I colleghi di Caritas Sibolga hanno voluto raccontarci come
funziona il programma di micro credito attivo a Nias e nel corso di una visita
a Mandrehe hanno raccolto alcune interviste ai beneficiari del programma.
Che Cos’è?
Il programma di micro
credito attivato da Caritas Sibolga e finanziato da Caritas Italiana ha preso
avvio a Marzo 2013 e prosegue tutt’oggi. L’obiettivo principale è quello di
aiutare le famiglie più povere di Gunungsitoli e di Mandrehe a migliorare le proprie
condizioni di vita.
Ad oggi, il programma
conta in totale 111
beneficiari (il numero
aumenta di anno in anno), di cui 70 nella città di Gunungsitoli e 41 nei
dintorni di Mandrehe. Ciò che differenzia le due aree è la diversa domanda di
occupazione: a Gunungsitoli molti dei beneficiari sono piccoli venditori, sarti
o barbieri mentre a Mandrehe, coltivatori di gomma.
Caritas Italiana ha
finanziato il programma negli anni, per un totale versato di 580.500.000 rupie. L’investimento iniziale è stato
di 150.000.000 di rupie, a cui nel Novembre 2014 ne sono stati aggiunti
225.000.000. Nel Giugno 2015, Caritas Italiana ha donato poi altri 200.000.000
di rupie. Il programma prevede anche l’utilizzo di un fondo di rotazione,
grazie al quale si è arrivati a reinvestire 712.500.000 rupie, per un totale di 1.293.000.000 rupie.
A
Nias sono diffuse le cooperative di credito ma i criteri per poter
accedere ai prestiti non permettono alle categorie più povere di usufruire di
questa possibilità. Molto frequente è l’accesso a fondi attraverso prestiti ad
alto interesse. Questo è diventato un problema sociale rilevante per le
famiglie che devono ripagare i debiti per molti anni e che non sono in possesso
di un lavoro stabile.
Tre le famiglie di
contadini, di artigiani o venditori che sopravvivono con un budget limitato e
insicuro è molto difficile riuscire a risparmiare o affrontare le spese
impreviste, così come è molto difficile avere dei fondi iniziali per la
microimprenditorialità.
Inoltre
in Indonesia, ed anche a Nias, esistono molti gruppi di persone che si auto
organizzano in gruppi di risparmio/prestito autogestito, secondo delle regole
conosciute come “arisan”, che permettono ai membri di mettere una quota
mensile e di poter prendere in prestito a turno le quote degli altri su base
annuale. Queste iniziative sono molto diffuse perché quello che manca è la
possibilità di avere delle quote in contanti, grandi abbastanza da fare
acquisti particolari o affrontare spese impreviste. Il problema dell’ “arisan”
è che non è istituzionalizzato e che i partecipanti o il tesoriere del gruppo
potrebbero non essere persone oneste o potrebbero non riuscire ripagare il
debito contratto.
Come funziona il programma?
Il denaro dovrà essere restituito
mensilmente, con un interesse dell’ 1,5%, da cui lo 0,25% sarà trattenuto dai
singoli beneficiari come guadagno. In questo modo Caritas vuole motivare coloro
che partecipano al programma a risparmiare e a farlo continuativamente.
Visita ai beneficiari del programma di micro credito a Mandrehe
Siamo partiti molto presto da
Gunungsitoli per arrivare a Mandrehe, nella parte occidentale dell’isola di
Nias, a pochi chilometri da Sirombu. Abbiamo attraversato l’isola da Est ad
Ovest, tra la vegetazione lussureggiante e le piccole case di legno, accompagnati
da Irene e Pak Ely.
Irene è la responsabile del programma
di micro credito in Caritas Sibolga: due volte al mese si reca sul posto per
riscuotere il denaro e per incontrare i beneficiari del programma.
Durante i due incontri programmati tutti i 41 beneficiari devono presentarsi
per restituire la loro quota mensile. Nel caso in cui non siano in grado di
farlo, potranno posticipare al mese successivo, pagando però una penale pari a
1.000 rupie al giorno, dalla data del 16 del mese corrente fino al giorno in
cui restituiranno il denaro. Irene ci racconta che non sempre coloro che
partecipano al programma sono buoni pagatori. Alcune volte è capitato che non
saldassero il proprio debito ed in questo caso veniva chiesto loro di
restituire il denaro prestatogli, esonerandoli poi dal programma. Altre volte è
successo che scomparissero senza saldare il proprio debito.
