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domenica 21 giugno 2015
Indovina chi viene a... casa!
Causa del decesso: cantierista killer
Materiale: mogano leccato (usato)
Misure: 90X60X90
Peso: massimo consentito + un cinese, senza cipolle e senza piccante
Trasporto: barcone, posto in piedi
Destinazione: paradiso città (Legnano)
Operazione BARENOSTRUM, più ruspe meno barche, no expo, no tav, no al terzo binario, ma tivogliamobene<3
Per maggiori informazioni:
in primis) contatta la Domi (con le pezze giustificative);
in SEKUNDIX) Chiama il Bonny (mano sinistra);
dulci in FINDUS) Chiama SISCOS +39029645456127976638881 (Preferibilmente dall'estero)
www.ansa.it/cds2015/acchiappalasalma
www.scheletrinelmogano-salmanellarmadillo.eu
Ci
Impegniamo
Per
Rimpatriarla
Ora
Buon rimpatrio! :)
Gli Scoordinatori
alle
01:19
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venerdì 11 ottobre 2013
Scatta il Cantiere 2013: "Tagga l'armadillo"
Lo sport ufficiale dell'anno.
L'hanno messo in frigorifero, a pascolare insieme alle mucche, a lottare con uno scorpione.
Ha giocato, condiviso, ha ascoltato storie, si è commosso e ha saputo sorridere davanti alle difficoltà.
E' l'amico che tutti vorremmo: ascolta silente le difficoltà e sa stare in disparte quando serve...
Per i risultati del concorso quantitativo rimandiamo alla visione delle foto che si trovano nel profilo FB di Scheletri www.facebook.com/scheletri.nellarmadillo
La commissione, commossa per la partecipazione di critica e pubblico, ha deciso di premiare la foto più simpatica. Ecco la classifica:
1° classificata
![]() |
Marco Povero (Moldova) - ritira il premio...il cupido ritratto (alias Mariarosa Bettiga) |
2° classificata
![]() |
Marco Povero (Moldova) |
3° classificata
![]() |
Daniele Maldera (Gibuti) |
giovedì 10 ottobre 2013
Scatta il Cantiere: Primi piani
1° classificata
La palla è mia e decido io..., Daniele Maldera (Gibuti) |
2° classificata
![]() |
Sorrisi contagiosi, Anna Pulici (Libano) |
3° classificata - ex aequo
Chiedimi se sono felice, Andrea Bianchessi (Etiopia) |
3° classificata - ex aequo
Lezioni di vita, Desiree Luini (Gibuti) |
3° classificata - ex aequo
![]() |
Battaglia di tempera, Marco Povero (Moldova) |
lunedì 7 ottobre 2013
Scatta il Cantiere 2013: "Attività"
Archiviata l'edizione duemilaetredici del Cantieri della Solidarietà, pubblichiamo le foto vincitrici del 7° Concorso fotografico "Scatta il Cantiere", del 1° concorso bloggistico quantitativo "Mi piaci un bel post!" e del 1° concorso FB "Tagga l'armadillo".
Un post al giorno, per non intasare troppo.
E visto che quest'anno abbiamo anche dato una svecchiata ai premi, presentiamo con orgoglio il nostro dono TecnOntologico destinato agli abilissimi vincitori!!!
1° classificata
Tiro al cantierista, di Marco Povero (Moldova) |
2° classificata
Lasciamo il segno, di Marta Galimberti (Teggiano) |
3° classificata
Artisti per un giorno, di Eleonora Pisano (Nicaragua) |
giovedì 1 agosto 2013
La scatola dei desideri [Moldova]
Caro
Genio della Lampada io desidererei...
