martedì 26 marzo 2013

Vive l'inauguration de la Radio



A due mesi dalla prima messa in onda, in perfetto stile kindulese, è arrivato ieri l'atteso giorno dell'inaugurazione della neonata Radio Mushauri.
Presenti il vescovo, Mons. Willy Ngumbi, le autorità istituzionali di Kindu e i giornalisti delle altre radio locali.

Dopo la preghiera di apertura del vescovo, come da programma, il direttore Abbé Jules Lukusumbe, ha presentato con fierezza la sua radio: le trasmissioni, che si suddividono sulle tre fasce orarie della giornata con più ampio bacino di ascolti, possono essere seguite fino a 200 km di distanza. La programmazione è ancora in fase sperimentale con l'intenzione di migliorare in termini di varietà e qualità.

Sono seguiti l'intervento del Ministro Della Comunicazione del Maniema che, in rappresentanza del governatore, ha sottolineato in un politichese franco-congolese l'importanza di una nuova radio per la rivoluzione della modernità in RDC; e di Enrico di ACS, Associazione di Cooperazione e solidarietà, che come rappresentante in loco del partenariato e dell'amicizia tra Caritas Ambrosiana e la Diocesi di Kindu, ha fatto sentire con le sue parole la vicinanza degli amici di Milano in termini di entusiamo e di orgoglio per quanto realizzato insieme.


Ha concluso gli interventi Mons. Willy Ngumbi che ha manifestato tutta la sua gioia nell'annunciare ufficialmente l'apertura di Radio Mushauri e la sua convinzione che l'impegno cattolico di evangelizzazione, promozione dello sviluppo umano, culturale, sociale ed economico ha adesso un preziosissimo ed insostituibile alleato tra i media anche nella provincia del Maniema.

Lo staff elegantissimo, dal redattore capo dei giornalisti al guardiano, si è presentato al grande pubblico.

Via con gli applausi, i ringraziamenti ed i festeggiamenti.
 

E a Kindu non è festa se mancano Primus e banane fritte: è così che l'inaugurazione si è conclusa tra una buona birra e le chiacchere tra gli invitati.

Tutti i presenti condividevano l'entusiasmo del successo che in soli due mesi Radio Mushauri è riuscita ad ottenere.
Non propriamente, per dirla con le parole del ministro, una rivoluzione in termini di modernità, che sappiamo benissimo avere ormai oltrepassato frontiere ben al di là delle capacità di una radio regionale; ma sicuramente un forte contributo per una parte di mondo che di questa rivoluzione globale ha forse sempre subito le peggiori conseguenze: adesso in un villaggio disperso nei dintorni di Kindu, anche solo con una piccolissima radio di qualche dollaro, una grande famiglia può permettersi una nuova finestrella sul mondo dell'informazione.
 
[dalla nostra inviata, Chiara Briguglio]

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