È morto il mio 1° cane. Io non ho mai avuto animali; figurat, faccio fatica a tenermi strette le biciclette. Una volta la Manu m’aveva regalato un cactus, ma è morto dopo 8 giorni, l’avevo lasciato sotto la lampadina della scrivania. Diciamo che con la roba vivente ho qke difficoltà. Sono stato con lui 11 giorni. 11 giorni in cui entrambi siamo stati malati. Si potrebbe scrivere ke non ci siamo mai conosciuti da sani. Non è diventato tanto grande ke non riuscissi a tenerlo comodamente nella mia mano. Ci ho giocato, l’ho preso in giro, melo sono tenuto in camera. Gli altri si lavavano le mani sempre quando lo toccavano, io non sempre. Non perché gli volessi + bene, e forse x’ sono una testa d *****, ma in realtà non mi piaceva l’idea d dovere correre a lavarmi le mani ogni volta dopo ke l’avevo toccato, cioè se qualcuno lo facesse con me c rimarrei male, insomma. Ci sono stato bene insieme, non so se anke lui, considerato ke ora lui è morto e io no. Non so cosa sarebbe diventato da grande. Magari un dalmata. I primi giorni era veramente supertenero. Trotterellava dietro le persone ovunque andassero. Non potevi uscire ke lui riusciva a seguirti e allora dovevi tornare indietro. Mi sarebbe piaciuto vederlo crescere, jocarc a palla, correrci, già ci vedevo, l’uomo bianco e il micro cane e la gente ke c’indicava. Che già lo fa, oggi da lontano 2 ragazze m’han avvistato e si sono vistosamente sistemate il reggiseno. Poi al cinema ho visto io sono leggenda, uno dei poki film kel mio inglese possa permettersi e -********** va via la luce. Ki ssenefrega, tiro avanti a batteria- fatto sta ke Bunno avrebbe potuto venir su ascoltando bob marley e magari mi dava una zampa cogli zombi, come nel citato film; un paio d alitate delle sue e li faceva tornare nel loro mondo. X + della metà della sua vita con noi (beh, mi sa ke noi lo abbiamo trovato ke avrà avuto 6 giorni. Ke poi è lui ke cià trovato) non siamo riusciti a concordare su un nome, Stefania voleva kiamarlo Buti, ma io non riuscivo a non associare il nome al tizio ke avevamo in classe al liceo, quello coi capelli lisci lunghi, che saliva la pertica ad una velocità animalesca e aveva i biglietti tarokki x lo stadio. Che un giorno poi lò incontrato, sarò stato al 1° anno d università, forse l’ultimo di liceo; davanti alla Sormani. Odio qdo non mi vengono i nomi delle persone e successe; lui il mio se lo ricordava. Parevamo anke contenti d vederci, ma non avevamo un grankè da dirci, succede anke qsto. Fattostà ke non mi sarebbe piaciuto kiamare il mio 1° cane Buti, ke significa stivale in amarico, ed è anke simpatica come cosa, considerato che lui cercava sempre delle scarpe tra cui stare. La questione è ke non credo dovrò rincontrarlo + avanti, xò se accadesse saprei cosa dirgli, insomma. E così, l’altroieri ho optato per “bunno”, che significa un po’ caffè in amarico (bunna), però né è il maskile, un augurio d diventare frizzante, e poi ha un ke d coniglioso e il suono mi piace. Non credo lui abbia fatto in tempo a riconoscersi in quel suono. Non ha fatto in tempo a fare molto, a dire il vero. Una volta sé arrampicato lungo la mia gamba arrivando al ginocchio, ma dall’interno del jeans. Io ero seduto a parlare con Sara e lui tru tru tru tru, unghiette nella calza e oplà. Le gambe dietro non gli funzionavano tanto, ma quelle davanti bastavano. Questa è un po’ la sua impresa. In effetti un po’ da Butti, forse + da Schiavolin; Butti era un professionista, Andrea ce l’aveva spontaneo. Bunno era in età da mamma e quindi continuava a cercarci e voleva starc vicino. Porca miseria, il problema è che è sempre stato piccolo e un po’ malato, quindi c rimarrà così in testa, completamente indifeso e tenerissimo. Dovevi vedere le facce dei gatti ke io non filo mai qdo davamo il latte a Bunno. Si sono presi un onesto numero d calci, lo graffiavano e gli rubavano il cibo e io li prendevo a calci; ke soffiargli non serviva +, il pallone neanke e a me degli animali non è ke. Oh, pausa, kiariamoci, ci sono quelli che c nascono colla prospettiva, cel’hanno attaccata alle kiappe e fanno anke innervosire, talvolta, verrebbe da dirgli “Sì, va bene, così è giusto. Ma tu dove *** 6?”. E c’è ki invece non riesce a raggiungerla in tutta la vita. Io ciò bisogno d un po’ d tempo, qsta è una sorta d elogio funebre x un cane, niente d ke, non sono liciacolò e qdo kiuderò qsto documento starò melio. avevo voglia d scriverlo, insomma glielo dovevo, + facilmente melo devo. Che ******* voldire ke sono in Africa e mi metto ad accudire animali? No, è capitato e certo, qdo c’erano i bambini ke sbirciavano dalla porta x vedere ke lo lavavamo e jocavo con lui, era strano porcaeva. È una bestia e non ho intenzione, almeno consciamente, di umanizzarlo. Quando stava male d solito si buttava in un angolo del giardino da solo, fino a qdo non stava meglio, ke allora tornava. Oggi è entrato in casa ed è arrivato ai miei piedi. Sé fermato lì, io poi mi sono dovuto muovere x sparekkiare e lui ha messo il muso nella ciabatta e forse è stato quello, direbbe nk. Fattostà ke poi la sera dovevamo uscire e lui non aveva ancora mangiato e non riuscivo a svegliarlo e un po’ avevo capito. Senza essere un veterinario ke quello ke è venuto a visitarlo probabile ke l’abbia avvelenato contribuendo alla sua morte con un antivermi ke lui era troppo giovane x prendere; “tra qualke mese diventerà proprio un bell’animale” la sua profezia. ke poi, non sono neanke un igienista, ma la sua è una delle professioni meno indicate x smangiukkiarsi le unghie come Elijah Wood. Però se sta bene, lui. Non sapremo mai ke cos’aveva quel cane; o ke cosa non aveva. Perché stasera Bunno non rispondeva, quindi l’ho cercato d stuzzicare, lui non reagiva, e allora l’ho un po’ tenuto lì e gli ho iniettato in bocca del latte, ma lui annaspava respirando dalla bocca e non si svegliava e poi vabbeh, ha fatto qualke verso, tipo spasmi e. era già freddino insomma. Abbiamo scavato una buca nel giardino, sulla dx, colle mani, con un bastone, avevamo la pila ke m’ha regalato il frà, l’abbiam messo lì. Ke la terra ti sia lieve, piccolo.
in qsta foto c conosciamo da poki minuti, io e Bunno, animali marsupiali
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