lunedì 29 giugno 2015

Scola pellegrino in Edicola

"Non di solo pane vive l'uomo"... ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. 

'Non di Solo Pane', motto del padiglione della Santa Sede, assieme a quello dell’Edicola Caritas, 'Dividere per moltiplicare', ha spiegato il cardinale Angelo Scola, vuole “interpretare il grido del Santo Padre nel giorno dell’inaugurazione” dell’Esposizione universale, il primo maggio.
 
Il cibo, nel padiglione della Santa Sede, non è solo nutrimento per il corpo, ma anche momento di incontro e comunione, di educazione e di crescita.
 
Un padiglione particolare e molto apprezzato, insieme all'Edicola Caritas, dai numerosi visitatori di Expo: un'unica sala in cui colpisce la bellezza artistica.

Su una parete è esposta la tela originale dell’Ultima Cena del Tintoretto.
 
Al centro un tavolo interattivo che è mensa, oggetto di lavoro, luogo della legge, del gioco, della preghiera... una superficie multimediale sulla quale sono proiettate le immagini di tutti i contesti della vita quotidiana in cui si usa il tavolo.

Una giornata speciale quella che si è tenuta giovedì 11 giugno in Expo per il 'National Day della Santa Sede', caratterizzata da due eventi: la conferenza 'Non di solo pane' al mattino alle 11 e l'incontro 'I volti della terra – Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra' alle 16.30.
 
"Noi abbiamo una tradizione alle spalle" - ha detto il cardinal Ravasi durante il primo incontro - che sfocia oggi nelle "interrogazioni e domande espresse dalle due frasi che dominano il padiglione all’esterno, ‘Il nostro pane dacci ogni giorno’, dal Padre nostro. E qui pensiamo alla fame nel mondo, agli scarti, alla globalizzazione della solidarietà, allo sforamento delle risorse. Dal Deuteronomio, ‘Non di solo pane vive l’uomo’: dove lehem, pane in ebraico, ha le stesse radici della parola guerra, consapevoli come siamo che la mancanza di cibo genera conflitto". Nell'appuntamento del pomeriggio il tema del contrasto tra l’immagine feconda e positiva della madre terra, della tradizione giudaico-cristiana, e la calamità peggiore che ancora ci affligge, l’insufficienza del cibo e dell’acqua per mantenere in vita tutti gli abitanti del Pianeta.
 
L'Edicola, che porta in Expo la Caritas, l'organismo pastorale della Chiesa, ha vissuto la giornata con grande fermento per il susseguirsi delle visite di sacerdoti, ambasciatori e molti altri partecipanti ai convegni.

 
Ma la sorpresa più bella è stata la visita, nel primo pomeriggio, del Cardinal Angelo Scola.
 
 
 
Dopo aver ammirato la copia della 'Madonnina' del padiglione della Fabbrica del Duomo, accompagnato dai suoi segretari, ha visitato anche l'Edicola Caritas.
 
E così ha ascoltato con interesse la volontaria in Servizio Civile Elisa Diaferia spiegare emozionata le opere e le installazioni presenti.  
 
La mappa con la presenza di Caritas nel mondo, la torre delle monete a rappresentare la sproporzione della ricchezza, ma soprattutto l''Energia' dell'opera di Wolf Vostell.
 
Alla fine della visita, sul libro delle dediche, ci ha lasciato un piccolo pensiero, nella speranza che la carità diventi sempre più un 'abito' quotidiano, per ognuno di noi.
Domani, martedì 30 giugno, il Cardinale Angelo Scola tornerà in Expo per presentare l'enciclica di papa Francesco.
 
Alle ore 16 è in programma al Conference centre dell'Esposizione Universale un convegno sulla 'Laudato si''. Dopo un saluto iniziale del commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, il giornalista Enrico Mentana discuterà con S.E. il cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano; con il professor Neil Thorns, direttore CAFOD (la Caritas nazionale in Inghilterra) e consulente per il governo britannico sui cambiamenti climatici; il professor Pier Sandro Cocconcelli, direttore di  Expolab, Università Cattolica; il dottor Carlo Fratta Pasini, presidente di Banco Popolare; Maurizio Martina, ministro delle politiche agricole alimentari e forestali; Laura Palazzani, docente di biogiuridica e filosofia del diritto, LUMSA, Roma e vicepresidente Comitato Nazionale per la Bioetica.
 
"Può sembrare paradossale - scrive Scola nella prefazione all'enciclica edita dal Centro Ambrosiano - ma, per parlare dell’ecologia, il Papa, con questa enciclica, ci chiama alla conversione: vale a dire a riconoscere chi siamo veramente".
 

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