno pazzo.
"T'avrò fatto un brutto scherzo..." E rise ancora. "Sarà come se t'avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere..."

Le stelle a 4000 mt sono uno spettacolo! Illuminano le distese dei campi, sulle ande e ti rendi davvero conto di essere circondato dalla meraviglia.

Oggi sono particolarmente nostalgica e ripenso alle stelle che in questi anni in Bolivia ho incrociato sul mio cammino...
Ripenso all' Hermana Querubina e alla sua lotta per portare un po' di dignità ai campesinos di Vacas, o alla Hna Bruna, che prova a dare un senso a quelle letterine che, a scuola, i bimbi devono ricopiare milioni di volte incomprensibilmente sul loro quaderno, al Genio, al Sergio o al padre Enrique, che combattono ogni giorno per chi è meno fortunato...
Ripenso ai bimbi della ciudad del nino, quel tesoro, custodito nelle 8 case dove sono accolti, che, con i loro sorrisi e i loro giochi, hanno riempito le mie giornate per queste settimane.
Ripenso a Grissel e al Roby, che nonostante le difficoltà cercano di donarsi agli altri, ricordando sempre che "il male abbonda, ma il bene sovrabbonda"!
Ripenso ai colleghi di Caritas Cbba, che nonostante il tempo e la distanza sono sempre capaci di farmi sentire accolta e a casa...


Loro sono le mie stelle...guarderò il cielo stasera con un po' di nostalgia (sperando in un po' di sereno!!) e sentirò ridere i bimbi della ciudad,  sentirò urlare "Piedraaaaa" (ci sono volute sei settimane per riuscire a far pronunciare bene il mio nome), sentirò le adolescenti che ci chiamano a ballare la diablada, Maria Esther che cerca di organizzare una lasagnata in Caritas o la Queru che chiama qualche sordomuto con il clacson!

guarderò le stelle...

e sorriderò anche io!

  

martedì 25 agosto 2015

HAITI: Ayiti pam nan diferan- La mia Haiti è differente

Nessun commento:
Dedicato ai nostri aquiloni

Seduti a guardare una partita di calcio dove giocare a piedi nudi è un rituale, dove fare acrobazie mentre si aspetta la palla è riscaldamento, tante emozioni, tanti ricordi, tanti sorrisi ci affollano la mente.
Dieci legnetti raccolti per strada, un sacchetto della pattumiera, una lattina e del filo che messi insieme diventano un bellissimo aquilone: questa è la fotografia che ci portiamo stampata nel cuore.
Ad Haiti si può, con quel poco e semplice che si ha, costruire un aquilone che da solo fa divertire tanti bambini.
In queste nostre settimane abbiamo incontrato e conosciuto tanti spettacolari aquiloni, i ragazzi di Kay Chal che nonostante tutto hanno la voglia, la forza, il coraggio di volare alto e di sperare per una Haiti differente, come dice la loro canzone preferita.....

Ayiti pam nan diferan 
la Perle des Antilles, nan kè nou wap toujou vivan 
si'n te met tet nou ansanm nou ta rive lontan
mwen son Ayisyen, e m'ap toujou reprezante....                

la mia Haiti è differente
la Perla delle Antille, è nel nostro cuore e sempre vive 
se ci mettiamo insieme arriveremo lontano
sono Haitiano e sempre lo rappresento....


AYITI NOU AN SE OU 
la nostra Haiti siete voi



VI VOGLIAMO BENE!!!!!!!!!!!!!!!!

Stefy,Lety, Matteo,Chiara,Marta

mercoledì 19 agosto 2015

BOLIVIA: INDOVINA CHI!

Nessun commento:
sei sempre nei miei sogni!
Ti aspettiamo ogni mattina al nostro risveglio

Quando arrivi per pranzo la tua presenza è uno spettacolo

A cena ci coccoli con dolcezza

Prima di andare a dormire sei più atteso del bacio della buona notte

Sei il protagonista indiscusso dei nostri sogni

Poi si sa….scuro è meglio!!!

