...conflitto israelo-palestinese. Ogni tanto è necessario rinfrescare la mente con nuovi pensieri, aggiornamenti anche al fine di ri-conoscere tutte le sfaccettature di una realtà complessa come quella mediorientale. Per non dimenticare così in fretta quello che è successo a Gaza nei mesi invernali, per non dimenticarlo ora che comincia ad arrivare la primavera. E perchè non tutte le voci israeliane appoggiano la guerra e le scelte del proprio governo e anzi da anni invocano la pace, la fine dell'occupazione e il diritto al ritorno dei Palestinesi. Tutte nozioni fondamentali che si mescolano nei miei pensieri con la situazione palestinese in Libano in queste ultime settimane, dalla notizia della ricostruzione del campo di Nahr al Bared a quella della morte di Kamal Medhat, leader dell’OLP e stretto collaboratore di Arafat negli anni 70, nei pressi del campo di Mieh Mieh vicino alla città di Sidone (Saida). E la continua definizione dei campi come delle bombe pronte a esplodere. E la continua miseria nei campi. Penso: everything is connected.
Ecco il link all'articolo che vi consiglio di leggere per avere una più ampia visione, l'intervista di Irene Panighetti ad Adam Keller, uno dei fondatori di Gush Shalom.
Israele: “Il potere è in mano alle destre perché non crediamo nella pace”
di Irene Panighetti
Liberazione, 25 marzo 2009
Adam Keller, nato a Tel Aviv nel 1955 in Tel Aviv-Yafa, è tra i fondatori di Gush Shalom, che in ebraico significa Blocco della Pace. Si tratta di una organizzazione indipendente dai partiti che si propone di esercitare influenza sull'opinione pubblica e spingerla alla pace e alla riconciliazione con il popolo palestinese. I principi sono la fine dell'occupazione, il diritto dei Palestinesi di avere uno stato indipendente nei confini stabiliti dalla Linea Verde del 1948, Gerusalemme capitale dei due stati, quella est (inclusa la Spianata delle Moschee) dello stato palestinese, quella ovest dello stato israeliano; riconoscimento del diritto al ritorno dei profughi. Keller è stato più volte incarcerato perché si è rifiutato di prestare servizio militare da riservista nei Territori Occupati.[...]
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