Il luogo in cui incontriamo i
partecipanti è il Resource Center. Questo centro è stato avviato nel 2008 e la
gestione è stata affidata alla parrocchia di Nias Ovest nel Luglio 2014.
Intorno a noi un ampio terreno agricolo dedicato alla produzione di frutta e
verdura ed altri prodotti agricoli destinati alla vendita nel mercato interno
dell’isola. Il RC di Mandrehe è nato proprio con lo scopo di sensibilizzare la
popolazione locale ai temi della sicurezza alimentare: a Nias vi è una forte
affezione alla coltivazione della gomma che però lega il guadagno alle
oscillazioni della domanda sul mercato internazionale. La coltivazione di
generi alimentari permetterebbe invece di soddisfare le proprie necessità
alimentari e di vendere l’eccesso.
Il nucleo dei lavoratori è composto da
studenti della scuola locale di formazione agricola che qui svolgono il loro
tirocinio.
La maggior parte dei beneficiari del
programma sono donne che parlano solo la lingua Nias. Pochissime di loro
conosco la lingua ufficiale, l’Indonesiano. Alcune, soprattutto quelle
che sembrano più anziane, non sanno con esattezza la loro età.
Durante la visita alcune di loro ci
hanno raccontato le loro storie e le loro vite. Ci hanno spiegato che tipo di
attività hanno intrapreso e cosa pensano di questo programma.
Nome: Ina Liri
Età: 44 anni
Che tipo di attività ha deciso di
intraprendere partecipando al programma di micro finanza di Caritas?
“Ho investito i soldi per prendere in
affitto alcuni terreni per la coltivazione della pianta della gomma e per
pagare le tasse scolastiche ai miei figli”.
Quante volte ha già ricevuto il
prestito?
“Ho già ricevuto i soldi quattro volte.
Il primo investimento che ho fatto è stato appunto per pagare i terreni
destinati alla coltivazione della gomma, mentre con i prestiti successivi ho
avviato l’attività e pagato le tasse scolastiche”.
Quanti figli ha?
“Ho sei figli: tre maschi e tre femmine
che hanno dai dieci ai vent’anni”.
È contenta di aver
potuto prendere parte al programma?
“Sì sono molto
soddisfatta. Per poter partecipare non ho dovuto presentare il certificato di
proprietà della casa, come garanzia, cosa di cui invece le altre cooperative di
credito necessitano. Entrare a far parte del programma è stato molto più
semplice”.
Età: 42 anni
Che tipo di attività ha deciso di
intraprendere partecipando al programma di micro finanza di Caritas?
“Ho deciso di investire il denaro per
l’allevamento di maiali e per la coltivazione di riso e gomma”.
Quante volte ha già ricevuto il
prestito?
“Tre volte. Il primo investimento è
stato l’acquisto di quattro maiali e delle sementi”.
È sposata? Quanti figli ha?
“Ho un compagno, attualmente. Mi occupo
dei sei bambini che lui ha avuto dalla moglie precedente e di una bimba di due
anni frutto della nostra relazione.
È contenta di aver potuto prendere
parte al programma?
“Sono contenta perché avevo già
partecipato ad un precedente programma attivato da una cooperativa di credito
ma il procedimento per aderirvi era stato molto macchinoso. Il programma di
Caritas richiede invece meno garanzie ai beneficiari. Mi trovo bene anche
perché casa mia è molto vicina al luogo in cui mensilmente ci incontriamo con
Irene".
Nome: Mawar
Età: 50 anni circa
Che tipo di attività ha deciso di
intraprendere partecipando al programma di micro finanza di Caritas?
“Io non so scrivere e non so leggere – è la prima cosa che questa signora ci
dice.
Ho investito il denaro per l’acquisto
di alcuni polli e maiali e per potermi dedicare alla coltivazione del riso e
della gomma”.
Quante volte ha già ricevuto il
prestito?
“Ho preso il denaro già tre volte. L’ho
utilizzato per acquistare fertilizzanti, antiparassitari e concime e per pagare
le tasse scolastiche ai miei figli”.
È sposata e ha
figli?
“Sono sposata e ho
nove figli ma due di loro sono già morti. Ho tre femmine e quattro maschi, di
cui tre già sposati”.
È contenta di aver potuto prendere
parte al programma?
“Sì, sono contenta perché il tasso di
interesse richiesto da questo programma è minore rispetto a quello richiesto da
altri enti. Avevo già provato a partecipare ad un programma attivato dalle
cooperative di credito ma avevo deciso di rinunciare perché le procedure per
l’adesione erano troppo complicate. Vorrei che il programma attivato da
Caritas proseguisse e andasse avanti negli anni a venire, perché ho bisogno di
questi soldi per mandare i miei figli a scuola”.