Ognuna di noi lotta quotidianamente per conquistarti

Come faremo senza di te al nostro ritorno?

Le relazioni a distanza sono troppo complicate

Sei il miglior compagno che ogni donna vorrebbe avere

Con te è sempre un colpo di fulmine

L’ansia di incontrarti ci provoca le farfalle nello stomaco

È un sentimento profondo e insaziabile






SOLO TU E SEMPRE TU… DULCE DE LECHE!
TI AMIAMO


lunedì 17 agosto 2015

Bolivia: Hermana Cherubina una di noi!

Nessun commento:
 Pensavate che ci fossimo dimenticati di micascemi, e invece no!!

Al nostro arrivo a Cochabamba, la nostra capa Piera ci ha capottati subito a Vacas, a 3600 mt di altitudine dove abbiamo conosciuto la vita del campo ma non solo…il super caporale Hermana Cherubina!! 

      

     Con i suoi 65 anni di età l’hermana ci ha caricato sulla sua mitica camionetta facendoci scorrazzare in lungo e in largo tra le ande boliviane, ci ha fatto caricare e stracaricare alimenti per i bimbi del suo centro infantile e per i disabili delle zone del campo, ci ha temprato in un viaggio della speranza Cochabamba-Vacas, durato 5 ore (mentre solitamente se ne impiegano 2 se ti va male), ci ha portato a vedere cascate straordinarie mostrandoci le sue doti da esperta scalatrice, zampettando tra sassi e strapiombi mentre noi dietro arrancavamo con fatica, fingendo di fermarci a fare foto per riprenderci dal fiatone.

     Vogliamo ricordare solo alcune perle di saggezza, in una lingua mista tra lo spagnolo e il dialetto potentino, che questa straordinaria suora ci ha lasciato in tre giorni…

L’hermana ci ha insegnato che:
·    Per chiamare un sordomuto..si suona il clacson della macchina!
·    Se non si può passare dalla porta, si passa dalla finestra
·    I campesinos sono soliti appendere falchi non veri, bensì morti, come spaventapasseri!
·    I nostri figli non mancheranno di studiare, negli anni a venire, i dipinti del figlio (o forse il  nipote?!) di Giotto, l’affrescatore della nota, notissima chiesa di Vacas
·     Per lavorare sotto le sue direttive si corre il rischio di essere lavati con l’acido muriatico, minaccia più volte temuta nell’arco di soli tre giorni
·     “Lo zaino sulla sedia e i letti attaccati al muro! Forza!”
“Ma hermana, adesso sto andando in bagno, un attim…”
“ORA! Lo zaino sulla sedia e i letti attaccati al muro”
  “Va bene” (a testa bassa)
·      È bello vedere uno stormo di uccelli volare verso il cielo :“Ragazze, mo glè langio ‘na piedras e vetede como volano bbbena!”
·    “Chicas, me raccumann’ non avvicinatevi a los llamas che fanno dei peti peggio che li tori!”


 Ma, oltre a questo, ci ha mostrato che si può
 credere nei propri sogni nonostante le fatiche  e la non riconoscenza e che basta poco, anche solo pochi minuti del proprio tempo, per portare un sorriso a chi più sa regalarne, nonostante viva nelle difficoltà.
 Abbiamo imparato che nella vita, se fatto con il cuore, DONARE É MEGLIO CHE RICEVERE.

    GRAZIE CHERU! 
   
   Chiara, Elena, Ilaria, Lara, Laura, Manu e Piera


lunedì 20 luglio 2015

Trasmetto Ergo Sum

Nessun commento:
Da quando sentiamo parlare altre donne alla Radio, ed ascoltiamo i programmi sui nostri diritti, noi donne non abbiamo più paura di dire la nostra!”, “Quando succede qualcosa nella nostra zona, vorremmo segnalarlo alla radio perché se ne dia notizia!”.

