Ecco sì direi che a una settimana dalla partenza è arrivato il momento di scrivere anche per me!
di questi giorni mi piacerebbe potervi fare vedere tutte le immagini che ho in testa, potrei raccontarvi di chisinau che con il suo autunno d'oro mostra la sua bellezza, oppure delle campagne e delle oche al pascolo che poi alla sera tornano da sole dai loro padroni, restando in tema potrei raccontarvi degli ospiti non troppo desiderati che dividono la cucina con noi, oppure degli autobus e i microbus, del mercato, della portinaia e delle vecchine o dell'allacciamento a internet passando dalla finestra e dall'appartamento del vicino, potrei ancora scrivere della povertà materiale e della storia del paese e della forza di volontà e gentilezza delle persone che mi hanno accolta..
ma mi sa che per questa volta vi regalo un incontro..
mercoledì con elisa e oleg siamo andati a Leova dove Diaconia, che è l'Associazione che mi ospita nel servizio civile, segue alcuni progetti..nu nu non ve li voglio mica raccontare tutti però voglio farvi conoscere la famiglia del parinte (sacerdote ortodosso) di quella cittadina..per me è stao prezioso incontrarli.
ad un certo punto della giornata piena di incontri e stimoli mi sono trovata di fronte a una mamma giovanissima che oltre ad occuparsi dei suoi quattro bambini con suo marito (il parinte) ha deciso di ospitare in casa sua altri tre bambini in modo tale che non vengano istiuzionalizzati negli internat (dei grossi orfanotrofi), insieme hanno poi organizzato una mensa sociale e un centro per il volontariato e ora si stanno lanciando in un progetto per informare sulla tratta di esseri umani..magari viste da occhi italiani quete cose possono sembrare belle, ma io sono convinta che siano molto più che belle..non si tratta solo di azioni come potrebbero essercene di molte altre, quello che mi colpisce è che questa famiglia non si è fermata di fronte alla sua povertà materiale aspettando che qualcuno aiutasse lei e la sua comunità, ma con semplicità ha investito la sua ricchezza di generosità e questo ha portato frutti e certo un grande impegno e fatica.
Quando ci hanno accompagnati a vedere la mensa che stanno finendo di costruire, abbiamo incontrato la mamma del parinte, ci ha raccontato che è stata in italia per un po' di tempo e che adesso aspettava a giorni di tornare con tutti i documenti in regola...ci ha detto del suo dispiacere di partire e lasciare la figlia ancora adolescente, il figlio e i nipotini, ma poi mentre parlava ci ha spiegato la sua contentezza perchè grazie al suo lavoro aveva potuto aiutare il figlio nel suo desiderio di migliorare le condizioni della sua comunità ed era contenta per davvero.
Così il pensiero è volato in italia a tutte quelle badanti che troppo spesso vengono considerate come numeri che devono rientrare in un decreto flussi e che invece fanno dei grandi sacrifici e ho pensato che la storia di questa signora e della sua famiglia dovevo proprio raccontarvela!
A presto!
fra
di questi giorni mi piacerebbe potervi fare vedere tutte le immagini che ho in testa, potrei raccontarvi di chisinau che con il suo autunno d'oro mostra la sua bellezza, oppure delle campagne e delle oche al pascolo che poi alla sera tornano da sole dai loro padroni, restando in tema potrei raccontarvi degli ospiti non troppo desiderati che dividono la cucina con noi, oppure degli autobus e i microbus, del mercato, della portinaia e delle vecchine o dell'allacciamento a internet passando dalla finestra e dall'appartamento del vicino, potrei ancora scrivere della povertà materiale e della storia del paese e della forza di volontà e gentilezza delle persone che mi hanno accolta..
ma mi sa che per questa volta vi regalo un incontro..
mercoledì con elisa e oleg siamo andati a Leova dove Diaconia, che è l'Associazione che mi ospita nel servizio civile, segue alcuni progetti..nu nu non ve li voglio mica raccontare tutti però voglio farvi conoscere la famiglia del parinte (sacerdote ortodosso) di quella cittadina..per me è stao prezioso incontrarli.
ad un certo punto della giornata piena di incontri e stimoli mi sono trovata di fronte a una mamma giovanissima che oltre ad occuparsi dei suoi quattro bambini con suo marito (il parinte) ha deciso di ospitare in casa sua altri tre bambini in modo tale che non vengano istiuzionalizzati negli internat (dei grossi orfanotrofi), insieme hanno poi organizzato una mensa sociale e un centro per il volontariato e ora si stanno lanciando in un progetto per informare sulla tratta di esseri umani..magari viste da occhi italiani quete cose possono sembrare belle, ma io sono convinta che siano molto più che belle..non si tratta solo di azioni come potrebbero essercene di molte altre, quello che mi colpisce è che questa famiglia non si è fermata di fronte alla sua povertà materiale aspettando che qualcuno aiutasse lei e la sua comunità, ma con semplicità ha investito la sua ricchezza di generosità e questo ha portato frutti e certo un grande impegno e fatica.
Quando ci hanno accompagnati a vedere la mensa che stanno finendo di costruire, abbiamo incontrato la mamma del parinte, ci ha raccontato che è stata in italia per un po' di tempo e che adesso aspettava a giorni di tornare con tutti i documenti in regola...ci ha detto del suo dispiacere di partire e lasciare la figlia ancora adolescente, il figlio e i nipotini, ma poi mentre parlava ci ha spiegato la sua contentezza perchè grazie al suo lavoro aveva potuto aiutare il figlio nel suo desiderio di migliorare le condizioni della sua comunità ed era contenta per davvero.
Così il pensiero è volato in italia a tutte quelle badanti che troppo spesso vengono considerate come numeri che devono rientrare in un decreto flussi e che invece fanno dei grandi sacrifici e ho pensato che la storia di questa signora e della sua famiglia dovevo proprio raccontarvela!
A presto!
fra