accidentali coincidenze tra nomi&volti d qsta fantastica storia ("fantastica" intesa come genere, non come livello di qualità) potrebbero essere casuali.
e potrebbero essere causali d una brusca interruzione etiope d qsto blog.
Domenica 27 aprile
Don Roberto sull’aereo partente da NaiRoby kiede in un diligente inglese scolastico alla hostess qto c voglia x arrivare in Eritrea. Maurizio, da dietro, fa l’occhiolino alla hostess per invitarla a transigere sulla sbadataggine del suo capo. Gliene fa un altro visto che si tratta d una bella hostess. Rimane così ad occhi chiusi e si addormenta.
Lunedì 28 aprile
Don Roberto, berretto verde e borsone viola, entra nella hall dell’aeroporto d Addis felice, diritto, gira il collo a cercarci e a passo sbrigato ci punta, i piedi un po’ a papera; non molto a papera, solo un po’, da direttore. È sorridente: dalle ferie in Kenya (su cui ha già scritto 3 articoli) diretto nelle vacanze in Etiopia. Maurizio arranca dietro, meno contento: nell’uscita lavorativa del sabato, a Mombasa, è rimasto infortunato sul field: “Un proiettile vagante?”. No, era in acqua quando.. “Una traversata di un fiume in cui han perso il controllo della jeep sgarruppata?”. No, no, era a piedi nudi e.. “Bagagli sulla testa guada una rapida per raggiungere un campo profughi su un isolotto?”. No, allora, fammi finire. Stava facendo il bagnetto nell’oceano solo ke nell’avanzata ha pestato un riccio d mare. In compenso entrambi sono scottati. Se glielo kiedete accuseranno il sole della baraccopoli d Korogocho, se non glielo kiedete potrete credere ke l’impegnativa missione a Mombasa li abbia voluti lungamente distesi sulla sabbia impegnati in attività d project planning.. Appena arrivati i 2 vengono dotati da Sara del piano settimanale: il Direttore lo legge preoccupato, ma la sua fronte si spiana: un’analisi accurata promuove la disposizione e la scelta degli appuntamenti. La testa dell’operatrice rimarrà al suo posto. “Brava Sara, vedo ke hai messo la pennica quasi tutti i giorni”.
Martedì 29 aprile
Roby durante la cena condivide con noi la scena madre di tutti i film, quei fotogrammi per cui, da allora, ha meno senso guardare pellicole. Dal basso della mia posizione gerarkica attendo, il respiro tenuto. Pasolini, Lynch, Fellini, Kubrick? Cosa avrà capito il Direttore d Caritas Anbrosiana dopo anni&anni d cineforum sociali, d confronti scout sui messaggi dei film? La risposta è sbaragliante: il meglio della storia cinematografica internazionale vede protagonista Arnold Swarchznegger (come *** si scrive?): qdo un cammello gli sputa, qsto reagisce educandolo con un pugno sul cranio. Fine. Certo, letta qua, rende miliardi d volte meno ke raccontata da lui, ma allora ho reputato interessante indagare i gusti cinematografici del Nostro. Il quale mi ha bollato Rambo come “troppo impegnato, c’è la questione Vietnam ke appesantisce una trama piacevole”. Ma s’illumina su Chuck Norris: quando monta i lanciarazzi sulla bici (e qua Roby si alza in piedi) e rattatatatà colpisce al volo bersagli a km d distanza. Dalla bicicletta. Io e Maurizio andiamo a letto col sorriso sulla bocca, non era un sorriso d sberleffo, ma d contentezza. Se lo conoscete fatevi raccontare d qste scene: il cinema diventa lui, a quel punto. E un’altra cosa oltre al Suffragio lo accomuna a Skiavo..
Mercoledì 30 aprile
Iniziano oggi i campionati africani d atletica, e l’ufficio in cui abbiamo l’incontro con i peer coordinators del progetto d Sister Connie e Stefania giace adiacente (agiacente) allo stadio. Questo provoca un’incomprensione al mio direttore: il termine di un suo intervento coincide con l’arrivo della prima gara vinta da un’etiope, e Roby sorride compiaciuto all’udire addirittura grida e applausi provenire dalle finestre qdo finisce d parlare.. “Ma c seguono anke da fuori?”. Oggi no, ma settimana prossima mi sa ke verremo letti sul blog d caritas. Maurizio lo sa, e x una settimana misura scrupoloso il suo parlato. Roby lo scopre qdo gli faccio leggere il blog (e qsto è 1 evento storico) e la lettera al direttore, ke non gli strappa una smorfia. L’unico epigrafico commento: “La prossima volta ke mi scrivi qcsa mandamelo”. Temendo ke nel Caritas Box a fianco della sua moto nera ci sia la bici d Chuck Norris, obbedirò Capo!
