Il protettore dei carcerati S. Giuseppe Cafasso si festeggia il 23 giugno: per l'occasione abbiamo organizzato due feste, una nella Main Prison, un'altra nel carcere minorile. Nella prigione di Massima Sicurezza abbiamo fatto una messa con il responsabile generale del Kenya; la messa è la “solita” messa con i detenuti: energia nel cantare, cori di voci maschili, voci profonde, che entrano nel cuore e nella mente; alla fine le strette di mano, i sorrisi, gli sguardi, gli “asante sana” per aver partecipato con loro ad un momento così importante..e poi una lettera, scritta a mano, con il desiderio che possa arrivare al Papa, con la richiesta di abolire la pena di morte in Kenya: la pena di morte è ancora presente in questo paese anche se è da circa 15 anni che non viene eseguita nessuna pena capitale, ma sulla carta è ancora una legge in vigore.
L'altra parte della festa l'abbiamo fatta nel carcere minorile, con i ragazzi: per qualche ora abbiamo dato la possibilità di evadere, di uscire dalla solita routine e dal solito lavoro nei campi o nel lavoro umiliante di lavare tutti i giorni la macchina della boss. Canti, danze, teatro, giochi, e poi soda (bibita) e patatine per tutti. Per ragazzi che mangiano ugali e sukumawiki o fagioli tutti i giorni è stato davvero un momento di evasione! Sono anche venuti gli Hope Raisers, amici musicisti dallo slum di Korogocho, e, ancora una volta, abbiamo cantato Redemption song, canzoni di libertà..in una prigione..
buon S.Cafasso!
Nessun commento:
Posta un commento