Stavolta la sveglia suona prima del solito. Il nostro aereo parte alle 7 da Malpensa e così capita di trovarsi a chiacchierare alle 4 del mattino con Guido a Cadorna. Lui è preoccupato: gli omoni della vigilanza notturna della centrale stazione milanese, gli hanno intimato di non importunare i viaggiatori in attesa del primo treno x l'aeroporto. "Scusa! Guido non disturba. Guido ascolta la musica al telefono ma ora è scarico. Se sali sul treno posso collegare il caricatore. Se salgo con te non mi cacciano: sei mio amico? Ti disturbo? Guido non disturba!"
L'aereo è mezzo vuoto e la signorina al check-in ci piazza quasi in prima fila: giornata fredda e cielo terso: Matteo mi può raccontare, con dovizia di particolari, l'orografia dell'intero arco alpino.
Il monte Rosa, il Verbano, Varese e il Sacro monte, Como, il monte Generoso, Erba e i laghetti, Lecco, il Legnone e poi piú avanti, finalmente le dolomiti.
Turbolenze, biscottini e succo, turbolenze, atterraggio un po' lungo, che l'aereo deve fare inversione per imboccare la strada x il terminal e poi Oleg. Siamo arrivati a casa!
Le porte della città ci accolgono ancora, imponenti, forse un po' opprimenti ma sempre a braccia aperte.
"Sergio, fra 20 minuti iniziamo la prima plenaria. Nell'attesa riguardiamo insieme il programma di questi giorni."
Igor sa che dobbiamo sfruttare ogni minuto possibile e poi ci invita a scendere in sala riunioni.
La multi ani Viktor! Quando un collega compie gli anni, in Diaconia si fa festa, ci si siede intorno alla tavola e si condivide. Non solo le preoccupazioni, i progetti, le storie faticose degli ospiti dei servizi.
Si condivide e si ringrazia. E poi si torna al lavoro.
Pronti? Via!
Ora è tempo di iniziare: Matteo con l'equipe del Centro Maternale, io e Igor a fare il punto sui progetti.
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