domenica 20 dicembre 2015

I COLORI DEL PERCORSO

Tutte le mattine lasciamo la nostra abitazione a Kahawa West e, camminando per circa venticinque minuti, raggiungiamo la Cafasso house, luogo dove prestiamo servizio. Lasciandosi il cancello alle spalle la prima cosa che si nota sono i grigi palazzi, daltronde è una periferia, fatti di blocchi di cemento. Unica cosa che spezza il cupo grigio delle costruzioni sono i vestiti stesi sui balconi ad asciugare.Svoltato l'angolo si continua per la strada in terra battuta tra i primi baracchini che vendono un pò di tutto e mucchi di spazzatura che brucia, qua è cosa normale accumulare la spazzatura ai bordi della strada per bruciarla.


In soli cinque minuti oltrepassato un parcheggio per matatu (tipicamente bianche con una striscia gialla nel mezzo) ci si addentra nel mercato, qui colori ed odori si sovrappongono. Ci sono frutti che vanno dall'arancione, come il mango, al viola ,come il passion fruit. Sono presenti materiali per la casa dai colori più svariati, rosa, arancione o azzurro. Le pentole di tutte le dimensioni color metallo che riflettono il sole. Poco dopo dal mercato si passa alla strada principale sempre circondata da appartamenti che ,a differenza delle stradine secondarie, al piano terra contengono negozi di ogni tipo, materiale elettrico e meccanico, macellerie e supermercati, ristoranti e rivenditori di telefonia. I colori che troneggiano lungo questa strada sono il rosso delle insegne dei ristoranti, insegne marcate coca-cola, e il verde delle insegne Mpesa e Safaricom ovvero la compagnia telefonica che domina l'economia keniota, addirittura lo stadio principale è marcato Safaricom.

Strada principale
Ai bordi delle strade ci sono pozzanghere color nocciola, è periodo di forti piogge, da quando sono in Kenia non ho ancora visto il vero colore dell'acqua.

Cava di pietra 
Dalla strada principale ci si addentra nel compound dei carceri, un breve saluto alle guardie nella casetta di lamiera all'ingresso e subito ci si trova immersi in enormi campi di fagioli, crescono rapidi, si vedono solo loro per centinaia di metri. Questa è la zona più pacifica dei dintorni, ebbene sì, proprio il compound delle prigioni.


Poco dopo sulla destra vi sono le costruzioni che compongono il YCTC, un carcere minorile, davanti a queste costruzioni vi sono i campi di mais e sukumawiki dove lavorano i ragazzi con uniformi blu notte. Ci salutiamo sempre.
Passato il YCTC ci si addentra in un complesso di casupole alcune di cemento altre di lamiera prima di raggiungere la medium prison, dove ci sono persone con pene fino a dieci anni. Molti dei arcerati lavorano fuori, tagliando erba o sistemando le strade del compound. La maggior parte delle guardie li osserva mentre smanetta con gli smartphone.
Ora manca poco, un boschetto di alberi sottili sulla destra, e sulla sinistra il grigio muro alto una dozzina di metri della Maximun prison, fatto di pietre e cemento.
In breve si raggiunge la Cafasso house accogliente come sempre, muro giallo e verdi campi con varie coltivazioni.

E' un piacere stare qui, un'altra giornata ha inizio...

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