martedì 9 marzo 2010

Encuentro Nacional Pastoral de la Tierra

Erano presenti 40 capi comunità contadine e indigene provenienti da 7 dipartimenti boliviani. Mancavano i rappresentanti di Santa Cruz e del Pando per mancanza di fondi.

L’incontro è parte di un progetto organizzato dalla Caritas Boliviana diretto ai capi comunità agricole selezionati dalle Caritas diocesane con l’obiettivo di formarli alla partecipazione cittadina.

Questi due giorni, organizzati nella Casa de la Juventud nella cittadina di Quillacollo, hanno avuto come tema l’incidenza politica. L’obiettivo dell' incontro era formare i capi comunità all’identificazione dei bisogni attraverso un'analisi comunitaria e la loro priorizzazione. Infine sono stati trattati i concetti base dell’incidenza politica.

Un tema di fondamentale importanza per le comunità indigene contadine boliviane che spesso per la loro ubicazione geografica ( a volte ad ore di cammino dalla prima strada asfaltata), per il numero di componenti ( possono essere formate anche da solo 10 famiglie) e per la non conoscenza dei propri diritti sono marginalizzate e dimenticate dallo Stato. Purtroppo spesso si tratta di cittadini di serie B senza grandi possibilità di reclamare i propri diritti fondamentali come la sicurezza alimentare, la salute, l’educazione etc.. Inoltre, come se non bastasse, sono in balia di una politica agraria boliviana che non li prende in considerazione e che, nonostante il governo Morales, stenta a dare soluzioni concrete ai problemi di queste comunità.

Il primo giorno è stato dedicato alla spiegazione teorica dei contenuti. Il secondo giorno, attraverso la divisione in gruppi, è stato sperimentato il metodo di analisi dei problemi nelle comunità e le modalità di replica nelle comunità di appartenenza, compito del leader una volta tornato a casa.

In questi due giorni ho imparato molto. Non avevo mai sperimentato una sensazione di pura naturalezza nelle relazioni umane. Una relazione naturale in toto, naturale così come il loro mondo. Semplice come il pane, limpida come l’acqua.
Mi sono reso conto anche della loro ingenuità, ingannarli ( purtroppo) è molto più facile di rubare una caramella ad un bambino.

Il capo di una comunità di Oruro mi racconta come siano strettamente dipendenti dall’acqua in quanto spesso scarseggi. Loro sanno dove si raccoglie anche nei momenti di secca. Ci sono delle pozze buone sul pendio di alcune collinette. Lì possono bene le pecore che allevano. Purtroppo la terra non basta, si continua a dividere con l’eredità e finisce per non bastare alla sussistenza.

Una Cholitta ( donna del campo) racconta di avere il titolo di proprietà della propria terra ( fatto raro e prezioso, di solito la proprietà della terra vige di fatto) però intestato al marito il quale è andato con un’altra donna. In qualsiasi momento potrebbe tornare e cacciare sua moglie dal terreno prendendone possesso.

Queste storie e molte alte che dipendono direttamente e unicamente dalla Pacha Mama, la Madre Tierra.


Nella serata culturale ogni delegazione preparava un canto, una danza locale o una storia locale. Una donna di Oruro ha raccontato una barzelletta.. Naturalmente in Quechua! ... l'avete capita voi?

..el greengo y los campesinos.. Where is Mr. Brown??

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