Ed eccoci qui...all'ultime ore di tabara in Moldova! Ormai ne abbiamo viste di tutti i colori: dalle promesse di bagni che in realtà si sono rivelati buchi angusti dove scaricare ogni bisogno corporale (affiancati dagli immancabili scatoloni dove gettare la carta igienica, rigorosamente rosa) alle cucine fatiscenti (senza pareti, pavimenti e ornamenti) alla presenza intermittente di acqua e corrente. E cosa dire delle camere? Spazi limitatissimi da condividere con formiche, mosche e rane. Non possiamo dimenticarci dell'acqua, così limpida e cristallina ... ma per fortuna avevamo con noi la nostra protettrice "Santa Amuchina da Milano".
Vogliamo infine annunciare che la Stefi e la Silvia sono riuscite a procurarsi un marito grazie al guardiano notturno di cui ancora ignoriamo l'identità. A proposito: conoscete un certo Robertino Loreti? se volete informazioni chiedete a lui (altro che Pavarotti). Per quanto riguarda la fauna locale segnaliamo che Madame Violette è riuscita a nascondersi nei nostri bagagli...supererà la dogana riuscendo a raggiungere la sua amata Italia??
Ma a metà campo il miracolo avviene: Caplani non è pronta ad accogliere i volontari, quindi cambio di programma e la nostra seconda meta diventerà Cania, dove sono ubicati bagni in muratura (compresi tavolette, sciacquone e tutto il resto!!!!) docce che possono essere considerate tali e finalmente dove vige l'acqua corrente in tutte le ore del giorno! Addio docce fredde con bottiglie riempite di acqua maleodorante, buche che danno direttamente sulle fogne e passeggiate chilometriche al chiaro di luna per raggiungere le nostre confortevoli tolette (ci mancheranno questi momenti!).... Poveri illusi. Appena approdati in quel di Cania le nostre aspettative si frantumano come la speranza che Sergiu si cambi i pantaloni: i sanitari esistono certo, ma la fossa biologia alquanto precaria ne rende impossibile l'utilizzo, quindi dovremo ancora accontentarci delle solite ostili buche. Seconda cattiva notizia: l'acqua non è ancora disponibile: gita al pozzo per riempire ogni serbatoio e pentola a portata di mano. "YUhhu!" Intorno a noi oramai il sudore regna incontrastato. Il gruppo resta unito, non si arrende e si prepara armato di coraggio ad affrontare la settimana che ancorà dovrà arrivare.
Il paese di Cania si rivela per ciò che: un'immensa aia dove tacchini attacchinati, oche, galline (non polli) si aggirano allo stato brado. Vespe carnivore si insediano dappertutto in attesa di assalire qualche malcapitato intenzionato a proteggere invano quella specie di mortadella di pork. Bilancio settimana: vespe 3 uomo 0.
Sono stati avvistati due esemplari di omus assetatus cum apa salata diretti a Leova su due biciclette dalle gomme buche... stategli alla larga, potrebbero essere pericolosi, si possono riconoscere dalle tipiche suonerie per cellulari e da una spiccata predisposizione per gli scherzi.
Durante una riunione sorge un dubbio atroce: "chi è Giulia?".
Paese che vai guardiano che trovi: tra chi li ha scambiati per i tecnici del gas, tra chi sosteneva fossero preti in incognito...fatto sta che ogni sera si presentavano con bottiglie di birra e noccioline pronti a brindare in nostra compagnia.
Bastano tre ore di pioggia per rendere la strada che ci conduce al campo giochi una palude, ma ciò non ci impedisce di raggiungere i nostri amati copii !!!
Un ultimo avvertimento: tenete lontano dalla cucina (se voi ne avete una) l'uomo di ghiaccio...sempre pronto a sabotare i prelibati sughi dello chef Fabrizio..
Potremmo andare avanti ad elencare aneddoti all'infinito, ma qualcuno ce lo teniamo per noi... tesoro prezioso che abbiamo trovato qui in terra moldava e custodiamo gelosamente nei nostri cuori e che riportiamo nelle nostre case, a cui torniamo come prima di questa grandiosa avventura, ma coscienti di portare con noi tante emozioni sguardi, sorrisi e amicizie in più che questa Moldova ci ha regalato.
Giacomo e il gruppo Moldova 03-17/08/09
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