lunedì 30 giugno 2008

IEMEN L'Interrugatorio

So già ke mi ci vorrebbe ben + tempo ed elettricità d qta ne abbia a disposi zio, indi utilizzo la metodologia Reportagistica Da Appunti già sperimentata nel post Dauro-Mandura. Piglio il quaderno e ci copio quello ke ho voglia, senza riformulare, talvolta specificando tra []. Ok. Tutto inizia quando Stefania decide di farsi una vacanzina per conto suo, destinazione Yemen… e tutto continua quando Paolo è costretto dalla burocrazia etiope ad uscire dal Paese popo in quei giorni. Cassa Caritas, Caritassa, individua l’elemento discriminante per la scelta della sua meta nel costo del biglietto. Indovina il Paese + economico?

Ehi Stefaniaaaaa, sono quaaaaa, 2 file davanti a te!! Mi vedi, 6 contenta? Ci avresti mai creduto? Perchè kiami la hostess? E lui ki è? Ehi, ehi… no, non la stavo molesting, no, i’m not Manfredi.. she’s my friend. Stefaniaaaa, diglieloo..
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30.6.2008

[al bar dell’aeroporto, post cècchin]

Lentamente (prima ke il megagentile Misgana arrivasse al cancello) mi avvicino al viaggio meno preparato della mia vita.

Oggi è sparita l’h2O e i piatti nel lavandino si sono un po’ irritati all’idea di dover aspettare la dolce Tru mercoledì x farsi un bagno [il loro proprietario non gli ha insegnato niente]. Mentre preparavo lo zaino per andare in qsto Paese musulmano, dove sono frequenti le prese in ostaggio di turisti occidentali, ki ha lasciato la mia mano –il mio polso- è stato il Tao, x andarsene in un luogo non meglio precisato. Non in Yemen pare.

I miei springroll tardano ad arrivare, il volo è già stato kiamato.

[flashback di un’ora] “Odio qsto posto”, commenta Teddy, avvistando l’aeroporto. “Ci credo”. “Io accompagno qua i miei amici, loro spariscono dentro, e non tornano +”. Dice qualcosa in amarico mettendomi la mano trai capelli, e lui e Misgana ridono. Lo guardo perplesso. “Mi mankerai, amico”. “E’ solo una settimana, Teddy. E in + tu dici ke qst’anno il tempo vola…” “Mi mankerai lo stesso”.

Sarà dura lasciarsi a settembre, allora.
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[in sala d’aspetto]

Qto sono luminosi gli aeroporti? Cinema la lenta processione dei 10 h ke salgono le scalette dell’aereo x pulirlo in una manciata di minuti…

SULL’AEREO seduto dietro un’Amelie sposa di un indio (in ke bel pianeta viviamo?) mangio un riso ke sa d matite colorate, delle zucchine ke sanno di anguria (buona) e mi faccio un panino con un formaggino; prima di mangiarlo ci spalmo xò della crema all’aceto. Una lattina colla linguetta igienica (ma nemica della natura); erano anni ke non ne vedevo una.

NOTA X IL FUTURO: la pepsi ti fa skifo
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[arrivato a Sanà, mezzanotte, spaesato, ki mi fa il visto mi fa anke il piacere d kiamare un pulottino, ke controlla il mio passaporto. Vi trova i visti d un po’ di Paesi, alcuni abbastanza agitati. Questa è la mia spiegazione per ciò ke riporto qua sotto, ma forse era solo la voglia d passare un po’ di tempo insieme ad una persona simpatica. Per inciso, mi sono divertito un sacco, in un paio di momenti ero così contento ke ho dovuto voltare le spalle al mio interlocutore per ridere e tornare statuario. Il mio passaporto passa nelle mani di 2 poliziotti in borghese, il buono e il brutto, x finire in quelle del cattivo. Affilato, sportivo, pare abituato a questi interrogatori, fuma e stringe gli okki, non padroneggia alla grande l’inglese e qsto mi permette d fare teatro gratis, mimandogli ad ampi gesti ciò ke dico].



Come ti kiami?

Paolo

Perché 6 qua?

Turismo

X’ sul tuo visto c’è scritto “visita”?

Non lo so, non conosco la differenza.

Non si fa una visita da solo.

Ah. Sto aspettando 2 amike.

Dove sono?

In Gibuti

Qdo vi incontrate?

Stanotte

Stanotte non ci sono altri voli

Allora hanno annullato il loro volo

Non si fa turismo in Yemen

Perché no?

Perché non c’è niente da vedere; cosa vuoi vedere?

Lo Yemen [i poliziotti *******]

Cosa nello Yemen?

Dimmelo tu, 6 tu ke lo conosci.

No, dimmelo tu.

Ok, lo vedo e telo dico. Come ti kiami?

Mhh.. Josè.

(tipico nome yemenita. fingo di leggergli il cartellino in arabo, dandogli ad intendere ke anke se leggo un altro nome gli voglio dare corda. Si guarda il cartellino, x vedere se ci sono scritte in caratteri latini) Ok, Josè, cosa c’è ke non va?

Niente, adesso facciamo solo una kiakkierata.

Sì: fino a ke ora ci sono i taxi?

Non ti preoccupare, tutta la notte.

Non voglio chiacchierare con te tutta la notte.

Cosa facevi in Etiopia?

Ci lavoro.

Per chi lavori?

Per Caritas Ambrosiana, colle prigioni di Addis Abeba.

Raccontami nei dettagli.

Scrivo un libro sulle prigioni [bella mossa, Paolo] e faccio counselling ai prigionieri.