Avere
uno "scuter" e un "aifon"
Viaggiare
fino a Mosca
Avere
molti soldi
Che
si organizzassero ancora i cantieri a Feteşti
Essere
felice
Una
"Cavasachi"
Giocare
meglio a calcio e andare meglio a scuola
Che
il cantiere duri di più
Un
tablet, un aereo, un IPhone 5
Una
bicicletta
Molto,
ma prima di tutto vorrei essere sano. Il signore mi aiuti
Che
l'anno prossimo tornino i volontari italiani
Viaggiare
come Aladin
(Disegna la Torre Eiffel)
Che
la mia famiglia sia sana
Giocare
a calcio molto bene
(Disegna una mela)
Andare quest'anno al mare in Turchia e starci un mese
Un
fratellino perché ho una sorella più grande
Essere
felice, ma insieme ai miei genitori
Che
nella mia famiglia ci sia soltanto del bene
Che mio fratello mio insegni a guidare la macchina e che mi porti
a Vadul lui Voda (sul fiume) e che mi faccia Odnoklassniki (n.d.r. Facebook russo)
Per prima cosa essere sano e
quando sarò grande essere il più conosciuto pittore e avere tanti tanti libri
Avere una bella carriera,
ma come prima cosa vorrei molta salute e felicità e non vorrei mai perdere la fede
Avere molta salute e domani vorrei andare con la mia mamma su per la salita al laghetto
Vorrei
che tornasse la mia mamma dalla Francia
Diventare
un calciatore
Una
bicicletta, andare al mare e avere una bella carriera
Un
quad
Una
bicicletta, andare a mangiare la pizza, andare in vacanza
(Disegna una jeep)
Essere grande per andare in montagna
Che
la mia famiglia sia felice per tanto tempo
Molti
anni, molti soldi
Viaggiare
come Aladin
Che
mi porti dalla mia mamma in Francia
Prendere
solo 10 a scuola
Che
la mia bambola grande parli
Un
IPhone 6 e la tv satellitare
Che
papà torni a casa
Un
compleanno perfetto
100
Lei (6 euro)
Un
trattore cingolato
I
bambini di Feteşti
alle
10:42
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martedì 8 gennaio 2013
Very Important SCE
Per completare la selezione di SCE che diventano famosi, ecco qui la mia ultima fatica in campo cinematografico.
Dopo un'ardua selezione sono stato scelto come il più "Italiano Vero" (mi hanno lasciato cantare) presente nel paese. Poi viste le mie passate esperienze in famosi videoclip quali "Un salto in Romania" o "Trei gusti is megl che one" o ancora la partecipazione nel documentario internazionale "Aproape de tine" il ruolo non poteva che essere mio.
Quindi eccomi qui, a fare l'italiano in viaggio per la Moldova, a cercare una nonnina che suona il tamburo, a vivere e vedere un po' tutto quel che di tipico c'è in questo paese. Senza scherzare, in 4 minuti si condensa molta di quella che è la Moldova e di quello che è viverla.
Loro poi sono gli Zdob si Zdub, un gruppo folk rock famosissimo qui in Moldova e in generale nell'Europa dell'Est.
Quindi vi invito a scoprire loro e un pezzettino di Moldova in viaggio con quel cane di attore che è Marco Polo. Buona visione!
Dopo un'ardua selezione sono stato scelto come il più "Italiano Vero" (mi hanno lasciato cantare) presente nel paese. Poi viste le mie passate esperienze in famosi videoclip quali "Un salto in Romania" o "Trei gusti is megl che one" o ancora la partecipazione nel documentario internazionale "Aproape de tine" il ruolo non poteva che essere mio.
Quindi eccomi qui, a fare l'italiano in viaggio per la Moldova, a cercare una nonnina che suona il tamburo, a vivere e vedere un po' tutto quel che di tipico c'è in questo paese. Senza scherzare, in 4 minuti si condensa molta di quella che è la Moldova e di quello che è viverla.
Loro poi sono gli Zdob si Zdub, un gruppo folk rock famosissimo qui in Moldova e in generale nell'Europa dell'Est.
Quindi vi invito a scoprire loro e un pezzettino di Moldova in viaggio con quel cane di attore che è Marco Polo. Buona visione!
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20:38
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lunedì 26 novembre 2012
Accanto a te
Un bel documentario che racconta i progetti di Diaconia ad Orhei in Moldova. Niente da aggiungere, se non buona visione!
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09:55
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lunedì 12 novembre 2012
Sarà perché...te iubesc!
Credo sia capitato un po' a tutti...quel momento, un po' inaspettato dove danno una canzone alla radio, e dentro di noi si accende qualcosa. Io mi ricordo quando facevo le notti in Croce Verde e andavo di guardia medica, ore in macchina a orari assurdi, ad aspettare che il dottore finisse le sue visite. Mettevo su la radio per passare il tempo ma alla fine il modo per passare il tempo diventava lo zapping, finché poi non arrivava una qualche canzone e per qualche minuto la nottata diventava stupenda.
Che poi io di solito la radio non la ascolto tanto, però qui in Moldova, volente o nolente, la ho spesso nelle orecchie.
Mi ricordo quelle volte in macchina con Vasile, Dorel ha lasciato su Jurnal FM e alla mattina ci sono i due dj che fanno domande buffe per il pubblico, e chiama chiunque, dal "simpaticone" alla "gospodina", per dare risposte ovvissime, bruttissime e magari se capita anche simpatiche.