Mamme africane coi volti segnati dal duro lavoro giornaliero, anziani magrissimi con la schiena piegata dagli anni, bambini scalzi...tutti ci tengono a dirci quanto “Radio Mushauri” abbia un impatto positivo su vari aspetti della loro vita, e commentano cosa si potrebbe migliorare, chiedono di trasmettere questo o quello…



Qui, nel bel mezzo della foresta equatoriale dove le persone arrivano in aereo perché da 30 anni non ci sono strade percorribili, oltre all'isolamento geografico si soffre di un isolamento culturale profondo, dal quale Radio Mushauri, con i suoi 250km di raggio di emissione, cerca di far emergere le migliaia di persone che continuano a vivere nelle zone rurali della foresta equatoriale.


In questo angolo di Congo la corrente elettrica arriva a singhiozzo, per questo abbiamo voluto a fare un ultimo sforzo ed installare 44 pannelli solari, grazie ai quali gli abitanti di Kindu possono sentire la Radio Mushauri kila siku: ogni giorno!

Per leggere il resto del progetto clicca qui.



Il Direttore della Radio con il Fiume Congo sullo sfondo....


lunedì 13 aprile 2015

Due ex-SCE dal Congo...

1 commento:
In questi tempi di selezione e colloqui per i futuri SCE, due ex-SCE (vecchi-SCE suona davvero male...) stanno continuando a lavorare con Caritas Ambrosiana: siamo a Katako,  villaggio congolese senza acqua corrente, energia elettrica, né strade asfaltate. 




Uno dei nostri progetti nasce per contrastare la diffusa malnutrizione: un corso di formazione agricola per ragazze madri. Nei villaggi di quest'area  le bambine raramente vanno a scuola, la parità di genere non esiste e la poligamia é molto diffusa: è così che molte ragazze di 13-14 anni sono già madri.

Durante il primo incontro con loro, il nostro agronomo Raphaël chiede alle giovani madri cosa abbiano mangiato negli ultimi giorni, e la risposta è unanime: “fou-fou na sombe, kila siku” (“polenta di manioca e spinaci di manioca, ogni giorno”). Così si crea un po' di imbarazzo quando alla fine una delle ragazze chiede a noi italiani“E voi, cosa mangiate?”. Il solo fatto di aver mangiato cose diverse negli ultimi 2 giorni gli fa strabuzzare gli occhi, e a me in questo caso stringere lo stomaco...


Il corso andrà avanti 5 mesi (fino alla raccolta!), ma questa è solo una piccola parte di quello che stiamo facendo a Katako, e che vorremmo fosse il primo tassello di un effetto-domino positivo per il miglioramento delle condizioni di vita nella comunità di Katako.







martedì 13 gennaio 2015

Il BALONDOR

Nessun commento:



Nelle ultime settimane Haiti si divide tra il ricordo del terribile terremoto del 2010 e le proteste per le elezioni mancate contro un governo che rischia di operare senza controllo. 

Il panorama per chi legge gli aggiornamenti su questo Paese appare (ed è) drammatico e inesorabile.

Ma difficilmente si potrebbe immaginare che in questa giornata una grande preoccupazione che accomuna grandi e piccini è il ‘BALONDOR’. 
A chi andrà il balondor? Lui lo merita, ma non lo vince. Lui lo vince ma non lo merita. Urla si alternano ad apologie del perfetto calciatore.

Ebbene sì, stormi di uomini si annidano davanti a piccolissimi televisori sparsi qui e lì in posti improbabili (dalle capannine dei barbieri ai saloni parrocchiali) sintonizzati sul canale sportivo di una tv satellitare le cui immagini sono zittite in favore del fantastico commento radiofonico in creolo.   
Da giorni litigano per difendere la sicura pole position del proprio giocatore favorito.

Poco importa che adesso si sa che il Pallone d’oro sia stato assegnato a Cristiano Ronaldo: le stesse interminabili discussioni e liti per sostenere le ragioni del giocatore del cuore continueranno nei prossimi mesi, così com'è accaduto per i mondiali.

