mercoledì 20 giugno 2018

Timone!

Il 1° agosto 1914 la nave Endurance salpa alla volta dell’Antartico. Alla guida della spedizione, Sir Ernest Shakleton, intento a coronare il suo sogno di compiere la traversata a piedi dell’Antartide. Endurance, resistenza, pazienza. Shakleton e i suoi uomini non immaginano che gliene sarà richiesta tanta. E dimostreranno di averla – quantomeno nella misura necessaria a consentire loro, dopo un anno e mezzo di incertezze fra i ghiacci del continente più isolato al mondo, di far ritorno in Patria.
Circa un paio d’anni, un anno, qualche mese fa, una famiglia siriana, mamma, papà e tre bambini, un adolescente afghano, solo, un uomo della periferia di Baghdad, e migliaia di altre persone lasciano le loro terre natie, nelle quali si affondano le radici delle loro storie, partendo per un’utopia di Germania, di Europa, spinti dalla necessità di mettere in salvo la pelle o dal desiderio di costruire un futuro migliore per sé e per i propri figli. Viaggiano su mezzi di trasporto di fortuna, attraverso la Turchia, l’Egeo, la Grecia, prima di intraprendere l’antica strada dei Balcani, dove alla fine si ritrovano fermi in qualche campo profughi, in attesa. E per loro non è per niente facile perseverare nella sopportazione, nella pazienza. Ma, in qualche modo, resistono.
Tra meno di un mese partiamo noi. La nostra meta è proprio uno di questi campi, nella piccola località serba di Bogovađa. Il nostro viaggio sarà breve, circoscritto, e con molte meno incognite. Non ne andrà della nostra vita, ma si giocherà il nostro futuro. Andiamo a conoscere persone, ad incontrare volti, ad ascoltare storie. Partiamo per cercare di regalare qualità al tempo dell’attesa, per donare valore alle inspiegabili contingenze in cui si trovano quanti incontreremo. Partiamo per vivere sulla nostra pelle, per vedere con i nostri occhi, per ricevere inaspettati momenti di bellezza, per farci sconvolgere, arrabbiare, meravigliare. Partiamo per condividere l’attesa, così insopportabile per noi, abituati alla frenesia del quotidiano. Partiamo per cambiare tutti i piani che ci siamo fatti. Partiamo per ritornare, e probabilmente sarà solo allora che ci sarà chiesto davvero di lottare, resistendo.
Ci prendiamo la mano e formiamo un timone. Salpa la nostra Endurance. Partiamo.

Serbia 1: Matteo, Martina, Milena, Sofia

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