domenica 6 gennaio 2008

drum bun!

Così tra un pranzo, una cena, un aperitivo, un te e una tisana, che solo sfruttando tutti i minuti della giornata si riescono a salutare quasi tutti è arrivato anche il tempo di riprendere il viaggio...
certo mi piacerebbe raccontarvi le peripezie per far stare in valigia tutto quello che “chissà se userò, però non si sa mai” oppure quello che bisogna inventare per fare capire alla mamma che gli asciugamano esistono anche in moldova, però sarebbe un peccato non scrivere niente di questi giorni della formazione..

Ieri alla Malpensa mentre salutavo Giulia e Marco in partenza per la Bolivia pensavo al tempo passato insieme per la formazione, a Villapizzone, ai pranzi lunghissimi al circolino, ai cartelloni, ai pescetti moldavi pucciati nella birra, all'“ottimo” vino boliviano, agli aneddoti africani sul come scambiare lo scippo del portafoglio per uno strano modo di salutarsi e a tutte le altre cose che ci hanno fatto ridere, pensare...insomma compartire per dirla alla sce 2007.
sì perchè certe cose anche se vissute a fusi differenti e a migliaia di kilometri di lontananza ti fanno sentire incredibilmente vicino.
Questo ritorno è stato anche un partire per terre lontane e renderti conto di quante cose possano esistere, ma anche di come al centro di tutto ci siano sempre le relazioni che scaldano il cuore o che fanno soffire, ma che sempre mettono in moto.

Allora prima di rimetterci in viaggio vi regalo un racconto che è un po' di giorni che mi torna in mente..

    “Molti videro quella stella nel cielo, pochi vi fecero attenzione.
    Tre soli la seguirono, eppure la sua luce risplendeva uguale per tutti.
    I tre lasciarono la patria, la loro famiglia, affrontarono un viaggio lungo e pericoloso per seguire quella piccola stella che non avevano acceso, che poteva scomparire e che forse non era altro che una stella come tante.
    Partirono all'avventura come un tempo Abramo senza sapere dove andare.
    E ciò che doveva accadere accadde: la stella, la piccola stella si nascose e i Magi, i tre Magi, restarono soli, per strada, lontani dalla loro patria, lontani dalla meta del loro viaggio.
    Altri sarebbero tornati indietro, ma la fede che ardeva nel loro cuore non lo permetteva.
    Questo cammino non conosceva che un'unica direzione: in avanti.”

    G. Goldestain

beh il nostro viaggio non è certo pericoloso, però senza prendere tutto alla lettera mi piace pensarci in cammino, mi piace pensare che i sorrisi e le storie che abbiamo incontrato e che continueremo ad incontrare siano la fonte di luce di quella piccola stella che anche a me piace seguire.

Drum bun allora! Buon viaggio!

ps...se sono stata troppo strappa lacrime vuol dire che il mio ambientamento in terra moldava sta procedendo alla grandissima!! eh eh eh!

A presto!!
fra

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