La
sera di venerdì 10 luglio ha avuto luogo la parata di chiusura di ‘Women for Expo’.
Due settimane dedicate all’ ‘altra metà della terra’, cioè le donne, per le
quali sono state organizzate, nel sito espositivo, incontri,
forum, convegni, spettacoli teatrali, concerti di musica, con ospiti rilevanti
provenienti da tutto il mondo.
Per festeggiare, era stata organizzata infatti
una parata costituita da più di 400 donne, a rappresentare
i Padiglioni dei diversi Paesi presenti a Expo, cluster e società civile comprese,
che hanno sfilato con gli abiti caratteristici partendo alle 20.30 da Piazza Italia
per arrivare all’ Expo Centre, dove ciascun Paese ha consegnato un piatto
tipico della tradizione e dove hanno avuto termine i festeggiamenti. Una lunga onda di donne e colori che ha
sfilato con le proprie bandiere nazionali. A guidare la parata, una
banda musicale tutta al femminile accompagnata dai ritmi dei tamburi e seguita
da donne che lavorano ogni giorno nei padiglioni dell’evento universale di
Milano, oltre a scrittrici, artiste, volti noti dello spettacolo, della cultura,
dello sport e della politica e tanti suoni, colori, in particolare nastri rosa
e gialli – i colori scelti dal ‘We-Women’s for Expo’. I visitatori,
incuriositi, accompagnavano la festa con fotografie ed applausi.
Le numerose
pietanze, con gli ingredienti dei piatti più celebri di ogni nazione sono state
donate per la ‘Tavola del Mondo’, allestita per l’occasione all’Expo Centre. I
piatti portati in sfilata per il sito espositivo sono stati così appoggiati su
un lungo tavolo e simbolicamente condivisi, in un momento di scambio di storia
e tradizioni unico, tra donne provenienti da ogni parte del mondo.
Anche il padiglione della Caritas ha partecipato alla
sfilata, rappresentato da Elisa Diaferia, volontaria in servizio civile. Uno
sfilatino di pane, avvolto nel giornale edito da Caritas ‘Scarp de' tenis’
ricordava in questo modo l’opera d’arte 'Energia' di Wolf Vostell presente all’interno dell’Edicola,
realizzata sul contrasto di un mondo sazio e di un mondo, purtroppo, ancora
affamato.
“Il tema riguardante le donne è molto attuale e delicato da
affrontare, ma con le notizie che purtroppo si sentono troppo spesso sui canali d’informazione, poterlo portare in Expo è stato coinvolgente in quanto questo ‘universo
parallelo’ è riuscito a riunire tutte
le donne del mondo in un unico evento gioioso, colorato e pieno di profumi
grazie ai piatti tipici portati da ciascun Paese” – racconta Elisa.
Un evento particolare che ha
portato a riflettere sul nutrimento e la sostenibilità e lo fa per la prima
volta mettendo al centro di un’Esposizione Universale la cultura femminile.
Nessun commento:
Posta un commento