Un'esperienza che cambia la vita: tua e degli altri.
Un'esperienza di condivisione e servizio, ma si rivela anche uno spazio
di approfondimento significativo di alcuni aspetti della globalizzazione e
un'occasione di riflessione sui temi della giustizia, del perdono e
della riconciliazione per creare percorsi di pace.
Sono i 'Cantieri della
Solidarietà', il progetto lanciato da Caritas per favorire lo scambio su temi
quali alterità, carità, gratuità, giustizia e pace, in un contesto di
condivisione, in cui i giovani sperimentano l'aiutare il prossimo, imparando a
conoscere meglio se stessi. Il percorso proposto da Caritas ben 19 anni fa ha
avuto modo di coinvolgere già 1.700 ragazzi e, per questo 2015, sono ben 65 giovani, dai 18 ai 30 anni, della diocesi di
Milano, che quest'estate andranno in Moldova,
Georgia, Cipro, Libano, Gibuti, Kenya, Bolivia, Haiti e Nicaragua e
vivranno il loro Cantiere della Solidarietà. Paesi suggestivi, con grandi
povertà ma anche grandi risorse da scoprire.
Per conoscerli meglio, noi
giovani del Servizio Civile impegnati in questi sei mesi all'Edicola Caritas di
Expo, siamo andati a 'scoprire' quelli presenti all'EXPO di Milano di
quest'anno.
MOLDOVA
Con un design ispirato al tema solare, il padiglione propone
un ritorno alle fonti primarie di energia, per ottenere ciò di cui abbiamo
bisogno, senza produrre inquinamento.
Infatti il tema della partecipazione della Moldova a Expo
2015 'Splenda la luce. L'energia del sole, l'energia della terra, il cibo per
l'umanità' è rappresentato simbolicamente dal 'Solar Flower', una specie di
fiore collocato sulla sommità dell'edificio più alto, il cui stelo è costituito
da un grandioso arco di metallo curvo che sale da terra. Un fiore che ruota su
se stesso, seguendo il movimento del sole durante la giornata, la cui corolla è
costituita da un triplo cubo di specchi, dalla superficie sfaccettata, che
riflettono i raggi del sole, diffondendo una miriade di luci in tutte le
direzioni, all'esterno del padiglione, ma anche all'interno, sfruttandone la
trasparenza del vetro. Un'installazione dotata di batterie solari, in modo da
immagazzinare energia per le ore notturne.
Moldova vuole trasmettere, infatti, che l'energia di cui
abbiamo bisogno è ovunque; l'importante è imparare ad utilizzarla in modo
consapevole. La principale fonte di energia in Moldova è il sole, presente
tutto l'anno, il quale contribuisce in modo sostanziale all'agricoltura
biologica. Una terra, quindi, piena di energia positiva.
Particolari, all’interno del padiglione, le luci al neon sul soffitto a ricordare le costellazioni che possono essere viste solo dalla Moldova: le costellazioni della Sposa, del Paesano, del Grappolo d’uva, del Formaggio, della Cicogna. Le stelle, usate nell’antichità per orientarsi e navigare gli oceani, guidano qui il pubblico alla scoperta di un Paese poco conosciuto ma affascinante.
LIBANO
Lo Stato del Libano, nel grande atlante che è l'Expo di
Milano, lo si individua nel 'Cluster del Bio-Mediterraneo'. In questo spazio il visitatore si trova ad assaporare una suggestiva atmosfera, con i
colori che richiamano quelli del mare. Dispiace che, essendo in un'area poco
frequentata, sono ancora pochi i visitatori che hanno potuto apprezzarne le
bellezze.
Entrando negli spazi loro dedicati, si ha l’impressione di
trovarsi in una tipica casa libanese. Impossibile non notare il caratteristico
soffitto ed i lampadari: il primo decorato con scritte arabe che riprendono il
testo dell’inno nazionale, mentre i secondi realizzati con bottiglie verdi con
dentro la lampadina.
Per i visitatori vi è inoltre la possibilità di assaporare
una cucina che offre piatti tipici e un tavolo che ripropone i pranzi
domenicali che riuniscono tutta la famiglia. Su questa tavola è inoltre
possibile scoprire i piatti tipici utilizzando l’i-pad che li propone in 3D.
Per chi volesse un ricordo 'gustoso', è possibile anche acquistare i dolci e i
vini tipici libanesi. Tantissimi, e a prezzi modici, degli assaggi di dolci
tipici libanesi.
Inoltre, per chi lo desidera, è possibile acquistare una
piantina del ‘cedro del Libano’, un albero antichissimo e maestoso, simbolo di
potenza e forza: l’albero simbolo del Libano e rappresentato nella bandiera
libanese.
GIBUTI
Questo piccolo ma suggestivo Stato dell'Africa orientale è
situato, in Expo, all’interno del ‘Cluster delle Zone Aride’. Già dal primo
impatto, non si può non rimanere colpiti dal pavimento del Cluster che ripropone i colori
delle dune del deserto ed i colori delle diverse costruzioni che richiamano le
varie tipologie di sabbie. Il soffitto, volutamente ricoperto di lunghi cilindri di
vetro, che lasciano la possibilità di vedere il cielo, vuole simboleggiare la
tempesta di sabbia tipica delle zone aride.
Lo spazio del Gibuti è unito a quello della Somalia, in
quanto i due Paesi sono geograficamente confinanti. All’interno è possibile
annusare e tastare varie spezie: cannella, cumino, cardamomo, pepe nero,
ginger, semi di prezzemolo. Inoltre sono presenti molti prodotti originali, tra
cui i tipici vestiti ed oggetti utilizzati nel Paese.
KENYA
Tra le eccellenze, è doveroso ricordare come
il Kenya sia il 4° esportatore mondiale di caffè arabico, pianta che cresce
solo in particolari terreni vulcanici. Per chi volesse, è possibile assaggiarlo
nella caffetteria all’interno del sito. Anche qui, oltre all’esposizione di
prodotti di artigianato tipici, tramite alcuni video si può esplorare il
paesaggio e la fauna dell’Africa Centrale, oltre ad ammirare i colori e i
sorrisi della popolazione locale, immortalati in alcune bellissime fotografie.
HAITI
Costruito grazie ai finanziamenti degli Emirati Arabi, questo stato si trova nel 'Cluster di Cereali e Tuberi'.
Nel momento di dover scegliere cosa portare ad Expo per 'presentare' la loro realtà, hanno optato per i loro prodotti tipici, come fagioli, mais, riso, farina di mais e miglio. Qui inoltre è possibile conoscere due particolarità: la banana dolce fritta ed il loro rum.
Nello spazio loro dedicato è suggestivo poter scoprire anche i prodotti d'artigianato ma non in vendita.
I responsabili dello spazio di Haiti sono tutti diplomatici haitiani che risiedono presso il consolato a Roma, così facendo, grazie alla buona conoscenza della lingua italiana, sono disponibili a spiegare ed illustrare la loro realtà. Attraverso alcuni video si ha inoltre la possibilità di esplorare le più famose mete turistiche di Haiti.
Nessun commento:
Posta un commento