L’inizio di un viaggio di cui non conosco la meta, è
difficile scrivere così, nero su bianco ciò che provo. A tratti sento un
miscuglio di emozioni che mi sconvolgono, mi travolgono, ma subito dopo la
normalità di essere ancora qui.
Penso ai volti che incontrerò.
Mi piace
immaginare la terra che i miei piedi calpesteranno, dove potrò ritrovare
qualcosa di molto simile a quella forte radice sedimentata in me, che mai ho
avuto modo di vivere con continuità reale.
Vivrò incontri e storie di anime
forti e al limite della follia proverò a restituire loro un’occasione. Sogno
occhi nobili pieni di poesia, sguardi con i quali portò volare insieme, innalzandoci
mano nella mano.
Penso ai volti che mi emozioneranno, ai percorsi insieme, a
quanto sarà difficile invitare un fiore ferito ad uscire allo scoperto, dirgli
di non nascondersi piccolo, ma porgerli il palmo così che sappia che c’è
qualcuno lì fuori pronto ad accoglierlo delicatamente. Stimolare una vita per
mostrarle il sole e abbracciare appieno ogni momento.
Durante questa scoperta
vorrei rinascere anche io assieme al fiore,
portare alla luce del sole i tanti me che ancora non conosco, e
assaporare ogni istante di vita, immortalarlo nel mio cuore.
L’inizio di un
viaggio di cui non conosco il traguardo.. guarderò il cielo e penserò che in fondo
è lo stesso di adesso.
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