sabato 23 luglio 2011

Episodio C

Oggi scopriamo che il fuso orario della camera dei  maschi e` indietro di 113 minuti (che anche se lo chiami qui la polizia non arriva perche` il numero e` un altro…cioe`…non che noi lo sappiamo pero` ci pare di poter dire con una certa qual approssimazione che possa essere cosi`).

Questa cosa getta nuova luce su diversi fatti dei quali presentiamo ora un rapido e non esaustivo elenco:
  1. in orari inappropiati della notte suonano le sveglie dei nostri cellulari
  2. le sveglie suonano….ovviamente in momenti diversi e non periodicamente cadenzati
  3. negli orari appropiati le nostre sveglie non si ricordano di suonare
  4. noi non riusciamo a leggere l`ora sui nostri cellulari…
  5. …e quando ci riusciamo di solito e` sbagliata
  6. tra l`altro non abbiamo ancora capito di chi e` l`unica sveglia che suona alle sei
  7. inoltre abbiamo deciso di dormire ogni giorno un`ora in meno rispetto al precedente…fino al raggiungimento del giorno x (Elisa dice: e qui la domanda sorge spontanea)
Raccontando l`episodio 5 del punto 2… o era l`episodio 2 del punto 5…o era il 2 del 5 e l`episodio del punto ? ...no! Elisa ha trovato il tasto del punto di domanda…ma allora esiste! Pietro dice: dai, mettiamo una nota alla nostra demenza che io e Giuseppe son due giorni che lo cerchiamo e lui si nasconde. Voci di corridoio ( le stesse di ieri?...adesso che abbiamo trovato il tasto lo usiamo spesso) dicono comunque che il tasto del ? e` tornado ieri dale vacanze…

Insomma, raccontando il punto 5 dell`episodio 2, Giuseppe afferra un rotolo di carta igienica, nel mentre irrompe l`ignara Letizia (antecedentemente allontanatasi) dicendo: mi serve altra carta! Giuseppe dice: toh!

Dopo esserci svegliati alle prime luci dell`alba ( a causa della famosa e misteriosa sveglia sopra citata), noi cantieresti siamo stati divisi (non ovviamente in orizzontale) per far visita agli anziani e invitarli alla festa che si svolgera` in una data a noi ancora non comunicata (o forse, anzi sicuramente, ci e` stata comunicata, ma noi non stavamo ascoltando). Giorgio, piantando in mano il bigliettino di invito ad una simpatica vecchina, dice: As sam Giorgio…che significa: io sono Giorgio. (sguardo perplesso degli altri compagni cantieristi, che guardando Giorgio gli chiedono: ma perche` con l`invito hai sentito il bisogno di dirgli che ti chiami Giorgio?).

Continuando il giro, e passando di fianco ad un campo pieno di cardi alti 2 metri, Giuseppe chiede: can I play with the children here? Pepi ( il nostro amico bulgaro) risponde saggiamente: Why? E Giuseppe controbatte: Why not? Pepi comprende la situazione (di Giuseppe)

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