Giovedì 1° maggio
Durante meeting particolarmente lunghi il segreto del Don (non il fiume) consiste nell’ostentare grande interesse nei primi minuti, con qke puntuale rikiesta d traduzione d parole kiavi; intorno ai 5’ prende la parola per presentare sé e Alberto (conosciuto in qsto spazio come Maurizio…), salutare ossequiosamente l’interlocutore e spiegare brevemente come funziona Caritas Ambrosiana, la mission dell’Area Internazionale (letteralmente: “andare x il mondo a tirare su cessi”) e la sua scena preferita d Terminator. Verso i 15’ sfodera un blocchetto su cui prende a scrivere la predica della domenica, senza mai dimenticarsi d intervallarla con okki ke si alzano ed incoraggiano, appassionati, l’oratore, che ovviamente gli sta dettagliando un progetto. Alla mezz’ora arriva “La domanda d Roby”: ripercorrendo una serie d gaffe che il Direttore ha creato con quesiti legittimissimi ma ke scandagliavano aree sfortunatamente imbarazzanti x ki riceveva la domanda (tipo ha kiesto della mancata collaborazione d 2 uffici, qdo i responsabili d qsti mal si sopportano, o in prigione ha investigato su.. vabbeh qsta non si scrive), il Roberto viene eletto a maggioranza assoluta “l’uomo dalle domande scomode”: Maurizio suggerisce d mettergli in bocca interrogativi ke posti da ki conosce la situazione risulterebbero antipatici, ma portati da lui, ke è all’oscuro dei retroscena, suonerebbero candidi. Non è necessario: senza alcuna soffiata, Rob ha qsto potere maggico d beccare in ogni meeting l’ultima domanda ke il partner ke ha d fronte vorrebbe sentirsi fare..
Venerd 2 maggio
Dopo ke Er Dairector ha lasciato la terra etiope (non senza qke piccola apprensione per gli orari del suo aereo, mica rimanere bloccato qa in compagnia d qsti sfortunati SCE..) accade il mairacòl: probabilmente (in ritardo d 3 mesi sulla scadenza) si riapriranno i campi estivi etiopi. Nella giornata d oggi c’è stato un momento in 1 meeting in cui in 4 impassibili abbiam pensato contemporaneamente una volgarità. Ke scena, ragazzi. Se c fosse stato Roberto sarebbe scattata la foto col cellulare durante le parole d ****.
Sabato 3 maggio
Giornata gradevole d kiakkierate tra noi e Maurizio. Ha un ke d storico: con molte probabilità credo sarà l’ultimo giorno d Alberto Maurizio Baffi in Etiopia. Per sempre. Salàm..
e potrebbero essere causali d una brusca interruzione etiope d qsto blog.
Domenica 27 aprile
Don Roberto sull’aereo partente da NaiRoby kiede in un diligente inglese scolastico alla hostess qto c voglia x arrivare in Eritrea. Maurizio, da dietro, fa l’occhiolino alla hostess per invitarla a transigere sulla sbadataggine del suo capo. Gliene fa un altro visto che si tratta d una bella hostess. Rimane così ad occhi chiusi e si addormenta.
le nos3 vacanze |
Don Roberto, berretto verde e borsone viola, entra nella hall dell’aeroporto d Addis felice, diritto, gira il collo a cercarci e a passo sbrigato ci punta, i piedi un po’ a papera; non molto a papera, solo un po’, da direttore. È sorridente: dalle ferie in Kenya (su cui ha già scritto 3 articoli) diretto nelle vacanze in Etiopia. Maurizio arranca dietro, meno contento: nell’uscita lavorativa del sabato, a Mombasa, è rimasto infortunato sul field: “Un proiettile vagante?”. No, era in acqua quando.. “Una traversata di un fiume in cui han perso il controllo della jeep sgarruppata?”. No, no, era a piedi nudi e.. “Bagagli sulla testa guada una rapida per raggiungere un campo profughi su un isolotto?”. No, allora, fammi finire. Stava facendo il bagnetto nell’oceano solo ke nell’avanzata ha pestato un riccio d mare. In compenso entrambi sono scottati. Se glielo kiedete accuseranno il sole della baraccopoli d Korogocho, se non glielo kiedete potrete credere ke l’impegnativa missione a Mombasa li abbia voluti lungamente distesi sulla sabbia impegnati in attività d project planning.. Appena arrivati i 2 vengono dotati da Sara del piano settimanale: il Direttore lo legge preoccupato, ma la sua fronte si spiana: un’analisi accurata promuove la disposizione e la scelta degli appuntamenti. La testa dell’operatrice rimarrà al suo posto. “Brava Sara, vedo ke hai messo la pennica quasi tutti i giorni”.