Dove?

In 2 prigioni: *****, a 90 km da Addis e a ***** ****, a 70.

E che libro?

[Oramai è fatta] Diritti umani.

Mmhh..

[penso a quali prove ho dietro da portargli… il tesserino del servizio civile! Mai usato, ecco a cosa serviva, mi salvava da un momento di difficoltà. Lo estraggo e lo tengo per un po’ in alto, tipo Excalibur. Scherzo]. Leggi qua: Paolo Dell’Oca, e sono io, e Caritas Ambrosiana.

E Servizio Civile Nazionale. Cos’è?

[…] Un altro mio datore di lavoro.

Facciamo ke meli spieghi per bene entrambi, adesso, ok. Io ho tempo, tu hai tempo. Iniziamo: cosè Caritas Ambrosiana? Cosa significano queste parole?

“Caritas” significa “amore”, “ambrosiana” di Milano, la mia città, ACMilan, Inter Milan.

Sì, la conosco. E quali sono i suoi goal (scopi, in inglese, mentre lo dice accenna un calcio ad un pallone immaginario).

I suoi goal (ne imito la pantomima) sono il sociale a Milano, per esempio i rom, e alcune emergenze, tipo tra poco in Etiopia ke quest’anno non ha piovuto. Lei ci può arrivare in fretta perché si muove sulla rete delle parrocchie cattoliche. [Tu invece non ci puoi arrivare in fretta x’ mi pari un po’ lento].

Mmm.. ma “Caritas” cosa significa?

Mmm. Come ti dicevo prima “Caritas” significa in latino “amore”.

Ah, amore.

Sì, amore. [in altre circostanze 2 battute del genere potrebbero essere male interpretate]

E perché Caritas ti ha mandato qua?

Caritas non mi ha mandato qua, in Italia puoi decidere tu dove andare a spendere le tue ferie.

E perché hai scelto lo Yemen?

Da Addis costava poco e a Gibuti faceva troppo caldo.

E il Servizio Civile Nazionale? Service so cosa significa, e anche Civil, e anche International. Ma cosa fai?

In Italia puoi scegliere di farlo: lo Stato ti paga per un anno.

Sei per lo Stato?

No, sono in Etiopia per Caritas Ambrosiana, ma pagato dallo Stato.

Ma cosa fa il Servizio Civile Nazionale?

Allora. Fino agli anni 90 tu italiano eri obbligato a fare il militare, poi potevi scegliere di fare il servizio civile, ora entrambi sono facoltativi.

Mmm. Qual è il programma della tua settimana in Yemen?

Non lo so.

6 qua e non sai cosa farai?

Sì.

Perché?

Perché aspetto di decidere domani con le mie amiche e una guida locale.

Dove sono le tue amiche?

[Dimmelo tu, te l’ho detto 3 volte] In Gibuti.

Qdo vengono?

Dovevano arrivare stasera.

Come si chiamano?

Stefania Cardinale e Francesca Bernabini.

Cosa fanno?

Lavorano nella cooperazione.

Dove?

Stefania come me, Addis Abeba, per Caritas Ambrosiana, pagata dall’Italia. Ma lavora nell’AIDS.

Cioè?

L’AIDS, l’HIV.

Cos’è?

È che se tu ti buchi con siringhe infette, o se hai relazioni sessuali non protette tela prendi [l’AIDS spiegata da Geronimo Stilton].

E Giuliana?

[allora, i casi sono 2, Sherlock: o 6 un imbecille o i tuoi trucchetti colle domande di controllo dovresti imparare a farli un po’ meglio, su informazioni + precise e lasciando + tempo in mezzo. Non è difficile, ti serve qualche sessione a qualsiasi gioco di ruolo, puoi imparare anke tu, genio]. Francesca.

Uh, Francesca, l’altra.

Francesca non lavora con me, non lo so.

Tu sei un giornalista?

[Tu 6 un idiota]. No.

Vuoi fare i confronti con quello ke vedi qua e quello che hai visto in Etiopia.




No. Tu lo dici. Non lo voglio fare per lavoro. Ma è naturale (dài, parlo un po’ io, tu non capisci il mio inglese, ti stanki e mi lasci andare, ok?) ke quando vedi 2 Paesi ti viene da fare le comparazioni. Prendi 2 donne: le guardi e in automatico sai quale ti piace di +. Ok, ho sbagliato esempio, ma è x’ non sono ancora uscito da qua, x’ stiamo parlando da un bel pezzo, Josè, e non ho ancora capito dove sono arrivato e ke qua le donne sono tante Macchia Nera [e gli uomini tanti Manetta], quindi lasciamela. E lascia anche me, così me ne vado in hotel e aspetto le mie amiche [e posso trascrivere questo interrogatorio, ke se nnò poi mi dimentico, e pagherei x fermare il tempo e farlo qua e ora, ma non ho ancora cambiato in real yemen e qdi non posso]. Anzi, sai cosa puoi fare? Accertati che c’era un aereo stasera ke sarebbe dovuto arrivare dal Gibuti, ke in fondo è la vera falla del mio interrogatorio, ti ho detto ke sto aspettando delle amiche ke arrivano con un volo ke non esiste! Così, prendi le tue sigarette, vai all’ufficio dei voli e kiedi se è stato rimandato e qdo, così poi melo dici ed io domani torno qua e conosciamo le mie amiche, ok?

Nell’intanto veniamo interrotti dal Buono ke dice ke il volo dal Gibuti è atterrato in quel momento..

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