lunedì 20 ottobre 2014

SCATTA IL CANTIERE: PRIMI PIANI

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1° classificato
I colori fanno la forza, Valentina Carozzi (Libano)


2° classificato

In fondo in fondo, saltar la mosca al naso,
Daniele Maldera (Gibuti)

3° classificato ex aequo
Occhi da leone, Matteo Passafaro (Moldova)

3° classificato ex aequo

Piti, Francesco Canella (Haiti)

domenica 19 ottobre 2014

SCATTA IL CANTIERE: ATTIVITA'

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1° classificata
Senza titolo, Maria Agazzi (Moldova)

2° classificata
Senza titolo, Federico Migliavacca (Etiopia)

3° classificata
Bolle nel deserto, Silvia Castelli (Gibuti)

sabato 18 ottobre 2014

SCATTA IL CANTIERE: LE RELAZIONI DI PACE

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1° classificata
Segni dal passato, Matteo Passafaro (Moldova)



2° classificata
Campesinos per la natura, Michela Minetti (Bolivia)


















3° classificata
Luna check park, Valentina Carozzi (Libano)

venerdì 17 ottobre 2014

SCATTA IL CANTIERE: #UNASOLAFAMIGLIAUMANA

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Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro!

1° classificata
Confidenze ad Ali Sabieh, Silvia Castelli (Gibuti)

2° classificata
Tienimi la mano, Martina Pennetta (Libano)

3° classificata
Questione di mani, Daniele Maldera (Gibuti)

giovedì 16 ottobre 2014

SCATTA IL CANTIERE 2014: #FOOD4ALL

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Come tradizione vuole, pubblichiamo le foto vincitrici del Concorso "Scatta il Cantiere" giunto alla edizione numero 8.

Oggi, 16 ottobre 2014, è la Giornata mondiale dell'alimentazione e così, nel bel mezzo della week of action, partiamo dalla categoria #food4all.


1° classificata
senza titolo, Federico Migliavacca (Etiopia)


 2° classificata

"Pozzo colorato", Daniele Maldera (Gibuti)

 3° classificata


"Batti un cinqu-olato!!!", Federico Sartori (Libano)



lunedì 13 ottobre 2014

Welcome to Kindu Paradise!

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La vita a Kindu non è così tremenda come l'avevano dipinta. Certo, è un posto isolato in mezzo alla foresta equatoriale africana, raggiungibile solo in aereo...
Ma per due ex-SCE nessuna sfida è impossibile. Bisogna solo non dimenticare alcune fondamentali regole per vivere bene, ovviamente in stile sobrietà felice!

1. Se vedi un avocado, compralo. Non sai mai quando ne troverai un altro.
2. "Mangia, se no l'Africa ti mangia" (cit. P.Mario, missionario saveriano da 40 anni in Congo)
3. Portati sempre una bottiglia d'acqua, soprattutto se stai andando a Messa. Potrebbe durare 5 ore.
4. Se su una moto ci possono stare due persone, ce ne possono stare anche tre. Se ce ne possono stare tre, ce ne possono stare anche quattro. Se ce ne possono stare quattro, ci può stare ancora un bambino davanti, un bambino in mezzo, un neonato legato alla schiena della mamma, un bidone d'acqua e un carico di foglie di manioca. E magari ancora qualcosina d'altro...
5. La risposta alla domanda 'quando?' è sempre 'domani mattina'. E anche domani mattina lo sarà...
6. La testa è fatta per appoggiarci le cose, possibilmente pesanti, soprattutto se è la testa di una donna.
7. 'Buono', riferito al cibo, vuol dire 'tanto'.
8. Lascia la TUA logica in Italia. Ciò significa che se una cosa ti sembra assurda, fermati. Sospendi il giudizio. Prova a farci un sorriso. Non è detto che troverai un senso, ma eviterai almeno un po' di inutile frustrazione.

In quest'ottica, chi ha detto che a Kindu manchi qualcosa?? C'è tutto ciò che può servire!
benzinaio
gommista
cambio valuta
trasporto merci
trasporti pubblici
cartoleria
macellaio
ortolano
farmacia
alta sartoria su misura
parrucchiere
ristorante

...e per il ristorante italiano, ci stiamo attrezzando!


giovedì 9 ottobre 2014

Nicaragua: " Dio é morto "

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Dov'è la giustizia?
Dov'è la libertá?
Dov'è la caritá?
Dov'è la fraternitá?
Dov'è Dio?
Dove sono i diritti umani?


Il diritto ad avere un'infanzia, un'adolescenza, di vivere con serenitá l'etá adulta... dove sono?
Il diritto di poter scegliere, il diritto di lavorare, di avere un'alternativa alla discarica, all'alcool, alla colla e al machete.