Martedì 29 aprile
Roby durante la cena condivide con noi la scena madre di tutti i film, quei fotogrammi per cui, da allora, ha meno senso guardare pellicole. Dal basso della mia posizione gerarkica attendo, il respiro tenuto. Pasolini, Lynch, Fellini, Kubrick? Cosa avrà capito il Direttore d Caritas Anbrosiana dopo anni&anni d cineforum sociali, d confronti scout sui messaggi dei film? La risposta è sbaragliante: il meglio della storia cinematografica internazionale vede protagonista Arnold Swarchznegger (come *** si scrive?): qdo un cammello gli sputa, qsto reagisce educandolo con un pugno sul cranio. Fine. Certo, letta qua, rende miliardi d volte meno ke raccontata da lui, ma allora ho reputato interessante indagare i gusti cinematografici del Nostro. Il quale mi ha bollato Rambo come “troppo impegnato, c’è la questione Vietnam ke appesantisce una trama piacevole”. Ma s’illumina su Chuck Norris: quando monta i lanciarazzi sulla bici (e qua Roby si alza in piedi) e rattatatatà colpisce al volo bersagli a km d distanza. Dalla bicicletta. Io e Maurizio andiamo a letto col sorriso sulla bocca, non era un sorriso d sberleffo, ma d contentezza. Se lo conoscete fatevi raccontare d qste scene: il cinema diventa lui, a quel punto. E un’altra cosa oltre al Suffragio lo accomuna a Skiavo..
bello sempre |
Iniziano oggi i campionati africani d atletica, e l’ufficio in cui abbiamo l’incontro con i peer coordinators del progetto d Sister Connie e Stefania giace adiacente (agiacente) allo stadio. Questo provoca un’incomprensione al mio direttore: il termine di un suo intervento coincide con l’arrivo della prima gara vinta da un’etiope, e Roby sorride compiaciuto all’udire addirittura grida e applausi provenire dalle finestre qdo finisce d parlare.. “Ma c seguono anke da fuori?”. Oggi no, ma settimana prossima mi sa ke verremo letti sul blog d caritas. Maurizio lo sa, e x una settimana misura scrupoloso il suo parlato. Roby lo scopre qdo gli faccio leggere il blog (e qsto è 1 evento storico) e la lettera al direttore, ke non gli strappa una smorfia. L’unico epigrafico commento: “La prossima volta ke mi scrivi qcsa mandamelo”. Temendo ke nel Caritas Box a fianco della sua moto nera ci sia la bici d Chuck Norris, obbedirò Capo!
roberto fa brutto alberto fa nanna |
Durante meeting particolarmente lunghi il segreto del Don (non il fiume) consiste nell’ostentare grande interesse nei primi minuti, con qke puntuale rikiesta d traduzione d parole kiavi; intorno ai 5’ prende la parola per presentare sé e Alberto (conosciuto in qsto spazio come Maurizio…), salutare ossequiosamente l’interlocutore e spiegare brevemente come funziona Caritas Ambrosiana, la mission dell’Area Internazionale (letteralmente: “andare x il mondo a tirare su cessi”) e la sua scena preferita d Terminator. Verso i 15’ sfodera un blocchetto su cui prende a scrivere la predica della domenica, senza mai dimenticarsi d intervallarla con okki ke si alzano ed incoraggiano, appassionati, l’oratore, che ovviamente gli sta dettagliando un progetto. Alla mezz’ora arriva “La domanda d Roby”: ripercorrendo una serie d gaffe che il Direttore ha creato con quesiti legittimissimi ma ke scandagliavano aree sfortunatamente imbarazzanti x ki riceveva la domanda (tipo ha kiesto della mancata collaborazione d 2 uffici, qdo i responsabili d qsti mal si sopportano, o in prigione ha investigato su.. vabbeh qsta non si scrive), il Roberto viene eletto a maggioranza assoluta “l’uomo dalle domande scomode”: Maurizio suggerisce d mettergli in bocca interrogativi ke posti da ki conosce la situazione risulterebbero antipatici, ma portati da lui, ke è all’oscuro dei retroscena, suonerebbero candidi. Non è necessario: senza alcuna soffiata, Rob ha qsto potere maggico d beccare in ogni meeting l’ultima domanda ke il partner ke ha d fronte vorrebbe sentirsi fare..
Venerd 2 maggio
Dopo ke Er Dairector ha lasciato la terra etiope (non senza qke piccola apprensione per gli orari del suo aereo, mica rimanere bloccato qa in compagnia d qsti sfortunati SCE..) accade il mairacòl: probabilmente (in ritardo d 3 mesi sulla scadenza) si riapriranno i campi estivi etiopi. Nella giornata d oggi c’è stato un momento in 1 meeting in cui in 4 impassibili abbiam pensato contemporaneamente una volgarità. Ke scena, ragazzi. Se c fosse stato Roberto sarebbe scattata la foto col cellulare durante le parole d ****.
Sabato 3 maggio
Giornata gradevole d kiakkierate tra noi e Maurizio. Ha un ke d storico: con molte probabilità credo sarà l’ultimo giorno d Alberto Maurizio Baffi in Etiopia. Per sempre. Salàm..
saluti da Addis |
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