Mi ricordo quelle volte nelle rutiere con radio sul popolare ed è una festa (tipo della donna, della mamma) e chiamano tutte le signore per augurare alla categoria "lunga vita" e "tanta fortuna" nei mille modi che consente le lingua romena.
Mi ricordo di tutte quelle volte in cui andando ad Orhei abbiamo beccato i posti in fondo, che significano scossoni amplificati e, se va bene, anche amplificazione amplificata, perché gli altoparlanti li hai diretti nella orecchie e la musica "pompa nelle casse" (cit. Rosa Bettiga).
Mi ricordo quella volta che, tornando dai Cantieri, Anatol ha mandato un messaggio in radio, noi tutti mezzi addormentati nel pulmino, abbiamo creduto di sognare quando abbiamo sentito: "Grazie ai volontari italiani e a quelli di Diaconia per queste due settimane di campi a Manta e Razalai".
Mi ricordo tutti quei viaggi verso i centri di Diaconia, con Nadea e con l'immancabile Radio Noroc e la sua musica popolare che, come dice il jingle, è "in inima Moldovei" ma anche un po' nel nostro.
E poi c'è una di quelle volte, come ho detto, che spunta fuori quella determinata canzone e ti riempe la giornata. Se quella volta, questa è "Sarà perché ti amo" allora capisci che non è tanto la musica ma è tutto quel che c'è intorno, e se sei felice magari non è la canzone ma è quel che stai vivendo e soprattutto dove.
Moldova, sarà perché te iubesc...
Che poi io di solito la radio non la ascolto tanto, però qui in Moldova, volente o nolente, la ho spesso nelle orecchie.
Mi ricordo quelle volte in macchina con Vasile, Dorel ha lasciato su Jurnal FM e alla mattina ci sono i due dj che fanno domande buffe per il pubblico, e chiama chiunque, dal "simpaticone" alla "gospodina", per dare risposte ovvissime, bruttissime e magari se capita anche simpatiche.
Mi ricordo quelle volte nelle rutiere con radio sul popolare ed è una festa (tipo della donna, della mamma) e chiamano tutte le signore per augurare alla categoria "lunga vita" e "tanta fortuna" nei mille modi che consente le lingua romena.
Mi ricordo di tutte quelle volte in cui andando ad Orhei abbiamo beccato i posti in fondo, che significano scossoni amplificati e, se va bene, anche amplificazione amplificata, perché gli altoparlanti li hai diretti nella orecchie e la musica "pompa nelle casse" (cit. Rosa Bettiga).
Mi ricordo quella volta che, tornando dai Cantieri, Anatol ha mandato un messaggio in radio, noi tutti mezzi addormentati nel pulmino, abbiamo creduto di sognare quando abbiamo sentito: "Grazie ai volontari italiani e a quelli di Diaconia per queste due settimane di campi a Manta e Razalai".
Mi ricordo tutti quei viaggi verso i centri di Diaconia, con Nadea e con l'immancabile Radio Noroc e la sua musica popolare che, come dice il jingle, è "in inima Moldovei" ma anche un po' nel nostro.
E poi c'è una di quelle volte, come ho detto, che spunta fuori quella determinata canzone e ti riempe la giornata. Se quella volta, questa è "Sarà perché ti amo" allora capisci che non è tanto la musica ma è tutto quel che c'è intorno, e se sei felice magari non è la canzone ma è quel che stai vivendo e soprattutto dove.
Moldova, sarà perché te iubesc...
domenica 28 ottobre 2012
Trei gusti is megl che one
Una produzione M&M&M.
Intervista-documentario sull'eterogeneità degli esemplari di servizio civilisti in Moldova.
I riferimenti a fatti e persone non sono puramente casuali.
Dubbi e perplessità sono più che leciti e siamo disponibili a chiarirli.
Buona visione!
alle
18:06
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lunedì 24 settembre 2012
Radio Kindu - Hit parade SCE - Moldova
Dopo Congo, Bolivia, Giordania come è ovvio è il turno dell'amatissima Moldova. In ogni microbuz, taxi, radio, tabara de vara, discoteca improvvisata questa hit non poteva mancare e, da buon tormentone, dopo aver fatto il suo dovere è diventato insopportabile.
Poteva Radio Kindu fare a meno della hit dell'estate 2012 di questo splendido e sconosciuto paese? Beh, secondo noi no...vediamo che ne pensate voi!
