lunedì 20 marzo 2017

riflessioni

Le giornate qui a Haiti corrono veloci, me ne rendo conto spesso.
Corre il tempo quando attorno a te hai centinaia di bambini che, nonostante le tante difficoltà di questo contesto, sono sempre e comunque bambini: gioiosi, furbi, sempre pronti a farti mettere in gioco, tu e il tuo punto di vista così diverso; sempre pronti a fare caos, bisticciare, scherzare.
Corre il tempo quando attorno a te hai decine di giovani animatori, appena o non ancora diciottenni, con i quali confrontarsi, con i quali divertirsi. Corre veloce il tempo quando attorno a te hai decine di giovani animatori, molti dei quali vivono problemi con i quali non ho mai dovuto scontrarmi prima, nella mia quotidianità italiana.
Corre il tempo in una città, Port au Prince, così caotica nel suo traffico, con la musica per strada, clacson instancabili, pedoni che attraversano da ogni dove, tap tap carichi di giovani studenti .
Corre il tempo nei miei week end, che cerco di passare dedicando dei momenti anche me, solo, a riflettere, pensare.
Corre il tempo ad Haiti, anche se il caldo umido di questi giorni, alle volte rallenta ogni tuo movimento e ti invita a fare tutto più lentamente.
Corre il tempo, ma trovo come ogni minuto sia davvero denso di emozioni,  sentimenti,  paure, gioie e riflessioni.
Corre il tempo e a volte mi piacerebbe fermarlo, altre no. Ma ad Haiti sto anche scoprendo e comprendendo sempre più come sia fondamentale camminare il proprio sentiero, senza troppe preoccupazioni, accettare ciò che viene e cercare davvero, sempre, di portare positività e gioia nei confronti di chi incontri. Nonostante il contesto attorno a te. Nonostante tutto.

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