Buon Natale a tutti, davvero.
Buon Natale a Simon, che passerà il suo 15esimo compleanno a
giocare a pallone tra le mura di un carcere minorile. Buon Natale al
commerciante del negozio di telefoni che ha scoperto Simon con le mani nel
sacco, che lo ha chiuso in uno stanzino fino all’arrivo della polizia. Buon Natale
alla folla inferocita che si è divertita a pestarlo per rendergli meno noiosa l’attesa
delle manette; a pestarlo con le stesse mani che oggi usano per scambiarsi la
pace in chiese fatiscenti ma vive, in comunità povere ma gioiose. Buon Natale
al giudice che tra una settimana dovrà emettere la sentenza sul caso di Simon.
Buon Natale al padre di Simon, ovunque egli sia. Chissà com’è
non aver mai potuto conoscere il proprio padre e non averne mai sentito la voce
ed i rimproveri. Chissà come dev’essere continuarsi a chiedere, come fa
continuamente Simon, quali siano le ragioni che possano aver spinto suo padre a
svanire nel nulla. Buon Natale alla madre di Simon, rimasta sola a prendersi
cura di 9 bambini, un compito che da qualche parte può risultare difficile, mentre
in una baraccopoli a volte si rivela davvero impossibile. Buon Natale a tutti gli
8 fratelli di Simon, 4 sorelle e 4 fratelli, tutti quanti più grandi di lui,
nessuno che vive con la madre. Bambini e ragazzi randagi.
Buon Natale ai compagni di camerata di Simon, perché ne
abbiano se non pietà almeno rispetto, che non approfittino delle sue debolezze,
del suo essere piccolo, del suo essere fragile. Buon Natale alle guardie della
prigione, perché se ne prendano cura, perché siano per lui la famiglia che non
ha mai potuto avere.
Buon natale perché in fondo è un augurio che si meritano un
po’ tutti, davvero, persino Babbo Natale. Rivolgo un enorme augurio di Buon Natale
anche lui, convinto come sono che quest’anno, in questa santa notte, abbia
trovato il tempo di bussare in case senza porta, di far battere cuori senza
speranza, di portare finalmente il Natale dove la calda voce di Bublè non
riesce ad arrivare.
Buon Natale a Simon in particolare, e alle decine di
centinaia di migliaia di Simon sparsi per il mondo. Buon Natale a Simon anche
se oggi sul campo saremo avversari, prigionieri della YCTC contro ex-prigionieri di
Cafasso. Sperando prima che il giudice, a cui auguro di nuovo Buon Natale e buon
appetito, abbia pietà di lui. E poi sperando di poterci giocare di nuovo, con
Simon, ma nella stessa squadra. Perché a Cafasso si può essere famiglia, e una
famiglia è quello di cui un ragazzo di 15 anni ha bisogno. Nel caso, ti
aspettiamo.
Buon Natale alla mia di famiglia, ai miei amici, ai miei
nemici, tutti così lontani ma alcuni davvero molto vicini. Buon Natale perché probabilmente
non ve l’ho mai detto. Buon Natale proprio perché a me non è mai piaciuto. Questa
volta ho deciso di scriverla a tutti voi la letterina, e non a Babbo Natale. Perché
se mi riesce difficile credere a lui, trovo molto più facile credere in voi.
a presto,
Giacomo Centonze
Caro Giako le tue parole toccano il cuore! Noi auguriamo a te un grandissimo in bocca al lupo per la tua missione e speriamo che a Simon sia riservata un po' di compassione da parte di tutti...a presto. Nina Lion, Joanna e Giulio
RispondiEliminaGrazie mille Giulio, a presto e salutami tanto la Nina!
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