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lunedì 17 agosto 2015

MOLDOVA: L'esplosione di una stella

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"Se quanto hai trovato è fatto di materia pura, non potrà mai marcire. E tu, un giorno, potrai tornare. Se è stato soltanto un attimo di luce, come l'esplosione di una stella, allora non troverai più nulla quando tornerai, ma avrai visto un'esplosione di luce. E anche solo per questo ne sarà valsa la pena." -Coelho

Per la prima volta dopo 19 giorni mi alzo dal mio letto. I miei occhi vedono mura conosciute, ma la mia mente non è ancora del tutto tornata a casa.
Io mi sento ancora un po' lá, in quella terra vicina ma lontana perchè sconosciuta agli occhi della gente: la Moldova. Lá ci sono persone speciali.
Ci sono persone che sono pronte a donare tutto quello che hanno per te, che sei uno straniero.
Ci sono persone, come i volontari moldavi, che sono pieni di energia e ti accolgono a braccia aperte nel loro villaggio, e sono tutti disponibili per condividere le loro vite e le loro tradizioni con noi, ma anche ad accogliere le nostre.
Ci sono cieli stellati spettacolari.
Ci sono le messe che durano le ore, durante le quali mangi come in un pranzo di Natale.
Ci sono cibi strani come la zuppa con  una gallina intera.
Ci sono anche grandi domande che fanno pensare noi cantieristi.
Ci sono tanti sorrisi e tanta voglia di fare.
C'è anche il pentru ceai che ci accompagna sempre.
Ci sono le benedizioni (chiamate da noi anche docce) del parinte che ti lavano da testa a piedi.
C'è tanto scambio con l'altro e tanto servizio.
Ci sono i bambini che ti riempiono di regali e di sorrisi.
Ci sono i bans che aprono la giornata con allegria.
Ci sono le discariche da pulire e i cestini da piantare.
Ci sono villaggi che contengono ricchezze invisibili agli occhi.
C'è molto altro che non si può descrivere perchè troppo lungo, ma che la mia mente vive ancora come se fosse lá.

E infine ci siamo noi, 10 ragazzi, che alla domanda "come hai passato le vacanze quest'estate?" ti rispondono "UNA BOMBA!!" e probabilmente iniziano a raccontare ogni singolo particolare perchè per loro ogni giorno è stato una scoperta.
10 ragazzi che con il loro coordinatore hanno deciso di partire, ognuno per un motivo diverso, ma con una meta comune.
Noi abbiamo visto quella esplosione di luce di cui parla Coelho, e ne è valsa davvero la pena partire.

Multumesc Moldova, Pa!
Marty :)

venerdì 14 agosto 2015

Moldova: La pace a Coscalia

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Martedi’ pomeriggio

Passeggio tra le stradine sterrate di Coscalia e mi si apre un sorriso. I miei occhi vedono grandi campi che assumono un colore diverso dal solito grazie al tramonto spettacolare che ci sovrasta. Con due volontari moldavi, Valeriu e Christi, io e Giulia stiamo facendo volantinaggio per promuovere il progetto ecologico: ci ritroviamo cosi’ catapultate nel cuore di Coscalia, e passiamo di casa in casa per consegnare volantini e per invitare le persone ad aiutarci a pulire le strade. Abbiamo incontrato una realta’ che a Costuleni non avevamo vissuto cosi’ intensamente: il villaggio e le sue stradine solitarie le signore anziane che ci offrono pere, anguria e placinte e ci ringraziano per il lavoro che stiamo facendo qui.

La quiete che regna in questo posto mi fa pensare che e’ davvero forte la differenza con i ritmi che viviamo in Italia. Passeggiamo e intanto ci fanno compagnia molti gruppi di oche, e mi colpiscono le svariate casette ognuna con il cancello dipinto di verde o di azzurro (i miei colori preferiti) con il tipico pozzo collocato di fianco. Ogni tanto passa un macchinone e subito dopo un carretto trainato da un cavallo. Continuo la mia camminata e vedo due signore che parlano sui lati della strada e mangiano le noci cadute dall’albero, mentre un papa’ con due bambini su una panchina ha un sorriso di quelli veri e parla son i suoi figli in questa lingua strana che ormai stiamo iniziando a capire sempre piu’.

Mentre camminiamo e viviamo tutto questo, trovo finalmente un po’ di silenzio per pensare alla fantastica esperienza che sto vivendo a pieno ma che sta passando davvero troppo in fretta. Parlo con Valeriu e mi dice che lui vorrebbe andare in America per imparare l’inglese come una delle sue sette sorelle. Poi e’ il mio turno, e allora io gli parlo di Caritas e del volontariato in Italia e mi si apre un sorriso quando mi rendo conto che finalmente ce l’ho fatta anche io a realizzare questo mio piccolo ma grande sogno, ovvero partire.

Camminiamo ancora e penso alla condivisione e allo scambio che stiamo vivendo in questi giorni. Ogni piccola cosa che impariamo dai volontari e’ importante ed e’ un piccolo regalo che portiamo a casa con noi. Io e i miei fantastici compagni di viaggio abbiamo imparato ad apprezzare ogni singolo gesto, e a capire sempre piu’ che le piccole cose, i piccoli gesti sono i piu’ belli e veri.
Grazie Moldova per quello che ci stai regalando!!

Marty