I miei genitori, le mie sorelle ed io vivevamo sopra Nairobi, fino a quando nel 2012 è morto mio papà e le nostre vite si sono dovute separare. Sono stata per qualche periodo a casa delle mie sorelle, ma presto ho dovuto trovare una soluzione, una svolta per me stessa.
Mi è stato proposto da una donna di trasferirmi con lei a Mombasa, mi avrebbe ospitata e mi avrebbe offerto un ottimo lavoro. Così ho preparato i miei bagagli e mi sono trasferita in questa città nuova, sul mare.
La donna usciva tutte le notti per lavorare, mi diceva che lavorava in un hotel e che presto mi avrebbe introdotta lì. Una sera, dopo cena, mi ha detto di prepararmi perché sarei andata con lei al lavoro. Mi ha portata a Bamburi dove ci sono tutti gli hotel, ma non siamo entrate in nessuno di quelli. L'ho seguita fino a che siamo arrivate in spiaggia. Era notte fonda. Era tutto buio.
Mi ha detto: <Getray guarda come si fa, così poi lo fai anche tu e guadagni tanti soldi.> La osservavo mentre si approcciava a degli uomini e poi è scomparsa.
Ho iniziato a prostituirmi a vent'anni per guadagnare dei soldi per pagare l'affitto e procurarmi del cibo. Ho lavorato intere notti senza prendere un soldo, ho venduto il mio corpo in cambio di percosse e qualunque tipo di violenza fisica, mi hanno drogata per ricevere del buon sesso e non ho guadagnato uno scellino. Nemmeno uno.
Poi mi sono innamorata di un uomo, siamo andati a vivere insieme e ho finalmente smesso di fare quell'orrendo lavoro. Pensavo di esserne uscita, invece no! Beveva, si drogava, mi picchiava e continuavo a vivere in un incubo.
Sono tornata a prostituirmi per dare da mangiare alla piccola Ann, la nostra bambina. Mi vergognavo di fare quello che facevo. Non ce la facevo più a vivere quella vita, così sono venuta qui in parrocchia a Mtopanga a chiedere aiuto, ho parlato a lungo con Sister Agnes, che mi ha ascoltata per ore.
Fort Jesus, Old Town, Ann, Getray ed io |
Ora, Ann ed io, viviamo in una casetta qui a Mtopanga. Io insegno in una Primary School e pago una babysitter che si prende cura della mia bambina dal lunedì al venerdì.
Ringrazio Sister Agnes per l'immenso aiuto che mi ha offerto e ringrazio voi per essere qui ad ascoltarmi."
Questa è la storia di una delle 60 donne che oggi, qui a Mtopanga, una slum di Mombasa, fa parte di un progetto iniziato a gennaio 2019 grazie al supporto di Sister Agnes.
La suora le tiene impegnate in parrocchia, facendogli pulire la chiesa, il cortile, in cambio di cibo per i loro bambini.
Da qualche settimana Giorgia ed io, insieme a Sister Agnes, organizziamo degli incontri con il Tumaini Group -gruppo della speranza- per concedere a giovani donne momenti di svago, di confronto, di dialogo e di gioco.
Inoltre, insegniamo la lingua inglese in quanto la maggior parte di loro parla solo swahili e abbiamo iniziato a creare braccialetti, collane e orecchini così da poterli vendere e ricavare qualche scellino per fare la spesa.
Tumaini group alle prese con braccialetti, collane e orecchini |
Nessun commento:
Posta un commento