Marco, Mariaclaudia, Mariarosa
P.S. "Vara nu dorm" significa "L'estate non dormo" e infatti adesso è uscita la parodia "Toamna ma culc" ossia "In autunno vado a dormire".
martedì 18 settembre 2012
Eu vara nu dorm!
...è passato ormai più di un mese dal Cantiere della Solidarietà a Manta e Răzălăi, ma nonostante ciò continuamo a sentire l'eco di quest'esperienza rivivendola in tanti racconti condivisi qui sul blog.
Qualche giorno fa abbiamo rivisto i volontari moldavi che hanno partecipato alla tabara de vara e abbiamo voluto fare loro questo regalo per "riassumere in cinque minuti due settimane di tabara" (cit. Ana Maria).
Adesso lo lasciamo qui per voi, in particolare per Alessandra, Angela, Erica, Francesca, Ileana, Marilisa, Silvia, Simone, Stefania e tutti coloro che hanno collaborato per rendere questa esperienza così speciale.
Grazie a tutti dal trio M&M&M
Eu vara nu dorm! (Io d'estate non dormo)
lunedì 3 settembre 2012
Un salto in Romania
Cosa ci fanno una "fata" del Maramures, una patita del popolare e un autista che vuol diventare uomo in Romania? Beh, molto semplice, saltano con tutti quelli che incontrano in ogni luogo che visitano!
Questo è il risultato:
Questo è il risultato:
alle
22:16
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giovedì 23 agosto 2012
Copt si mancat - Episodio 1
Dichiariamo ufficialmente aperto il concorso "Cotto e Mangiato nel Mondo" (CMM).
La Moldova inizia subito forte con le rinomate "placinte".
Adesso a voi la palla SCE!!
Continuate a seguirci per le prossime videoricette!
alle
14:04
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lunedì 16 luglio 2012
Hot hit summer 2012
se prima eravamo in 2 a ballare l''Hully Gully....
Oggi Mariarosa è arrivata a Chisinau!
Cari lettori del blog, in anteprima mondiale vi presentiamo il nuovo trio italo-moldavo: siamo in attesa di conoscere il nome del neonato gruppo che nei prossimi mesi non mancherà di regalarci bei momenti..si accettano suggerimenti!
Oggi Mariarosa è arrivata a Chisinau!
Cari lettori del blog, in anteprima mondiale vi presentiamo il nuovo trio italo-moldavo: siamo in attesa di conoscere il nome del neonato gruppo che nei prossimi mesi non mancherà di regalarci bei momenti..si accettano suggerimenti!
giovedì 12 luglio 2012
Formazione col morto
E va bene...anche questa volta ho mentito un po' nel titolo, vorrà dire che la prossima volta metterò direttamente "Belen nuda" per far diventare popolare il mio post. Che poi diciamolo, ho esagerato però proprio mentito no. Siamo appena tornati da 3 giorni di formazione con i volontari moldavi per i Cantieri della solidarietà che certamente hanno avuto le loro particolarità. Quest'anno la formazione si è svolta a Coscalia (di cui più o meno chiunque ha sentito parlare), ridente località moldava che però ha tirato fuori il suo lato più triste (e talvolta macabro) apposta per noi. In 3 giorni abbiamo assistito (praticamente partecipato facendo formazione dietro la chiesa) a due funerali, per non dire di quando tutti seduti in cerchio per un'attività ci siamo ritrovati i becchini del villaggio al nostro fianco a preparare la bare per il giorno dopo finendo per lasciarne in mezzo a noi una aperta, così come un invito. Ancora all'uscita dalla chiesa una signora incinta (che quindi vale doppio) è svenuta così di colpo davanti a noi, io come sapete sono un "EROE", quindi ho fatto di tutto per salvarla, ma il fatto che si sia ripresa quando le abbiamo detto che saremo partiti il giorno stesso mi ha portato ad interrogarmi sul nostro ruolo di portasfiga.
Prima di tirarci addosso una brutta fama dico solo che spero che il paese riesca ad invertire questo trend perché se adesso sono 2200 e ogni 3 giorni ne muoiono 2...fate voi i conti.
Beh insomma, a parte tutto questo la formazione è andata alla grande. Sono stati 3 giorni molto intensi ma che di sicuro hanno lasciato tanto a me e Mary come anche ai ragazzi. Loro hanno avuto la possibilità di partecipare ad una bellissima formazione preparata da Nadea con il nostro contributo e noi abbiamo avuto la possibilità di conoscerli, di capirli e di entrare in uno spirito che sarà quello dei cantieri. Più o meno bravi tutti questi volontari hanno deciso di impegnare il loro tempo e le loro energie per i lori piccoli villaggi e questo è già una grande cosa. In un paese come questo dove a chiunque vengono tarpate le ali il solo provarci fa tanto, io mi posso lamentare di tante cose, ma di certo per me è più facile.
