mercoledì 28 luglio 2010

A Palermo

Lo sapevamo che una delle punte di diamante di Palermo è il cibo, ma non ci aspettavamo di appurare questa cosa solo un paio di ore dopo essere sbarcati (in anticipo, tra l'altro, nonostante il solito furbone che non si è presentato al momento dell'imbarco). Accolti in (quasi) pompa magna nella struttura Stella Maris, che si trova dentro il porto (abbiamo i pass per poter entrare e uscire dai cancelli!), la tavolata imbandita per noi offre caponata, carne con cipolle, pane al sesamo cotto in un forno a legna (riutilizzabile per le bruschette), gelato (per l'esattezza, 5 kg di gelato alla cassata con un paio di centimetri buoni di frutta candita) e, ovviamente, fette e fette di anguria. Unica "pecca", le dosi: se saranno sempre cosi, saremo costretti a avanzare un sacco di roba e a ingrassare a dismisura. Il giro serale per la città, con visita (dall'esterno) alle strutture, ci fa scoprire come Palermo sia piena di movida e di feste di/per ogni possibile Madonna , con carri di tutti i tipi, bancarelle dalle 6000 calorie al centimetro quadro, canti e balli tradizionali e gli immancabili fuochi d'artificio, che per una decina di minuti illuminano il cielo ogni volta che una Madonna, dopo la processione, rientra in Chiesa. Apparentemente la sobrietà nella devozione non è tanto di casa da queste parti.

Oggi, dopo un paio di giorni di permanenza siciliana, ci sentiamo di poter offrirvi una guida molto utile nel caso doveste fare un salto a Palermo, magari per i Cantieri dell'anno prossimo!

Breve guida per muoversi a Palermo

Le regole sono poche, chiare e indispensabili per poter sopravvivere nella città siciliana senza incidenti (a cose e persone):

1) I pedali sono quattro: frizione, freno, acceleratore e clacson. Di questi quattro, l'ultimo è il fondamentale; senza di esso si garantisce la distruzione della propria auto in meno di 48 ore dall'inizio dell'utilizzo della stessa.

2) Il clacson può essere utilizzato in qualsiasi momento per qualsiasi motivo. Nessuno può negare e/o contraddire questa regola.

3) Il pedone è semplicemente uno che dà fastidio. Non ha nessun diritto, solo il dovere di fare in modo che la sua presenza non interferisca col traffico e con il passaggio delle macchine (e non solo) in generale.

4) Il semaforo verde per i pedoni è un'alterazione visiva che colpisce solo i pedoni.

5) I semafori sono una semplice rappresentazione di alcuni dei colori che più piacciono agli automobilisti, hanno quindi il solo scopo di rendere più felici le persone nel traffico.

6) Una macchina senza graffi e botte non è degna di essere guidata.

7) I cavalli possono circolare senza problemi in qualsiasi zona della città, con due sole accortezze: devono intralciare il traffico e rendere profumate le strade.




8) Parcheggio: tutti i luoghi sono definibili "parcheggio", sia che siano marciapiedi, strade, aiuole, corsie preferenziali.

9) L'importante è comunque che il passaggio sia libero.

Frasi più significative di questi giorni:

"Vi abbiamo anche messo le cinture di sicurezza al pullmino!", detta con entusiasmo da Francesco, nostro autista part-time di fiducia.

"Wer arr yu frommmm?", detta dal barista guardando il nostro gruppo. E' proprio vero che l'Italia è un grande Paese.

Giuditta

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