lunedì 5 settembre 2016

Buen Viaje: che sia un andata o un ritorno...

È già passata più di una settimana e non ci sembra vero… 
forse sarà colpa del fuso nicaraguense? o forse sarà che la nostra mente non è mai partita… perché alla fine siamo tornati solo “fisicamente” lasciando un pezzo di cuore e di noi a Nueva Vida. 
Tornati a casa, nella nostra quotidianità, nelle nostri vite… non ci sembra più lo stesso! 
E sta accadendo tutto proprio come ci era stato un’pò “predetto”… si torna diversi, cambiati, più vivi, felici ed un’pò tristi, più coraggiosi, più carichi di tutto ciò che questo viaggio ci ha insegnato, accompagnandoci giorno per giorno ed ancora oggi e domani…
Questo non è un viaggio che finisce così con un volo di ritorno… il nostro finale è come dire “la fine di un nuovo inizio!”

Ora con la mente ed i ricordi vivi di questa esperienza al quale è difficile trovare un aggettivo appropriato, perché dire “è stato bello” sembra banale perché rispondere alla domanda “com’è andata?” è più complicato di quel che ci siamo immaginate…
Ora vogliamo condividere per un tempo che possa durare il più a lungo possibile la nostra esperienzaperché possa durare per sempre, perché non venga dimenticata… perché tutti possano viverla anche se non ci sono stati… perché condividendola anche gli altri possano vivere quello che abbiamo visto, sentito, toccato, provato, ascoltato… 
E allora così vi lasciamo il “nostro ricordo felice”… perché scritto possa durare per sempre… 



Anna: Il mio "ricordo felice" ovviamente è solo una piccola parte di un "viaggio" durato ben tre settimane in Nueva Vida.. Era l'ultimo giovedì alla scuola e con tanta fatica siamo riuscite a preparare il “conta cuentas” ovvero la recita animata di un racconto tratto dal libro “Il Delfino” di S. Bambarén.
Quel giorno ero emozionata come una bambina (non recitavo forse da quando avevo 10 anni!) e dedicare questo libro ai bambini di Redes è stato davvero emozionante…  mentre recitavo in spagnolo questo piccolo racconto ho pensato quanto fossimo state brave noi ragazze nell’impegnarci a questo “piccolo spettacolo”, ho pensato a cosa stessero pensando i bimbi ed ai loro incantevoli sorrisi, ho sperato che potesse piacere questa storia, perché possa insegnare loro a inseguire i proprio sogni, a ascoltare il loro cuore e a poter vivere una vita unica y meravillosa! 
E poi a fine spettacolo, trovarsi travolti dagli abbracci di questi bambini, e stare stretti stretti a loro e non volere andarsene più via… e ricevere i loro sorrisi così veri, dolci e sinceri… beh si credo che questo sia stato uno dei momenti più emozionanti… e se chiudo gli occhi mi sembra di sentir ancora le vocine dei bimbi, il loro caldo affetto e la loro presenza… era un attimo di felicità pura tra le mura di una realtà così diversa! 

Fede: Il mio ricordo felice..Più che di un vero e proprio ricordo si tratta di un'immagine che é rimasta impressa nella mia mente, e mi sembra una delle più luminose che conservo di questo mese in Nicaragua. É giovedì, sono quasi le 13, stiamo tornando a Redes dalla spesa, abbiamo tutte le mani piene di scatoloni, sacchetti, borse. Siamo quasi arrivate al cancello quando sentiamo urlare i nostri nomi, e dal fondo della strada vediamo correre verso di noi a perdifiato i soliti sei-sette bambini che venivano per il pomeriggio di biblioteca, con quei bellissimi sorrisi che non cancellerò mai dalla memoria. In un secondo ci sono addosso e ci saltano al collo, ci abbracciano, ci danno baci, ci prendono gli scatoloni e i sacchetti per aiutarci, ci stringono per mano e ci accompagnano dentro Redes, sempre senza smettere un secondo di guardarci, sorridere e stringersi a noi. E in quel momento sparisce tutto quanto, la fame, il caldo pesante, l'odore di Nueva Vida, il senso di impotenza che provavo ogni volta che mi ritrovano davanti agli occhi la povertà del barrio. Rimangono solo quei visini sorridenti, e quell'affetto gratuito che ci donavano ogni volta che ci vedevano. Questo affetto, sono sicura, qualcosa in noi deve averlo cambiato davvero

Sara: Io non so se ho un ricordo felice specifico non saprei determinarlo forse perché la mia felicità non è stata determinata solo da un frammento...
Certe cose che vedi o senti ti rimangono impresse nel cuore e nella mente e staranno lì per sempre! Certe sono proprio difficile da accettare ...ma sicuramente i bambini, i loro sorrisi, il parlare con la gente, i miei compagni di viaggio, la gente di Redes super accogliente, il cibo, le attività preparate la sera al suon di chitarra, Ari e Eli, la stupenda natura che circonda il Nica ma allo stesso tempo i suoi grossi problemi (machismo, abusi, analfabetizzazione....) tutto questo insieme ha caratterizzato il mio momento felice durato per ben 3 settimane! Ma purtroppo come ogni cosa bella prima o poi deve finire… ma so già che questo è solo l'inizio!

Chiara: Il mio non è proprio un ricordo, ma è più una sensazione… Ora che è passata più di una settimana riesco a fare il paragone tra la prima volta che sono arrivata a Nueva Vida e a Redes e quando sono andata via. All’arrivo tutto (a partire dal furgoncino di Napoleon che ci accompagnava, le strade, le abitazioni, le persone etc..) sembrava molto esotico, quasi “pittoresco”. Poi, iniziando ad uscire per le strade del quartiere per svolgere la “encuesta” e prendendo più consapevolezza della realtà locale, tutto questo ha cominciato a diventare brutto e triste: com’è possibile che nel 2016 le persone possano vivere ancora in queste condizioni di estrema povertà, con carenza di igiene etc?
Com’è possibile che dei bambini possano non andare a scuola e passino le giornate in giro da soli (o curando bambini più piccoli) senza che i genitori se ne interessino?
Queste differenze culturali però con il tempo si ammorbidiscono e pian piano sembra tutto più familiare… gli ultimi giorni infatti l’odore di Nueva Vida non era poi più così forte, il quartiere tutto sommato aveva delle sue caratteristiche positive e la gente… I bambini… che dire?!? Credo che questa foto racchiuda meglio delle parole quello che intendo dire: si tratta di un bambino che che torna a casa dopo aver raccolto la spazzatura con i genitori nella discarica di Nueva Vida… Ed ecco che con un semplice scatto si riesce a tirar fuori quanto di positivo c’è in una situazione tragica!

Questi sono solo frangenti di un ricordo che è rimasto con noi, di sensazioni, considerazioni post-cantiere che vorremmo far durare per sempre… e così sarà! 

Ci manchi Nueva Vida!

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