Qui la vita picchia forte, qui la vita ti rinfaccia colpe che non hai, schiaffi che non dovresti prendere, pugni allo stomaco che non dovresti incassare perché non é giusto... PERCHÉ NON HAI DECISO TU!

E tutto questo fa male, fa male al cuore, fa male da morire. Fa cosí male che qualcuno prova piú volte a togliersi quella stessa vita che gli é stata donata, che ha preso il sopravvento sulla propria persona e che ora si prende quel diritto che non ha di scaraventarti con la forza di uno tzunami da una sofferenza all'altra, sempre piú in giú, in un baratro che anno dopo anno sembra sempre piú profondo.

Sará mai abbastanza?
Quando questo ciclone si acconteterá di lasciarti andare?
Quando ti permetterá di riprendere fiato, di respirare veramente?
Quando avrai finalmente il diritto di "Vivere e non sopravvivere?"

Qui ogni difficoltá é piú grande di loro, é piú grande di me, é piú grande di noi...


Andiamo avanti indignandoci e arrabbiandoci ogni giorno per un mondo che NON PUO' e NON DEVE piú permettere queste cose!
E non cercando di cambiare il futuro perchè il cambiamento serve adesso, ora, in questo momento, in qualsiasi parte del mondo tu stia vivendo, in Nicaragua, a Nueva Vida, qui!


Almeno noi, che i DIRITTI li possediamo, abbiamo il DOVERE di continuare a camminare, abbiamo il dovere di crederci anche per chi questa parola non sa nemmeno cosa significhi. Abbiamo il dovere di trasformare rabbia e lacrime in entusiasmo, speranza e serenitá...

Seguimos adelante...


Perché noi tutti ormai sappiamo che se Dio muore è per tre giorni 
E poi risorge 
In ciò che noi crediamo Dio è risorto 
In ciò che noi vogliamo Dio è risorto 
Nel mondo che faremo 
Dio è risorto.

(Dio é morto, Nomadi)


Un abbraccio forte e un saluto,

Teo

mercoledì 1 ottobre 2014

Goma Grey

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Dopo 3 mesi a Kindu ci siamo presi una piccola vacanza a Goma. Lasciataci la foresta equatoriale alle spalle arriviamo a destinazione, dove veniamo completamente pervasi da un colore : il grigio.
In questa Pompei d'Africa tutto prende le sembianze della pietra lavica : le strade, i mattoni delle case, i muri e il filo spinato che li copre...le eruzioni del vicino vulcano Nyaragongo hanno rivestito Goma di polvere e pietre grige. Non è però solo questo a donarle un'atmosfera tetra : a rendere assoluta questa sensazione di grigiume è soprattutto la massiccia presenza militare nelle strade.


Il Chugudu, il mezzo locale per il trasporto della merce
Muri alti e filo spinato sono la norma a Goma
























Le strade di Goma sono invase da camionette dell'esercito congolese, da blindati dei caschi blu della missione di pace ONU e da pick-up scassati della polizia. Presenze a cui i locali si sono abituati, mentre per noi che siamo solo di passaggio è difficile rilassarsi.

D'altra parte la posizione sul confine tra Congo e Rwanda fa di Goma uno snodo strategico nel traffico di materie prime (coltan e diamanti su tutti), portato avanti da diversi gruppi di ribelli o mercenari. Derubano la terra delle sue risorse, e per farlo reclutano centinaia di bambini-soldato derubando il paese del suo futuro.

"Sono un bambino, il mio posto è con la mia famiglia, non con le armi"

E come il grigio nasce dallo scontro tra bianco e nero, anche il carattere di Goma nasce da uno scontro : non quello  tra il grigio della polvere e i colori della foresta equatoriale né quello tra i confini del Congo con il Rwanda. Ma dallo scontro ideale tra la presenza militare e quella di tutte le maggiori ONG del mondo: in strada si incontrano solamente mezzi dell'una o dell'altra realtà infatti, come se non esistesse altro. Come se esistesse solo la lotta tra bianco e nero, tra uso della forza e cooperazione, tra bene e male : jeep di Caritas, di Medici Senza Frontiere, di Oxfam e di Save the Children popolano le strade portando colore dove, per il momento, a dominare resta il grigio.

Questi suovenir per turisti riflettono la realtà di Goma

Sarte intente a lavorare nel mercato locale

Un'operatrice del nostro partner ACS intenta a verificare un progetto con degli ingegneri.


Un piccolo porto sul lago Kivu
Un selfie da Goma per gli operatori di Caritas (Lele ed Elena) e di ACS (Silvia)