Un'ultima cosa che veramente mi ha colpito ma in negativo. Dopo mesi di lavoro qui per Caritas pensavo di avere capito il loro modo di lavorare: non solo portare un aiuto ma dare la possibilità di lavorare insieme alle persone del luogo per uno sviluppo duraturo e reale del paese in cui si interviene. Dopo Coscalia devo dire di essere molto indignato da questo punto di vista e con una foto voglio spiegarvi perché:
Un calcetto montato in questo modo distrugge anni di intervento, simbolo della tipica mentalità del "vi diamo il calcetto ma non le istruzioni per montarlo" o ancora peggio di una mentalità "catenacciara". I danni che può fare un oggetto di questo tipo utilizzato in questo modo ancora non sono stati calcolati e io spero che, con queste mie umili parole qui, possa un giorno cambiare questa situazione (per i profani del calcetto sto dicendo che tutte le stecche sono mischiate).
Ion Sărac
P.S. Cantieri arriviamo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Prima di tirarci addosso una brutta fama dico solo che spero che il paese riesca ad invertire questo trend perché se adesso sono 2200 e ogni 3 giorni ne muoiono 2...fate voi i conti.
Beh insomma, a parte tutto questo la formazione è andata alla grande. Sono stati 3 giorni molto intensi ma che di sicuro hanno lasciato tanto a me e Mary come anche ai ragazzi. Loro hanno avuto la possibilità di partecipare ad una bellissima formazione preparata da Nadea con il nostro contributo e noi abbiamo avuto la possibilità di conoscerli, di capirli e di entrare in uno spirito che sarà quello dei cantieri. Più o meno bravi tutti questi volontari hanno deciso di impegnare il loro tempo e le loro energie per i lori piccoli villaggi e questo è già una grande cosa. In un paese come questo dove a chiunque vengono tarpate le ali il solo provarci fa tanto, io mi posso lamentare di tante cose, ma di certo per me è più facile.
Un calcetto montato in questo modo distrugge anni di intervento, simbolo della tipica mentalità del "vi diamo il calcetto ma non le istruzioni per montarlo" o ancora peggio di una mentalità "catenacciara". I danni che può fare un oggetto di questo tipo utilizzato in questo modo ancora non sono stati calcolati e io spero che, con queste mie umili parole qui, possa un giorno cambiare questa situazione (per i profani del calcetto sto dicendo che tutte le stecche sono mischiate).
Ion Sărac
P.S. Cantieri arriviamo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
sabato 30 giugno 2012
Che rottura di ...gambe!
Ebbene no...non mi sono rotto le gambe, però in compenso me ne sono fatta ingessare una. Mi scuso con i lettori, però sapete, si fa di tutto per magari (e dico magari) far arrivare primo il coniglio della Nesquik moldavo in una corsa in powerpoint oppure per magari (e dico magari) vincere un concorso che non esiste, di cui non si conoscono le regole (o forse sono in qualche cassetto) e a cui non si sa di partecipare (epperò si può vincere!).
A Orhei in questi giorni sono stati 10 volontari italiani, con 20 volontari moldavi, con un prete, una preotessa, 150 bambini al giorno e tanto tanto altro. Io e Mariaclaudia siamo stati lì, abbiamo dato una mano per quel che potevamo, abbiamo tradotto, abbiamo giocato, abbiamo scherzato, insomma ci siamo stati e abbiamo fatto la nostra parte. Ora il loro lavoro continuerà nel villaggio di Fetesti, io purtroppo me ne sono dovuto andare prima del dovuto (grazie buche moldave).
Sono sicuro che continueranno alla grande come hanno fatto fino ad adesso e voglio ringraziare tutti quelli che ci sono stati (in particolare i ragazzi di BIR) per avermi dato la possibilità di lavorare insieme e che io potessi dare il mio pezzettino. Finché ci saranno immolerò le mie gambe per voi!
P.S. Cantieristi moldavi preparatevi perché i prossimi che mi dovranno gasare così siete voi!
