•Il Manouche delle 11.30 (a testimoniarlo il buco nero che si crea nel nostro stomaco da quando siamo tornati allo scoccare delle 10.30 ora italiana!)
•La tecnica del boccione: 10 litri di puro godimento rovesciati in testa a scroscio dopo una giornata appiccicaticcia
•L’antichissima arte del rotolino. Strumenti del mestiere: pane libanese del diametro di 12 metri e dalla consistenza gommosa, coltello a punta arrotondata (family friendly), formaggini Picon o Nutella (rigorosamente made in Canada!)
•La siesta pomeridiana con vendordicimila© gradi in casa
•Il nostro impegnativo scambio di battute quotidiano con le sciure del tè.
Andata: “Bonjooooooouuur!” “Bonjooooooour!” Ritorno: “Bonsoooooir!” “Bonsoooooir!” e sorrisi d’intesa a palate
•Le Z sempre rigorosamente sonore di Monica
•Gli inutili tentativi di Paolo di spacciarsi per un milanès (quando torni ci andiamo a mangiare polenta e BLUESHIT!) e l’immancabile commento di Monica: “A Pa’…sembri un immigrato!”
•Il sorriso radioso del nostro Babbo Natale personale nonché ristoratore di fiducia sotto casa
•La luce magica delle 18.30 (momento propizio per le foto artistiche)
•Gli aperitivi scrocchiarelli gentilmente offerti dalla ditta Al Kazzi (marchio di qualità!). Resta tuttora ignoto perché neanche le galline gradissero la prelibata vivanda…e forse meglio così!
•Il nostro autista, nonché falangista personale, Jean Reno, per gli amici Jean. Vogliamo ricordarlo nel suo momento di maggior tenerezza quando per farci arrivare le patatine che avevamo ordinato da un’ora ha chiamato il cameriere puntandogli il dito mentre con lo sguardo da duro (di default) lo minaccia silenziosamente: "o vieni qui entro mezzo secondo o ti porto a vedere il negozio di mio cugino con annesso campo gonfiabile da calcio saponato e non te ne puoi andare fino a che non hai visto il campo che si gonfia completamente!"
•Monica&Paolo
COSE CHE NON CI MANCHERANNO DEL LIBANO:
•Watfa (l’amorevole proprietaria di casa) che ci minaccia in arabo brandendo un ceppo di legno
•Watfa (l’amorevole proprietaria di casa) che ci invita a guardare con lei una fiction bellissima (“good, good, good!”) sul suo canale preferito Al-Manar: esercitazioni militari di Hezbollah…………..peccato fosse in arabo perché la trama sembrava avvincente!
•Fremiti e Brividi della guida libanese (segno della croce di rito prima di salire in macchina) e i tornanti delle strade di montagna…forse perché non esistono!
•Gli scarafaggi giganti, scattanti, volanti, irritanti contro cui solo un’arma può competere: il PIF PAF!
•Lavorare come dei cinesi a ripetizione, in spazi ristretti, sotto il sole, con utensili impropri e privandoci di preziose ore di sonno
•Condividere un bagno in 7…soprattutto quando si condividono anche tumulti intestinali!
•L’ultima rampa di scale per arrivare a casa
•L’icona cangiante e iridescente appesa sopra alla cassa di Bachir…brrrrrr, rabbrividiamo!
•I clacson sempre e comunque: per avere la precedenza, per dare la precedenza, per sorpassare, per accostare, per dirti che puoi attraversare tranquillo la strada senza essere investito, per avvisarti che stanno per investirti, per chiederti se vuoi un passaggio, per annunciare un’invasione aliena, per sbaglio, perBacco!
•Monica&Paolo
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