domenica 15 novembre 2009

Prima partita



Ero nella piscina di Quillacollo con i lupetti degli Scout di Cochabamba, mi arriva un messaggio sul cellulare, tutto era già organizzato:

Ore 20.00

Ciudad del Niño

2700 metri S.l.m.

Si gioca a calcio.

4 squadre, ogni due gol si cambia

uno stereo pompava nella cancha ( il campo da calcio) musica commerciale da discoteca

Ed ecco che mi preparo per l’evento:

pantaloncini

scarpe da ginnastica

e naturalmente maglietta dell’ITALIA!

Ero già pronto per dare spettacolo, vuoi mettere? Io sono italiano, nato nella patria del calcio!
Ahimè non ho fatto i conti con il fattore ambientele, non avevo mai corso seriamente da quanto sono arrivato in Bolivia e ne ho pagato le spese.

Risultato:

spompato dopo il primo scatto e mi sono ritirato in porta…

…per la cronoca.. almeno 3 partite le abbiamo vinte.. quelle perse, purtroppo, non si contano :)

2 commenti:

  1. Massima vicinanza, Matteo.

    Le partite sull'altopiano etiope (2500m) mi vedevano trasformato in boa d centrocampo, colla mobilità di Maurizio Costanzo, a smistare palloni per compagni di squadra.

    Quello che mi chiedo riguardo la compagine nazionale boliviana è come il loro innegabile vantaggio in casa non si confermi anche in trasferta: se sono abituati a correre 90' a 2700m, qdo poi scendono in pianura dovrebbero correre il doppio.

    Ma forse l'algoritmo non è così rigoroso..

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  2. Grande matteo, hai tutta la mia invidia!Qui al calcio giocato si preferisce quello televisivo. Qualche giorno fa Amman si è letteralmente fermata per lo spareggio premondiale Egitto - Algeria.Devo dire che i caroselli per festeggiare l'inaspettata vittoria egiziana son stati davvero notevoli, neanche l'Inter avesse vinto la champions league.

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