Ma senza dilungarmi troppo in considerazioni "dell'ochiane", mi hanno ingessato! Ci tengo a comunicarlo soprattutto perché mi da molto l'aria dell'eroe l'essere venuto in Moldova ed andare in giro con gesso e stampelle, quindi, visto che l'aria dell'eroe io ce l'ho raramente, sfrutto l'occasione. Sulle dinamiche dell'incidente ho già letto molte versioni discordanti sui maggiori siti di news online, per correttezza devo smentirne qualcuna. Intanto non è vero che ho colpito la traversa facendo una rovesciata alla Mark Lenders (vero Ben?), poi non è assolutamente vero che i campi da calcio moldavi sono i migliori del mondo (chiedere alla mia caviglia) e infine ci tengo a dire che non è vero che l'incidente è successo mentre stavo cercando di salvare 20 bambini di Orhei da un fiume in piena. L'incidente è successo mentre riuscivo a salvare 30 bambini di Orhei da un fiume in piena, se non ci credete qui ci sono le prove fotografiche:
Come potete vedere nel fiume non ci sono bambini perché li ho appena tratti in salvo.
Tralasciando il mio essere eroe in Moldova mi vorrei tornare a concentrare sul mio status di eroe in Italia, quindi eccomi a voi dopo la distorsione alla caviglia e successiva ingessatura:
Col sorriso sulle labbra nonostante l'indicibile dolore |
Ma voi vi starete chiedendo: "Ma un deficiente del genere chi è che l'ha mandato a fare il servizio civile in Moldova?". E io non ve lo dico chi mi ci ha mandato, però vi vorrei dire perché ci sono voluto venire. Sono qui per questo:
A Orhei in questi giorni sono stati 10 volontari italiani, con 20 volontari moldavi, con un prete, una preotessa, 150 bambini al giorno e tanto tanto altro. Io e Mariaclaudia siamo stati lì, abbiamo dato una mano per quel che potevamo, abbiamo tradotto, abbiamo giocato, abbiamo scherzato, insomma ci siamo stati e abbiamo fatto la nostra parte. Ora il loro lavoro continuerà nel villaggio di Fetesti, io purtroppo me ne sono dovuto andare prima del dovuto (grazie buche moldave).
Sono sicuro che continueranno alla grande come hanno fatto fino ad adesso e voglio ringraziare tutti quelli che ci sono stati (in particolare i ragazzi di BIR) per avermi dato la possibilità di lavorare insieme e che io potessi dare il mio pezzettino. Finché ci saranno immolerò le mie gambe per voi!
P.S. Cantieristi moldavi preparatevi perché i prossimi che mi dovranno gasare così siete voi!
alle
00:27
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venerdì 11 maggio 2012
Senza una via...
La scorsa settimana per la seconda volta siamo stati in visita in un internat per proporre alle ragazze di entrare a far parte del progetto “Spre indipendenta”. Questa volta a differenza dell'altra abbiamo anche parlato individualmente con le ragazze perché l'internat è lontano da Orhei e quindi potrebbero non esserci altre occasioni.
I colloqui con queste sei ragazze ci hanno offerto un piccolo spaccato di quello che è un internat, sicuramente ci hanno permesso di capire di più ma soprattutto ci hanno toccato dentro. Tutte le storie delle ragazze non sono delle più facili, colpisce che nessuna di loro sia orfana ma che tutte quante siano state portate all'internat dalle famiglie.
La storia che però più di tutte ci ha toccato è quella di N., una ragazzina di 18 anni portata all'internat dalla madre ormai alcuni anni fa. Suo padre è un alcolista, violento con la madre e con lei e non lavora da molto tempo. Sua madre lavora come venditrice in un negozio di materiali per la costruzione. La madre di N. e sua sorella di 10 anni vivono ormai fuori di casa e sono ospitati dalla nonna. Quello che rende la storia di N. più difficile da digerire è che lei, oltre ad avere una famiglia con tanti problemi come le sue compagne, ha anche un ritardo mentale abbastanza evidente e un handicap fisico ai piedi (che non le permette di stare in piedi per molto) e probabilmente in maniera più ridotta anche alle mani. In un paese come questo dove chi si impegna non trova sbocchi e chi esce dagli Internat ha ancor meno possibilità, che possibilità ha una ragazza con questa storia?
Il nostro interrogativo è stato questo, provato insieme all'impotenza di fronte ad una situazione che anche il progetto che andavamo a proporre (studiato proprio per ragazze uscite dagli internat) avrebbe difficoltà a gestire. N. vorrebbe fare la sarta (come tante ragazze dall'appartamento hanno imparato a fare) ma non ha mai neanche provato a cucire, lei più di tutte avrebbe bisogno di un aiuto ma non so se “Spre indipendenta” potrebbe esserle utile. Una storia come questa ti colpisce, ma ti spinge anche, ti spinge a dare il massimo, a lavorare perché le persone abbiano possibilità. I progetti nei quali lavoriamo vogliono proprio questo, ridare delle possibilità a persone che non le hanno.
