martedì 20 settembre 2011

CERCANDO NUOVI OCCHI. GRAZIE.

22 agosto 2011

Ciao mamma!
Sapessi cosa ho visto in questi giorni!!

Ho visto un gruppo di farang [occidentali] a piedi scalzi (mi sembravano un pò goffi a volte), agitavano mani, facevano facce buffe, avevano il nostro borotalco sulla faccia.

Ammetto di essermi divertito guardandoli. Era una cosa del tutto nuova, del tutto inaspettata. Ma, forse l'ho imparato da te e sicuramente dalla vita, le cose inaspettate sono sempre le più belle (o le più brutte -come è successo con lo tsunami... ma siamo ancora qui e qualcosa vorrà pur dire!-).

Un pomeriggio questi ragazzi si son travestiti da quelli che fanno ridere, ci han fatto giocare a dei giochi nuovi. Mi hanno raccontato che una mattina sono andati "a caccia" di vongole e conchiglie e poi han cucinato per tutti una pasta strana, piantato i nostri manghi sprofondando nella nostra terra.

Leggevo nei loro occhi lo stupore di trovarsi di fronte all'oceano, di portercisi fare il bagno, giocare sotto le cascate, di guardare il nostro cielo. Chissà cosa avranno pensato alzando gli occhi alle stelle e alle nuvole! A me il mio cielo piace... mi fa andare lontano.

Io al tempio ci vado spesso ma i farang un monaco vero non lo avevano mai visto... saranno stati delle schiappe seduti cercando di non mostrare i piedi agli altri.

I farang sono stati anche a Ranong e da lì mezza giornata in Birmania: la traversata deve averli emozionati? Non lo so, a me i birmani non è che mi stiano tanto simpatici. Però cercherò di migliorare, ok?

Ciao mamma,
Se i farang mi fanno sorridere e star bene possono anche farlo i birmani che sono molto più vicini.

Ho visto come si impegna Father John anche per questo, è un farang davvero in gamba. Anche i farang mi sembra proprio si siano voluti impegnare nei nostri Learning Centres... anche se c'erano delle parole inglesi che sapevamo già -ma per cortesia è stato meglio non dirlo, magari si sarebbero offesi- è stato bello imparare con gente e modalità differenti.

E come mi ha fatto strano vederli con gli occhi luccicanti mentre cantavo per la tua festa, mamma. Forse si sono ricordati della loro casa e delle loro mamme, forse la nostra musica è davvero bella, forse pensavano alle nostre abitazioni che avevano visitato assieme agli infermieri del Camillian Centre, o non so. Può essere che li abbia guardati anche un pò strano.

Ciao mamma,sai che i farang si sono anche cimentati nel fare le nostre saponette e le nostre stelle di carta? Noi siamo più bravi però 5555 [corrisponde ad una risata stile ahahah]! Che gioia quando mi hanno preso in braccio, quando mi facevano le foto, quando hanno giocato con me e mi hanno permesso di saltargli addosso, Impari anche tu mamma?

Ho visto così tante cose mamma che penso di essere cresciuto un pò e di vedere la mia terra con occhi diversi.

Nonostante le mille difficoltà, lo stipendio che non basta, la sporcizia, l'immigrazione e tante altre cose –che penso si ritrovino un po’ ovunque- la Thailandia mi piace moltissimo: è verde, è accogliente, è piena di contrasti con piccoli tesori da scoprire giorno dopo giorno. Avere occhi nuovi, diversi dai tuoi, serve anche a questo: fa avere uno sguardo diverso sulla tua realtà.


Mamma, ho chiesto ad ognuno dei farang il proprio nome. Come suonavano diversi, tutti complicati, però vorrei provare a scriverli qui

FRANCESCA una delle persone più coinvolgenti che io abbia mai conosciuto..deve avere una visione delle cose davvero profonda, speciale. Traspare da ogni cosa che fa e che dice, non se ne vedono tutti i giorni persone e tanto meno farang così!

ALICE questa ragazza ha la faccia più comunicativa che io abbia visto... non parliamo la stessa lingua ma sentivo comunque il suo cuore vicino al mio. Ti pare poco?

PAOLO tanti braccialetti per le tante sfaccettature della sua persona: gioioso, divertente ed ironico ma anche sensibile e tenero, quello che (assieme a Lorenzo) si è messo più in gioco con noi.

FEDERICA la fragilità e la forza assieme. Deve avere davvero un cuore grande grande grande.

LORENZO quello con la macchina fotografica da paura… un buon fotografo deve avere un buon occhio. Per un buon occhio occorre una grande sensibilità. Detto questo, detto tutto!

GINESTRA mi è sembrata in perenne ricerca di qualcosa. Che l'abbia trovata proprio qui?

DANIELA una bomba di affetto esplosa nel nostro cielo in tanti piccoli fuochi d'artificio colorati!

VALENTINA una ragazza tanto tanto buona e disponibile, credo di aver imparato molto da lei. D’inglese e non.

MATTEO dai farang ho sentito una canzone che più o meno faceva così: lo chiamavano leader, metteva l’amore in ogni cosa (ha trovato così la chiave di volta).

Cara mamma,
i farang sono ormai partiti e sai che ti dico? Mi mancheranno da morire ed ho un po’ paura che si scordino di me o io di loro. Ma io resto, mamma, resto qui nella mia terra. Un giorno andrò io da loro e sarà come vivere di nuovo. Tutto.

-Jin

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