Superficiale per quanto possa sembrare, è bello constatare che le passioni distraggano le menti e risveglino gli animi anche laddove la fatica del quotidiano sembra tale da non lasciare spazio ad altro.

Chiara Briguglio, 
operatrice Caritas Ambrosiana ad Haiti

lunedì 20 ottobre 2014

SCATTA IL CANTIERE: PRIMI PIANI

Nessun commento:

1° classificato
I colori fanno la forza, Valentina Carozzi (Libano)


2° classificato

In fondo in fondo, saltar la mosca al naso,
Daniele Maldera (Gibuti)

3° classificato ex aequo
Occhi da leone, Matteo Passafaro (Moldova)

3° classificato ex aequo

Piti, Francesco Canella (Haiti)

venerdì 17 ottobre 2014

SCATTA IL CANTIERE: #UNASOLAFAMIGLIAUMANA

Nessun commento:
Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro!

1° classificata
Confidenze ad Ali Sabieh, Silvia Castelli (Gibuti)

2° classificata
Tienimi la mano, Martina Pennetta (Libano)

3° classificata
Questione di mani, Daniele Maldera (Gibuti)

giovedì 16 ottobre 2014

SCATTA IL CANTIERE 2014: #FOOD4ALL

Nessun commento:
Come tradizione vuole, pubblichiamo le foto vincitrici del Concorso "Scatta il Cantiere" giunto alla edizione numero 8.

Oggi, 16 ottobre 2014, è la Giornata mondiale dell'alimentazione e così, nel bel mezzo della week of action, partiamo dalla categoria #food4all.


1° classificata
senza titolo, Federico Migliavacca (Etiopia)


 2° classificata

"Pozzo colorato", Daniele Maldera (Gibuti)

 3° classificata


"Batti un cinqu-olato!!!", Federico Sartori (Libano)



lunedì 13 ottobre 2014

Welcome to Kindu Paradise!

Nessun commento:
La vita a Kindu non è così tremenda come l'avevano dipinta. Certo, è un posto isolato in mezzo alla foresta equatoriale africana, raggiungibile solo in aereo...
Ma per due ex-SCE nessuna sfida è impossibile. Bisogna solo non dimenticare alcune fondamentali regole per vivere bene, ovviamente in stile sobrietà felice!

1. Se vedi un avocado, compralo. Non sai mai quando ne troverai un altro.
2. "Mangia, se no l'Africa ti mangia" (cit. P.Mario, missionario saveriano da 40 anni in Congo)
3. Portati sempre una bottiglia d'acqua, soprattutto se stai andando a Messa. Potrebbe durare 5 ore.
4. Se su una moto ci possono stare due persone, ce ne possono stare anche tre. Se ce ne possono stare tre, ce ne possono stare anche quattro. Se ce ne possono stare quattro, ci può stare ancora un bambino davanti, un bambino in mezzo, un neonato legato alla schiena della mamma, un bidone d'acqua e un carico di foglie di manioca. E magari ancora qualcosina d'altro...
5. La risposta alla domanda 'quando?' è sempre 'domani mattina'. E anche domani mattina lo sarà...
6. La testa è fatta per appoggiarci le cose, possibilmente pesanti, soprattutto se è la testa di una donna.
7. 'Buono', riferito al cibo, vuol dire 'tanto'.
8. Lascia la TUA logica in Italia. Ciò significa che se una cosa ti sembra assurda, fermati. Sospendi il giudizio. Prova a farci un sorriso. Non è detto che troverai un senso, ma eviterai almeno un po' di inutile frustrazione.

In quest'ottica, chi ha detto che a Kindu manchi qualcosa?? C'è tutto ciò che può servire!
benzinaio
gommista
cambio valuta
trasporto merci
trasporti pubblici
cartoleria
macellaio
ortolano
farmacia
alta sartoria su misura
parrucchiere
ristorante

...e per il ristorante italiano, ci stiamo attrezzando!