lunedì 21 marzo 2011
Nato il 17 Marzo
Steso sul prato, a prendere il sole. Uno dei primi soli caldi dell'anno, che preannunciano l'esplosiva primavera partenopea. Il corteo era finito da poco, e io mi rilassavo insieme a tanti altri studenti medi sull'erba di Piazza Municipio, prima che i cantieri della metropolitana rendessero tutta la zona un enorme e grigio mostro sventrato. Fu in quella posizione, non certo la più adatta, che mi vidi arrivare addosso la carica della polizia, violentissima e immotivata, dato che i gruppi di "facinorosi" erano molto distanti da noi. E poi urla, lacrimogeni che ti tolgono il respiro, pianti e disperati tentativi di fuga in una piazza da cui nessuno poteva uscire per ordini superiori.
Era il 17 Marzo del 2001. Se penso che sono passati dieci anni mi corre un brivido lungo la schiena. A Napoli c'era il Global Forum, un incontro introduttivo per quello che sarebbe stato il G8 di Genova. E introduzione fu della sospensione dei diritti democratici che si vide per le strade genovesi, che culminò con l'assurdo omicidio di un giovane che ha segnato indelebilmente la mia generazione, come un punto di non ritorno, come risprofondare nelle agghiaccianti vicende vissute trent'anni prima dai nostri padri.
Seduto su una sediolino, a patire il freddo. Il freddo peggiore, quello delle ore immediatamente precedenti l'alba. All'aereoporto di Napoli Capodichino, in attesa di un aereo che mi avrebbe dovuto portare al Cairo per un viaggio di studio di un mese e mezzo, che poi sarebbero diventati tre. Era il 17 Marzo del 2006. Da allora non mi sono più fermato, Dakar, Damasco, Brighton, adesso Amman e dopo chissà. Il battesimo della mia vita nomade, cominciata cinque anni fa e di cui la fine ancora (fortunatamente) non si vede.
Il 17 Marzo del 2011 non è una giornata in cui mi accade qualcosa di particolare. é un giorno come altri di Servizio Civile, di lavoro con orfani, contatti con familiari di detenuti eccetera. Ma non posso fare a meno di notare quanto questo di 17 Marzo discenda da quegli altri due. Quella rabbia adolescenziale, molto ingenua ma anche molto spontanea che mi portava a protestare contro organismi responsabili delle profonde ingiustizie nella distribuzione delle risorse mondiali, è uno dei semi che mi ha spinto a cercare una esperienza come questa del servizio civile. Crescendo si impara a essere più riflessivi, a riconoscere le varie sfumature del bianco e del nero, ma certo non si perde, per chi l'ha avuto in adolescenza, quel senso di inadeguatezza a vedere tanti altri esseri umani soffrire a causa delle profonde sperequazioni economiche che caratterizzano il mondo.
Allo stesso tempo, il viaggio, il vivere in contesti diversi dal proprio non può non essere una componente essenziale di questa esperienza del servizio civile così come di tante altre che ho fatto e che farò. Si, idealmente i primi passi che mi hanno portato a questo 17 Marzo li ho mossi in altri 17 Marzo di altre epoche, lontane e vicine allo stesso momento...
PS. Il 17 Marzo quest'anno è significato anche la festa del 150° anniversario dell'Unità di Italia. Non mi è piaciuta la retorica, ma nonostante giro sempre di più e in Italia ci sto sempre di meno, cinque minuti li ho dedicati anche a un pensiero per quella che è comunque la mia prima casa. E le ho fatto gli auguri dentro di me, con buona pace di leghisti, neoborbonici e affini.
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