È venerdì, già 5 giorni in Kenya… vorrei raccontare tante cose che sono successe, i giorni sono stati frenetici, le persone incontrate tantissime, gli inviti a cena/casa/villaggio sono talmente tanti che non sappiamo come incastrarli tra di loro… allora seguiamo l’esempio delle settimane di formazione: flusso libero dei pensieri…
- Il sole splendente e il vento che ci fa sopportare il caldo…
- Le capre in giro per strada come i cani randagi, l’asino che si aggira di notte per il mercato, i maiali che mangiano i rifiuti sulle strade… si, direte, che schifo, ma è folklore anche questo!
- La nostra casetta, piccola ma in african style, carinissima, già la sento mia!
(per chi non lo sapesse, il bagno è già stato ristrutturato da Sister... che peccato...)
- Sister Raquel, tenera e gentile con noi, sempre pronta ad aiutarci…
- I bambini per strada che dicono “muzungu” (uomo bianco) e subito dopo ti seguono per dirti “how are you” e ti stringono la mano, ti accarezzano i capelli e ti scroccano un biscotto…
- I matatu, questi piccoli pulmini semirotti da cui si appendono i proprietari che cercano di convincerti a salire e ad andare con loro verso la città…
- Le kamiti prisons, la strada che facciamo tutti i giorni per andare in Cafasso, con i prigionieri ai margini della stradina che picconano a terra, tagliano l’erba, lavano i vestiti, il tutto dentro divise a strisce bianche e nere…
- Nairobi centro, caotica, ricca e in totale contrasto con Kahawa, col suo mercatino di legno ai bordi della strada.
- I ragazzi della parrocchia, li abbiamo incontrati stasera e già abbiamo cominciato a fare amicizia…
- Le suore comboniane a Kariobangi, con un progetto stupendo per le donne…
Ultima ma più importante,la Cafasso House. Svegliarsi la mattina e pensare di andare a trovare i ragazzi mi mette allegria. Il primo giorno, quando siamo arrivati, la timidezza è sparita subito, ci sono venuti incontro, ballavano per noi, ci facevano mille domande, in un misto di swahili, inglese e gesti delle mani. E il giorno successivo ci hanno preparato uno spettacolo con i balli delle varie tribù kenyane, balli attuali e di gruppo, il tutto dopo prove di settimane, tutto questo solo per noi… sono solari, sono dolci e teneri, affettuosi come mai avrei immaginato. Sono passati 5 giorni e siamo già un gruppo affiatato, non avrei potuto sperare in meglio! Mi hanno già attribuito un nome swahili, MAKENDA, che significa “smiling”, e questo vi può far intuire come sto vivendo questa esperienza…
Un abbraccio a tutti gli altri SCE e allo staff caritas!
Un bacio Simo...la mia energia è con la tua...
RispondiElimina"Stella...portami via,
fammi vedere coi tuoi occhi un poco d'Africa"
Africa - LUF
(PS. appena puoi youtubbare ASCOLTALA!!!)
un bacione...
a presto!
Michele Catta
a quando un bel video con lo spettacolo dei ragazzi della Cafasso? :-)
RispondiEliminaE flusso libero sia....
RispondiEliminami manchi piccola simo, con la tua allegria, la tua ironia e il tuo acume
i commenti che non si precano in giri di parole
l'infinita sincerità
ma è bellissimo che tu sia là, i miei pensieri fanno capriole nell'immaginarti camminare sulla terra rossa, come qui non se ne vede più.
Un abbraccio che ti stritoli, radiosa "mama africa" =)
-Sara L.-
il video a prestissimo!
RispondiEliminamichi, mi commuovi, tu gentile con una donna?! il lavoro ti sta cambiando!!!
sara, con te sono abituata ai tuoi dolci commenti, anche se non smetto mai di arrossire..un mega abbraccio anche a te!