martedì 14 febbraio 2006

Quotidianità a Bucarest

Piata Muncii - Piata Iancului - Obor - Stefan Cel Mare - Piata Victoriei - Gara de Nord...Gara de Nord! la mia fermata! Prendo velocemente la giacca, la sciarpa, la borsa ed eccomi a percorrere Calea Grivitei.

All'uscita della metropolitana il mio sguardo è catturato dai riflessi delle finestre dell'imponente Hotel Continental, situato a pochi metri dalla stazione dei treni. Ma all'istante distolgo la vista per soffermarmi sulle mani arrossate dal freddo di un'anziana signora. Con costanza vende calze appoggiata alla siepe che delimita il parcheggio dell'hotel. Cammino frettolosamente ed oltrepasso la via che accede al mercato Piata Matache, dove si affollano persone che si fanno spazio tra bancarelle, vetrina di ogni tipo di merce, e le nuvole di fumo dei mitch appena cotti.

Sull'angolo osservo come sempre incuriosita la scritta arrugginita di un vecchio cinema, le finestre rotte della porta a vetri lasciano intravedere all'interno un bancone e i cartelloni di qualche polveroso film.


Dal lato opposto della via si susseguono antichi palazzi,


di alcuni è rimasto solo lo scheletro, divenuti dimora dei senzatetto.
 
Mi viene incontro una bambina zingara: occhi scuri che risaltano sul viso contornato da due lunghe trecce nere. Attraversa correndo la strada, tenendo tra le mani la gonna sgargiante di colori, per poi d'improvviso sparire nell'angolo buio di qualche palazzo.
Affretto il passo lasciandomi alle spalle la chiesa ortodossa,oltrepasso con un accenno di timore e presunta indifferenza il cane che sonnecchia in mezzo alla strada. Immagini, pensieri legati ad una realtà che continua ad affascinarmi.


Ed ecco che mi travolge l'abbraccio di Claudiu e Tibi, il sorriso di Leo, il salto al collo di Mishu, il baciamano di Giovani...sono arrivata a Casa St. Joan.
 

Roberta Raineri,
volontaria in servizio civile in Romania

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