venerdì 28 maggio 2010

Il sole a strisce.6

La Defensoría del Pueblo boliviana sta pubblicizzato in questi giorni l’inizio di un nuovo programma a favore di piú di 1000 bambini che attualmente vivono con i genitori nelle carceri. Il programma in questione si chiama “Libera Mi Niñez”.
Piú di 1000 bambini vivono in carcere con i loro genitori e, questo si deve soprattutto al fatto che i genitori non vogliono lasciarli soli mentre loro stanno scontando la pena all’interno del carcere; davanti a questa difficile situazione, la Defensoria del Pueblo, ha iniziato a pianificare un piano integrale di lavoro per permettere ai bambini di poter uscire e vivere in una maniera piú adeguata alla loro crescita.
La Defensoría del Pueblo ha sentenziato che i diritti dei bambini che vivono in carcere sono violati perché i bambini, come i detenuti, sono esposti all’affollamento delle carceri, alla inadeguatezza delle infrastrutture, alla mancanza di accesso ai servizi di salute e i loro diritti sono resi fortemente vulnerabili.
La legge boliviana permette ai genitori che stanno scontando una pena in carcere di vivere con i propri figli fino ai 6 anni di vita del bambino, peró le autoritá riconoscono che c’é molta flessibilitá e i bambini si fermano a vivere con i genitori molto di piú perché spesso l’alternativa é vivere in strada.


Attualmente nelle carceri di Cochabamba sono presenti circa 460 bambini; vivono in condizioni di precarietá in carceri sovraffollate, senza diritti e senza molte possibilitá di svago e gioco. Imparano presto a capire come funziona la vita del carcere ma sono e rimangono comunque bambini…uno di loro, D. , mi ha preso in simpatia, è un bimbo di 9 anni con la faccia da furbetto. Sua mamma vive al San Sebastian mujeres y suo papá al San Sebastian varones. Lui con le sue 2 sorelline vive con la mamma. Esce la mattina per andare a scuola e torna a “casa” verso le 16.00. Il pomeriggio lo passa da un carcere all’altro passando i messaggi tra i suoi genitori e portando soldi o cibo da una parte all’altra. È sveglio, intelligente, buono…quando gli porto qualche dolcetto li mette da parte per condividerli con la mamma e le due sorelline piú piccole…mi chiedo sempre se sia giusto far vivere i bambini in questo mondo dei grandi, in questo mondo cosí corrotto, sporco, senza regole…ma qual’è l’alternativa per loro? La strada? Un hogar? Non so darmi una risposta …io continuo ad andare a trovarli, continuo a sperare che non imparino a vivere da quello che vedono lí dentro…non so se questo nuovo programma della Defensoría del Pueblo serva a qulacosa peró qualcosa si sta muovendo, qualcuno si sta accorgendo del bisogno di libertá di D. e di tutti gli altri bambini.

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