Francesca è una signora sorridente. Risiede a Legnano,
in provincia di Milano, ma la sua storia inizia da molto lontano, da quei
tratti somatici tipicamente orientali del viso. Nasce a Hong Kong, una delle
aree più densamente popolate al mondo, una città famosa per il suo skyline, dove
cresce e frequenta la scuola.
Francesca, raccontaci
come sei giunta da Hong Kong in Italia. “Dopo essere cresciuta in Cina, ho
deciso di frequentare, come molti giovani, una università negli Stati Uniti -
ci spiega – ho scelto così la Washington University, studiando per diventare
assistente sociale”. È proprio in America che, inaspettatamente, incontra
l’uomo che diventerà suo marito e con il quale avrà tre figli.
“Sono giunta in Italia per amore” - ci racconta. Una
lontananza dal Paese d’origine, così diverso per tradizioni, mentalità e
cultura, che a volte si fa sentire, anche se grazie alle nuove tecnologie è
molto più facile rimanere in contatto con amici e parenti. Ha lavorato presso
il Comune di Dairago, poi a Milano.
“Non potevo non aderire con entusiasmo alla proposta di
contribuire come volontaria per la Caritas in Expo. L’Esposizione Universale
rappresenta per me un’occasione interessante e Caritas è un’organizzazione
importante, che porta aiuti in tutto il mondo”. E continua: “Il padiglione è
molto piccolo, raccolto, quasi intimo. Ho notato che molti visitatori conoscono
Caritas mentre altri entrano nel padiglione perché incuriositi”.
Alla fine del tuo servizio
come volontaria in Expo… reputi sia stata una possibilità positiva? “Appena
entrata nel padiglione sono rimasta molto colpita dalla torre di monete... un
modo chiaro per rappresentare la distribuzione delle ricchezza nel mondo… Mi è
piaciuto moltissimo essere qui, a contatto con la gente e con persone di tutto
il mondo, aiutandole a comprendere il messaggio di Caritas grazie alla mia
conoscenza delle lingue italiana, inglese e cinese”.
Incontrare le persone giunte a Milano da tutto il mondo per
questo evento universale è stata per Francesca una possibilità preziosa. Una gioia
che esprime con gli occhi e il volto quando incontra soprattutto visitatori
cinesi e si confronta con loro. E che le
ricordano dove si trovano… le sue radici.
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