Grinta.
Questa parola riassume il giusto stato d'animo con cui ci sembrava
necessario partire. Dovevamo iniziare questa avventura con carica e
coraggio perché le sfide che avremmo affrontato ne avrebbero
richiesto parecchio. Pensavamo ai numerosi ostacoli che avremmo
incontrato sul nostro cammino: una nuova lingua da imparare, un
contesto socio-culturale diverso da comprendere e in cui ambientarsi,
una nuova realtà lavorativa in cui inserirsi. Immaginavamo la fatica
nel trovare attività da fare con le adolescenti e con le ragazze
madri, la pazienza nel costruire rapporti, il rischio di qualche
aspettativa delusa. Tutte sfide degne solo dei più valorosi. Eppure
come spesso accade, la vita ti riserva delle sorprese, infrangendo le
seppur elevate immagini che ti eri costruito. Le lotte che ci sono
state chieste qui, nei primi giorni dal nostro arrivo a Chisinau, non
hanno avuto a che fare con nobili cause ed intenti. Una coppia di
vicini di casa rumorosi, che ogni mattina alle cinque, se eravamo
fortunate alle sei, ti tiravano giù dal letto con grida e sfuriate
poco confacenti anche agli sposi più scontrosi. Un brutto incidente
capitato alla mia compagna Jessica, quasi investita da un autista
mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. La pazienza nel
sopportare la maleducazione dei vicini e qualche ora di sonno
arretrato, la fatica nelle limitazioni e nelle difficoltà che un
infortunio ti procura, l'impotenza di fronte a una realtà che non
puoi del tutto controllare; queste sono le sfide più ardue che sono
chieste a me e a Jessica. Così ci troviamo a farci forza e coraggio
nell'andare a fare la spesa, nel prendere l'autobus, nel salire su
marciapiedi alti privi di rampe con le stampelle, nelle mille insidie
che questa città riserva a chi ha una disabilità; nella paura di
attraversare strade poco illuminate, in cui sfrecciano macchine
dall'andamento un po' spericolato e in cui dunque il pedone non ha
vita facile. Così mi viene in mente un'espressione di una canzone di
Giò Sada, cantante che, da fissata di X Factor quale sono, conosco
bene: le sfide più ostiche che la vita spesso ci pone dinanzi sono
le nostre "battaglie normali".
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