lunedì 19 settembre 2011

100% Nueva Bale

La domanda più strana che mi è stata posta al mio ritorno in Italia è opera del mio capo: "Qual è stata la cosa più brutta di questa esperienza?". La mia risposta senza alcuna esitazione: "Il fatto di sapere che prima o poi sarei dovuta tornare qui!".

Il senso del mio cantiere è racchiuso tutto lì in quella secca risposta: un mese in cui dire che sono stata bene è poco... SONO STATA DIVINAMENTE!!! Il mio stato di grazia non è difficile da spiegare perchè si traduce in gesti semplici di una quotidianità che mi ha saputo donare una voglia di vivere tutto al 100% dedicando al sonno e al riposo solo le poche ore necessarie!!!

In Italia la sveglia inizia a suonare alle 7.15 e continuo a rimandarla fino alle 8 quando alzarsi dal letto è un obbligo altrimenti arrivo tardi in ufficio.

In Nicaragua suonava alle 6 e 10 secondi dopo ero in piedi!!! Solo chi mi conosce bene può capire che questo è un piccolo grande miracolo Nica!!!

A Milano: colazione fugace in solitudine.

A Nueva Vida: accensione Bale’s iPod per svegliare “dolcemente” la mia famiglia Nica, preparazione della colazione, 1…2…3 ENRICAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA… ok ci siamo tutti, colazione tranquilla e ricca di chiacchiere!

A Milano: acqua gelata per cercare di svegliarmi veramente.

A Nueva Vida: acqua fredda ma solo perché fa caldo e perché quella calda non esiste.

A Milano: piastra per dare un senso ai miei capelli, un po’ di trucco per apparire un minimo femminile e scelta di un abbigliamento che possa trasmettere un po’ di professionalità.

A Nueva Vida: sistemazione casuale dei capelli, gli stessi pantaloncini del giorno prima (tanto tempo 2 minuti saranno già sporchi) e maglietta scelta a caso tra le poche ancora pulite.

A Milano: chiusura della casa 1, apertura della casa 1 perché ho dimenticato il cellulare (come posso vivere senza?!), chiusura della casa 2, apertura della casa 2 perché ho dimenticato di prendere il sacchetto della pattumiera, chiusura della casa 3 (sicuramente ho dimenticato altro, ma ormai sono in ascensore e quindi pazienza!!!).

A Nueva Vida: ricerca chiavi di casa (perché io ero quella responsabile!!! Miracolo Nica anche questo!!!) chiusura porta (tanto non posso aver dimenticato niente visto che non mi serve nulla).

A Milano: 2 km, naturalmente in macchina, per arrivare in ufficio (una volta ci ho messo 30 minuti per arrivare e mia sorella mi ha superato a piedi :)) con educato scambio di opinione con chiunque osi non darmi la precedenza o tenti di rubarmi il parcheggio.

A Nueva Vida: 30 secondi, rigorosamente in infradito, per arrivare in ufficio con scambio di saluti e sorrisi con chiunque incontrassi.

A Milano: ricerca del badge nella borsa (che si nasconde sempre sto maledetto), sforzo incredibile per fare sorriso e un saluto che manifesti gioia ai miei poveri colleghi con cui ogni giorno condivido questa croce.

A Nueva Vida: Bueeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeenassssssssssssssssssssssss :)!!!

A Milano: accensione posto di “comando”, non si risponde al telefono prima della pausa caffè e poi si inizia a lavorare sperando che le 8 ore volino!!!

A Nueva Vida:si inizia a fare qualunque cosa sia necessaria in quel momento consapevole che la giornata passerà velocissimamente e mi ritroverò in un battibaleno sotto la doccia a lavar via dalla mia pelle la polvere, il sudore e la stanchezza accumulata durante la giornata. Tutto il resto invece è rimasto dentro di me senza che io me ne accorgessi!!!


A tutti coloro a cui sta balenando l’idea di fare una simile esperienza la prossima estate io dico: buttatevi!!! Come? Esattamente così.

Valentina

1 commento:

  1. Sarà per questo che l'hanno chiamata " NUEVA VIDA "
    Nel senso che il Nicaragua ti cambia proprio la vita.....

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