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venerdì 11 aprile 2014

Meglio di Sorrentino!

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Ebbene sì..
questa volta per raccontarvi un pò il nostro servizio in Moldova ho deciso di cambiare un pò...
e allora qualche rima, due o tre foto e una tipica canzone popolare moldova e voilà... meglio di Sorrentino!

In realtà confido che è la prima volta che ho scaricato movie maker e ho "prodotto" un video da sola, quindi abbiate pazienza..
e prendetela con simpatia!

Questo minuto e mezzo spumeggiante è per raccontarvi seppur brevemente quella che è la mia vita moldava:
i miei compagni (Maria e Marco) e il mio servizio (al Centro Maternale).


Prometto che un giorno scriverò un post "serio" in cui racconterò qualcosa in più sulla cultura moldava o sui progetti che Diaconia promuove e porta avanti anche grazie a Caritas Ambrosiana (e non solo..).

Vi chiedo però più tempo, dicendovi solo che la Moldova è così vicina e allo stesso tempo lontana 
che bisogna trovare il giusto equilibrio tra la lente di ingrandimento e il binocolo per poter dire che cosa si vede!

Vi saluto,
A presto!
Patty :)

lunedì 19 agosto 2013

Libano - Fili invisibili

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Tornare a casa dopo un viaggio è difficile. Tornare a casa dopo un'esperienza che ti segna come quella che abbiamo vissuto noi diventa veramente complicato.

Un giorno, tornando dal campo profughi palestinese di Dbayeh, ho trovato la "parola del giorno" e la trovo perfetta anche adesso. La parola è FILO. Questo perché percorrendo le quattro strade all'interno del campo non si potevano non vedere. Fili della corrente, fili per il bucato, fili ovunque. Anche a Rayfoun avevamo i nostri fili: per stendere, quello spinato che limita lo shelter, i fili per le collane e i braccialetti... Alla fine anche noi abbiamo tracciato i nostri fili. Le relazioni che abbiamo instaurato con le donne, con i bambini, con le persone che abbiamo incontrato e con le quali abbiamo condiviso anche solo un sorriso, come per esempio le donne siriane con i loro figli a Beirut, con cui l'incapacità di comunicare era evidente, ma, con un semplice gesto, siamo riuscite a scattare una foto insieme, sono i nostri fili, invisibili agli occhi, ma visibili con i gesti, i sorrisi, con il cuore.



È stato un cantiere particolare. Intenso, profondo, purtroppo breve. Un cantiere dove i fili tra le persone sono così stretti che la felicità e la tristezza degli altri diventano anche le proprie, dove anche un piccolo gesto ti fa sentire accolto, a casa.

Allo shelter ho avuto la possibilità di sperimentare un miscuglio di sensazioni così diverse tra di loro, ma di così profonda intensità che il filo che partiva da me sembrava così corto e poco forte rispetto a tutto. Solo riconoscendo il fatto di essere uguale agli altri, senza pregiudizi e barriere mi sono resa conto che il mio filo è forte solo se ci sono gli altri. Le donne che vivono allo shelter hanno una forza incredibile che traspare da tutto quello che fanno. Una forza che non è facile da descrivere, che accoglie senza paura, che dona senza timore, che combatte per la dignità e per la propria vita e quella dei figli. Ripensando ai giorni passati, rivivo quei momenti insieme di condivisione delle loro vite, ma anche di gioco, risate, balli, della giornata del salone di bellezza e della presentazione dei propri Paesi, la preparazione della pizza… Tra tutti gli esempi di quanto questi fili siano forti ce n'è uno che mi emoziona in modo particolare: l'accoglienza, la gioia, gli abbracci dopo una giornata passata fuori. È stato un momento unico, come se noi fossimo ritornati a casa e loro non aspettassero altro che rivederci.


Posso dire di aver ricevuto tanto, molto di più di quello che avrei mai potuto immaginare. I fili che ho lasciato lì, li porto nel cuore con la speranza che un giorno la vita ci faccia ritrovare. Altri, come quelli con le mie compagne di viaggio, so che li potrò rendere ancora più forti perché abbiamo veramente vissuto un'esperienza incredibile, unica, che ha lasciato qualcosa dentro a ciascuna di noi. Ringrazio tutti per aver avuto la possibilità di vivere questo cantiere… le mie compagne di viaggio, le donne i bambini… tutti. Grazie!
Giulia




domenica 15 gennaio 2012

Kalaoke

2 commenti:
lavoro in equipe
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza vigila...
Chi mi conosce stenterà a crederci...ma mi sto idratando correttamente
Kalaoke

lunedì 5 dicembre 2011

Scattato il cantiere, categoria "Il senso"

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A più di 3 mesi dai ritorni in terra italica concludiamo la rassegna dei vincitori con le foto rappresentanti il senso dei cantieri. Uh.

1° classificata


"1975-1990", di Camilla Pienzi (Libano)

2° classificata


"camminare", di Daniela Galimberti (Kenya)

3° classificata


"Una lettera a Santa Rosa non può essere l'ultima speranza", di Carolina Radice (Perù)

venerdì 11 novembre 2011

Scatta il cantiere, categoria "Foto libere"

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Ecco, invece di questa categoria non scriverò altro se non nomi di foto, vincitori e Paesi dei cantieri relativi.

1° classificata


"Per un alito sempre profumato", di Alice Cognetto (Thailandia)

2° classificata


"Una roccia d'uomo", di Camilla Pienzi (Libano)

3° classificata


"Cars", di Emanuele Arosio (Kenya)

lunedì 24 ottobre 2011

Scatta il cantiere, categoria "Attività"

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47 foto (contro le 50 dell'anno scorso, a parità di categoria) da 20 partecipanti dai 9 Paesi, tra cui trionfano le seguenti.