I colloqui con queste sei ragazze ci hanno offerto un piccolo spaccato di quello che è un internat, sicuramente ci hanno permesso di capire di più ma soprattutto ci hanno toccato dentro. Tutte le storie delle ragazze non sono delle più facili, colpisce che nessuna di loro sia orfana ma che tutte quante siano state portate all'internat dalle famiglie.
La storia che però più di tutte ci ha toccato è quella di N., una ragazzina di 18 anni portata all'internat dalla madre ormai alcuni anni fa. Suo padre è un alcolista, violento con la madre e con lei e non lavora da molto tempo. Sua madre lavora come venditrice in un negozio di materiali per la costruzione. La madre di N. e sua sorella di 10 anni vivono ormai fuori di casa e sono ospitati dalla nonna. Quello che rende la storia di N. più difficile da digerire è che lei, oltre ad avere una famiglia con tanti problemi come le sue compagne, ha anche un ritardo mentale abbastanza evidente e un handicap fisico ai piedi (che non le permette di stare in piedi per molto) e probabilmente in maniera più ridotta anche alle mani. In un paese come questo dove chi si impegna non trova sbocchi e chi esce dagli Internat ha ancor meno possibilità, che possibilità ha una ragazza con questa storia?
Il nostro interrogativo è stato questo, provato insieme all'impotenza di fronte ad una situazione che anche il progetto che andavamo a proporre (studiato proprio per ragazze uscite dagli internat) avrebbe difficoltà a gestire. N. vorrebbe fare la sarta (come tante ragazze dall'appartamento hanno imparato a fare) ma non ha mai neanche provato a cucire, lei più di tutte avrebbe bisogno di un aiuto ma non so se “Spre indipendenta” potrebbe esserle utile. Una storia come questa ti colpisce, ma ti spinge anche, ti spinge a dare il massimo, a lavorare perché le persone abbiano possibilità. I progetti nei quali lavoriamo vogliono proprio questo, ridare delle possibilità a persone che non le hanno.
venerdì 20 aprile 2012
On the road (Moldovan version)
Una settimana di vacanze pasquali ti permette di scoprire un po' di più il paese in cui vivi, di farti venire a trovare dalla tua ragazza, di affittare una macchina e armati di cartina seguire le rotte turistiche di un paese che di turistico non ha proprio nulla.
La macchina ti permette di seguire strade poco percorse dal mezzo di trasporto principe del paese, il microbus. Queste strade, spesso sterrate (se va bene) e di solito con asfalto disintegrato (gioia dei pneumatici), portano di solito a villaggi sperduti ma altre volte ad alcuni monasteri che sono veri gioielli. Intanto, per essere banale, direi che la parte più bella è stata il viaggio, immersi nella primavera moldava che ancora fa fatica a sbocciare ma che al tempo stesso ti regala scorci stupendi.
Per spiegare il resto vi lascio alle foto che non rendono completamente ma possono dare un'idea di quel che abbiamo visto...
La macchina ti permette di seguire strade poco percorse dal mezzo di trasporto principe del paese, il microbus. Queste strade, spesso sterrate (se va bene) e di solito con asfalto disintegrato (gioia dei pneumatici), portano di solito a villaggi sperduti ma altre volte ad alcuni monasteri che sono veri gioielli. Intanto, per essere banale, direi che la parte più bella è stata il viaggio, immersi nella primavera moldava che ancora fa fatica a sbocciare ma che al tempo stesso ti regala scorci stupendi.
Per spiegare il resto vi lascio alle foto che non rendono completamente ma possono dare un'idea di quel che abbiamo visto...
Orhei Vechi |
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giovedì 5 aprile 2012
Uno o due?
Uno o due? Unirea sau nu? Questa è una domanda che mi faccio da quando sono qui, ha senso l'unificazione tra Moldova e Romania? E soprattutto è possibile?
Le opinioni sono decisamente contrastanti, in un paese come questo così diviso tra filoromeni e filorussi direi che è normale. Però anche tra chi più guarda alla “sorella maggiore” Romania le idee sull'argomento sono molto diverse. Aggiungiamo poi il fatto che in Moldova esistono due regioni (Transnistria e Gagauzia) che sarebbero pronte alla secessione o addirittura alla rivolta se la Moldova venisse inglobata nella “Romania Mare” (in realtà la Transnistria ha già fatto entrambe).
