8 marzo ad Haiti. La festa della donna non trova eco a queste latitudini.
Accompagnati da suor Isabel Sola, religiosa spagnola della congregazione di Gesù Maria, e da altre 3 donne, stamattina ci rechiamo a Joineau, un piccolo villaggio del municipio di Thomazeau, 35 km ad est della capitale Port-au-Prince, ancora meno dalla frontiera con la Repubblica Domenicana.
Suor Isa lavora qui da anni, il suo intervento è particolare: non apre centri, scuole o ospedali che verranno gestiti da lei e dalla sua congregazione religiosa, bensì nella zona dove è presente supporta e rafforza alcuni interventi socio-educativi già esistenti o in embrione.
Davide
Accompagnati da suor Isabel Sola, religiosa spagnola della congregazione di Gesù Maria, e da altre 3 donne, stamattina ci rechiamo a Joineau, un piccolo villaggio del municipio di Thomazeau, 35 km ad est della capitale Port-au-Prince, ancora meno dalla frontiera con la Repubblica Domenicana.
Suor Isa lavora qui da anni, il suo intervento è particolare: non apre centri, scuole o ospedali che verranno gestiti da lei e dalla sua congregazione religiosa, bensì nella zona dove è presente supporta e rafforza alcuni interventi socio-educativi già esistenti o in embrione.
E’ quanto è successo nell’incontro a Joineau con la comunità locale, un villaggio di circa 4.000 abitanti senza una scuola materna. Ad Haiti lo Stato riesce ad occuparsi solamente del 10% dei bambini della scuola elementare e media mentre non realizza alcun intervento con i bimbi più piccoli.
Dall’incontro tra suor Isa e gli operatori di Caritas Italiana presenti a Port-au-Prince è nato così questo progetto, che mira a costruire una scuola materna che accoglierà circa 120 bambini da 3 a 6 anni. La scuola sorgerà a fianco della piccola chiesa della comunità e sarà aperta a tutti i bambini della zona, in particolare a quanti hanno perso i genitori durante il terremoto. Suor Isa, che visita periodicamente le comunità della zona, ha già cominciato un percorso di formazione per gli insegnanti della scuola, perché possano accogliere nel modo migliore i piccoli che frequenteranno la scuola di Joineau.
Abbiamo così deciso di sostenere l’intero progetto. I lavori dovrebbero cominciare a settimane e nel giro di 4-5 mesi questi bimbi potranno giocare e imparare in uno spazio adeguato.
Davide
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