1° classificata

In una bolla di sapone, di Alice Moroni (Moldova)

2° classificata

Scende la pioggia ma che fà, di Lorenzo Raineri (Thailandia)

3° classificata

Tre, due uno via, di Francesca Montanari (Kenya)
 

mercoledì 19 ottobre 2011

Scatta il cantiere, categoria "Contesto"

3 commenti:
A questa categoria han partecipato 29 cantieristi da Bulgaria, Moldova, Giordania, Perù, Thailandia, Kenya, Libano, Bolivia e Palermo, inviando 68 scatti, la cui selezione (insindacabile ed opinabile) vuole un podio per 2\3 boliviano:
1° classificata


Ballo Tinku, di Elena Caramella (Bolivia)

2° classificata


All'ombra dell'ultimo sole , di Camilla Pienzi (Libano)

3° classificata

Chapare, di Sabrina Grasso (Bolivia)

lunedì 10 ottobre 2011

Scatta il cantiere, categoria "Primi Piani"

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Ed ecco al grande pubblico i 5 podi della quinta edizione del rinomato concorso fotografico dei cantieri della solidarietà. Iniziamo dalla categoria "Primi piani": 69 foto candidate da 24 cantieristi di 9 Paesi.

Tra tutte la giuria ha selezionato le seguenti:

1° classificata


Muso giallo, di Lorenzo Raineri (Thailandia)


2° classificata

Don't cry, di Daniela Galimberti (Kenya)


3° classificata

Quando basta uno sguardo, di Laura Fratalocchi (Palermo)

martedì 2 novembre 2010

Bonus track #1

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jacuzzi, di Maddalena Villa (Thailandia)



Jordan flag, di Anna Ogliari (Giordania)



Sono italiani e si devono far riconoscere, di Andrea Buonopane (Bulgaria)

lunedì 18 ottobre 2010

Scatta il cantiere, categoria Volti

1 commento:
Ok, ultima categoria premiata al concorso di quest'anno è quella del Volti (primi piani), che vede primeggiare (e secondeggiare) il Kenya. All'anno prossimo con chi ci sarà!

Prima classificata

Silenziosa attesa di Silvia Bombelli (Kenya)

Seconda classificata

Mary di Marta Annoni (Kenya)

Terza classificata

Baba Agnesa di Andrea Buonopane (Bulgaria)

Prossimamente qualche bonus track non selezionata tra i vincitori ma meritevole di nota per vari motivi..

giovedì 14 ottobre 2010

Scatta il cantiere, categoria !

1 commento:
Eccoci arrivati al trittico vincitore della categoria "!", da alcuni battezzata "categoria oohhohooòh...!?". Giusto per intendersi suscritta categoria era stata presentata come "categoria jolly: foto che vi piacciono ma che non rientrano nelle precedenti categorie". Quei vestiti per i quali non esiste la stagione. Quella stagione per la quale non esiste la pizza. Quella pizza per la quale non esiste il vestito.

Non il calzone, insomma. Passiamo alle foto vincitrici?

Prima classificata


Playboy di Davide Gnes (Giordania)

Seconda classificata


Crescere insieme di Silvia Bombelli (Kenya)

Terza classificata


Notturno a Khizabavra, di Fabio Giudici (Georgia)

A domani con la mai abbastanza attesa (e ancora inedita) storia georgiana!

mercoledì 13 ottobre 2010

Scatta il cantiere, categoria Now

1 commento:
Categoria Now: "Il senso dell'essere lì in quel momento, il perché, l’essenza del cantiere". Wow. Laselezionevincitriceècompostada:

Prima classificata


You are welcome, di Francesco Minoia (Giordania)

Seconda classificata


Regalami un sorriso, di Silvia Bombelli (Kenya)

Terza classificata


Clown, di Carlo Cecchetto (Nicaragua)

martedì 12 ottobre 2010

Scatta il cantiere, categoria Act

2 commenti:
La categoria "Act" era stata descritta come "le attività del Cantiere, cantieristi in azione, un momento del loro servizio".

Prima classificata


Pirati spensierati, di Francesca De Francesco (Moldova)

Seconda classificata


Impossible is nothing, di Francesco Minoia (Giordania)

Terza classificata


Birra e salsicce, di Giuditta Personeni (Palermo)

lunedì 11 ottobre 2010

Scatta il cantiere, categoria Zero Poverty

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Postiamo le foto (in versione ridotta) vincitrici della quarta edizione del concorso fotografico aperto ai partecipanti dell'edizione 2010 dei Cantieri della Solidarietà.

Questo il podio della categoria "Zero Poverty" (foto che ben rappresentano il contesto in cui i cantieristi si sono trovati).

Prima classificata


Tetti, di Matilde Saletta (Perù)

Seconda classificata


Balconi, di Giuditta Personeni (Palermo)

Terza classificata


kids in black, di Anna Perego (Thailandia)

mercoledì 30 settembre 2009

Scatta… il Cantiere 2009: LAVORARE CON… INSIEME PER…

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1° CLASSIFICATA
 
Elena Novetti – PERÙColazione
 
2° CLASSIFICATO

Simone Roberti – KENYA – Olympic games

3° CLASSIFICATO

Daniele Grizzi – BOLIVIA – Ti ho visto!
 

martedì 29 settembre 2009

Scatta… il Cantiere 2009: VOLTI DA RACCONTARE

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1° CLASSIFICATA
 

Antonella Somma – NICARAGUA – Speriamo in bene!
2° CLASSIFICATA
Elisa Finoli – NICARAGUA - Javier

3° CLASSIFICATA

Giuditta Personeni – THAILANDIA – Occhi birmani

4° CLASSIFICATO
Simone Roberti – KENYA - Cebi