Tutte
le mattine lasciamo la nostra abitazione a Kahawa West e, camminando
per circa venticinque minuti, raggiungiamo la Cafasso house, luogo
dove prestiamo servizio. Lasciandosi il cancello alle spalle la prima
cosa che si nota sono i grigi palazzi, daltronde è una periferia,
fatti di blocchi di cemento. Unica cosa che spezza il cupo grigio
delle costruzioni sono i vestiti stesi sui balconi ad
asciugare.Svoltato l'angolo si continua per la strada in terra
battuta tra i primi baracchini che vendono un pò di tutto e mucchi
di spazzatura che brucia, qua è cosa normale accumulare la
spazzatura ai bordi della strada per bruciarla.
In
soli cinque minuti oltrepassato un parcheggio per matatu (tipicamente
bianche con una striscia gialla nel mezzo) ci si addentra nel
mercato, qui colori ed odori si sovrappongono. Ci sono frutti che
vanno dall'arancione, come il mango, al viola ,come il passion fruit.
Sono presenti materiali per la casa dai colori più svariati, rosa,
arancione o azzurro. Le pentole di tutte le dimensioni color metallo
che riflettono il sole. Poco dopo dal mercato si passa alla strada
principale sempre circondata da appartamenti che ,a differenza delle
stradine secondarie, al piano terra contengono negozi di ogni tipo,
materiale elettrico e meccanico, macellerie e supermercati,
ristoranti e rivenditori di telefonia. I colori che troneggiano lungo
questa strada sono il rosso delle insegne dei ristoranti, insegne
marcate coca-cola, e il verde delle insegne Mpesa e Safaricom ovvero
la compagnia telefonica che domina l'economia keniota, addirittura lo
stadio principale è marcato Safaricom.
Strada principale |
Cava di pietra |
Poco
dopo sulla destra vi sono le costruzioni che compongono il YCTC, un
carcere minorile, davanti a queste costruzioni vi sono i campi di
mais e sukumawiki dove lavorano i ragazzi con uniformi blu notte. Ci
salutiamo sempre.
Passato
il YCTC ci si addentra in un complesso di casupole alcune di cemento
altre di lamiera prima di raggiungere la medium prison, dove ci sono
persone con pene fino a dieci anni. Molti dei arcerati lavorano
fuori, tagliando erba o sistemando le strade del compound. La maggior
parte delle guardie li osserva mentre smanetta con gli smartphone.
Ora
manca poco, un boschetto di alberi sottili sulla destra, e sulla
sinistra il grigio muro alto una dozzina di metri della Maximun
prison, fatto di pietre e cemento.
In
breve si raggiunge la Cafasso house accogliente come sempre, muro
giallo e verdi campi con varie coltivazioni.
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