Età: 42 anni
Che tipo di attività ha deciso di
intraprendere partecipando al programma di micro finanza di Caritas?
“Ho acquistato alcuni maiali e mi sono
dedicata alla coltivazione della pianta di gomma. Ho anche un piccolo
ristorante che però gestivo già prima di entrare a far parte del programma”.
Quante volte ha già ricevuto il
prestito?
“Due volte ma ora ho già ripagato tutto
e sto cominciando a risparmiare mettendo via il denaro”.
Quanti figli ha?
“Ho quattro figli: tre femmine e un
maschio già sposato con tre bambini”.
È contenta di aver potuto prendere
parte al programma?
“Sì. La procedura per aderirvi è molto
più semplice poiché non sono necessarie particolari garanzie”.
Come è venuta a conoscenza del
programma?
“Questo è sempre stato un luogo di
ritrovo per le persone che abitano nei dintorni ed uno dei ragazzi che vi
lavora mi aveva parlato dell’esistenza di questo tipo di programma”.
Nome: Ina Ferda
Età: 33 anni
Che tipo di attività ha deciso di
intraprendere partecipando al programma di micro finanza di Caritas?
“Ho un allevamento di maiali e mi
dedico alla coltivazione del riso e della pianta di gomma. L’acquisto della
scrofa è stato molto fruttuoso perché ha già dato alla luce ventisette
maialini, partorendo tre volte. Sono riuscita a vendere i piccoli a 230.000 rupie
l’uno, ricavando circa sei milioni di rupie”.
Quante volte ha già ricevuto il
prestito?
“Tre volte. Il mio primo investimento,
con i 2.500.000 di rupie ricevuti dal programma, è stato proprio l’acquisto di
una scrofa per 400.000 rupie”.
Quanti figli ha?
“Ho due figli, un maschio di cinque
anni ed una femmina di tre anni che frequentano la TK - che corrisponde alla nostra scuola materna.
È contenta di aver potuto prendere
parte al programma?
“Sì, certo, perché in questo modo posso
ricevere i soldi quando ne ho bisogno, anche in caso di necessità e posso
pagare le tasse scolastiche per i miei figli. Grazie a questo programma ora ho
ottenuto un guadagno sicuro tramite la vendita dei maiali”.
Come è venuta a conoscenza del
programma?
“Anche io ne sono venuta a conoscenza
tramite il passaparola da parte di uno dei membri dello staff del Resource
Center.
Età: 32 anni
Ina Teti non è originaria dell’isola di
Nias ma proviene da Jambi (Sumatra). È qui ormai da dieci anni quindi parla
molto bene anche la lingua Nias. Si è trasferita qui dopo aver conosciuto
quello che è il suo attuale marito.
Che tipo di attività ha deciso di
intraprendere partecipando al programma di micro finanza di Caritas?
“Mi sono dedicata alla coltivazione
della pianta di gomma. Mio marito invece lavora come carpentiere”.
Quante volte ha già ricevuto il
prestito?
“Tre volte”.
È contenta di aver potuto prendere
parte al programma?
“Sì, sono contenta. È stato sicuramente
un grosso aiuto”.
Come è venuta a conoscenza del
programma?
“Anche io come le altre ne sono venuta
a conoscenza tramite un membro del personale del Resource Center”.
Età: 61 anni circa – non conosce l’età esatta
Ina Sani si presenta con un sacchetto
di plastica trasparente con dentro del tabacco, un accendino e dei pezzi di
nipah, un tipo di palma tipico delle zone tropicali del Sud-Est Asiatico (che
utilizza per avvolgere il tabacco).
Che tipo di attività ha deciso di
intraprendere partecipando al programma di micro finanza di Caritas?
“Ho una piantagione di alberi da gomma
e vendo sandali al mercato tradizionale”
Quante volte ha già ricevuto il
prestito?
“Quattro volte. Oggi ho preso circa 3
milioni di rupie. Ho utilizzato il denaro del primo prestito per acquistare i
sandali da rivendere al mercato”.
Quanti figli ha?
“Ho sei figli. Uno è già sposato. Due
si sono laureati in Teologia ed ora uno di loro insegna in una scuola a
Gunungsitoli. Altri due invece vivono fuori Nias, per lavoro. L’ultimo abita
con me.
È contenta di aver potuto prendere
parte al programma?
“Sì. Questo programma è migliore degli
altri offerti dalle cooperative di credito così riesco a gestire meglio i soldi
che entrano ogni mese”.
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