lunedì 7 febbraio 2011

L'incontro con Managua


Managua mi accoglie nella notte con una ventata di calore che profuma di legno bruciato, per stada ci sono poche persone, mentre sulle varie macchine, jeep e camioncini la gente si ammassa in un groviglio di corpi.
All'arrivo a Batahola il nostro nuovo Barrio, ci accolgono i bambini e in questa atmosfera surreale entriamo in casa!
Finalemente, ormai sognavo ogni notte di posare il mio piede nella mia nuova casa nicaraguense.
Quasi non mi sembra vero di essere qui, non mi sembra vero che se esco dalla porta di casa sono a Managua la città senza un centro, la città dalle grate alle finestre, dalle case ad un piano con il filo spinato intorno. Una città povera, che tutto può sembrare tranne una capitale.
La gente ci mette in guardia cuidado y peligro son le due parole che in questi primi giorni mi hanno accompagnata, ma io contrariamente alle mie fantasie mi sento tranquilla, serena e chissà se questo è un bene...

1 commento:

  1. E' un bene perchè quando vai per portare il tuo aiuto la gente lo sente e più che attenta per il pericolo credo che la parola più giusta sia " vigile " perchè ci sono tanti disperati che vivono di espedienti e furtarelli.La gente è buona ,accogliente ,allegra e ti adotta immediatamente ,soprattutto ci tiene ad essere tua amica .Ci vuole poco per conquistare e per essere conquistati.Seguiremo con simpatia ed affetto questa tua avventura ........

    RispondiElimina