Parlando con molte persone le idee sull'argomento sono tante, alcuni credono fortemente nella riunificazione e nella sua attuazione a breve (tanto da organizzare ogni anno una manifestazione). Molte persone la vorrebbero ma non credono sia realizzabile, almeno non a breve, quindi per adesso aspirano ad entrare nell'UE per potersi almeno avvicinare all'obiettivo. Molti altri (soprattutto i più giovani) più che alla Romania in sé agognano alla libertà di muoversi e quindi all'UE che per questo sarebbe una perfetta soluzione. Non manca poi chi i romeni proprio non li può vedere (cit. “Sono tutti zingari”), ma purtroppo dal “fronte pro-russo” posso portare poche informazioni vista la barriera linguistica.
Quello che credo io è che in questo momento le condizioni per una riunificazione non ci siano, entrambi i paesi non sono pronti a questo e soprattutto la Moldova deve risolvere prima alcuni conflitti interni (sempre Transnistria e Gagauzia). Intanto per la Moldova potrebbe essere una grande spinta entrare nell'Unione Europea, anche se io non ho ancora capito bene quali siano le loro idee per quando sarebbero stato membro, perché come possiamo vedere chiaramente essere nell'UE non significa che tutti i problemi si risolvono automaticamente, anzi...In ogni caso una maggiore apertura certamente gioverebbe per molti aspetti a questo paese così tanto chiuso (cit. “Quando siamo stati liberi eravamo in un carcere”), in più sarebbe un ulteriore avvicinamento alla Romania e da questo potrebbe iniziare un processo di riunificazione, che non sia basato solo sull'entrata nell'UE ma su basi più fondate. Il vero treno per la riunificazione è stato perso con la caduta dell'URSS, a quel tempo ripristinare i confini prima del patto Molotov- Ribbentrop aveva certamente senso, adesso il processo è certamente lungo e complicato e non so che frutti possa portare. Questa foto direi che può essere esplicativa della situazione:
Moldova e Romania nascono dalla stessa terra ma sono cresciute separate per molto tempo separate, sebbene da uno spazio molto piccolo. Io sinceramente non saprei come unire i due palazzi, e soprattutto non saprei dire come verrebbe la ristrutturazione...
E voi che ne pensate?
alle
14:23
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mercoledì 29 febbraio 2012
Il paese dell'anguria in salamoia!
Di solito si dice "vedi Napoli e poi muori", io direi "mangia l'anguria in salamoia e poi muori", e non solo per il gusto ma perché dopo questa davvero non so cos'altro potrebbe stupirmi.
In realtà qui di cose di cui stupirmi ce ne sono tantissime e questi nostri primi giorni sono stati pieni di scoperte più o meno grandi. Vivere sulla propria pelle il fatto che molte persone moldave che vivono nella capitale non parlano la lingua ufficiale del paese, scoprire che il principale mezzo di trasporto sono dei furgoncini (dove io praticamente non riesco a stare in piedi) dove per pagare il biglietto i soldi e il resto passano di mano in mano per tutto il microbus, imparare a non giudicare le case dall'apparenza esterna, conoscere la bellissima ospitalità moldava a base di vino e [inserire il nome di un piatto] alla verza, etc.
Insomma, visto che uno dei miei desideri per quest'anno era conoscere conoscere cose nuove so che non rimarrò deluso. Il servizio civile è iniziato alla grande come sensazioni, qui per noi le possibilità si sprecano, adesso non ci resta che buttarci anima e corpo in quest'esperienza e vedere cosa possiamo trarne.
Fatemi un in bocca al lupo e vi prometto altri racconti (magari più dettagliati) dalla stupenda Moldova!
P.S. Alla facciazza di voi altri SCE che siete andati al caldo noi inizieremo la primavera il 1° Marzo, come da tradizione Moldava.
Insomma, visto che uno dei miei desideri per quest'anno era conoscere conoscere cose nuove so che non rimarrò deluso. Il servizio civile è iniziato alla grande come sensazioni, qui per noi le possibilità si sprecano, adesso non ci resta che buttarci anima e corpo in quest'esperienza e vedere cosa possiamo trarne.
Fatemi un in bocca al lupo e vi prometto altri racconti (magari più dettagliati) dalla stupenda Moldova!
P.S. Alla facciazza di voi altri SCE che siete andati al caldo noi inizieremo la primavera il 1° Marzo, come da tradizione Moldava.
alle
22:45
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