sabato 12 febbraio 2011

La mia prima rivoluzione


E pensare che me la stavo perdendo...
Svegliarsi presto non è comodo per nessuno, per me men che mai, così al ritorno dal lavoro, di pomeriggio spesso schiaccio un pisolino...
Mentre dormo placido nel letto e sogno chissà cosa arriva paola a svegliarmi... chi osa disturbare il mio riposo? Bhè ne vale la pena, è arrivato l'annuncio, Mubarak si è arreso. Mubarak ha perso, e ha vinto il popolo egiziano. Giusto il tempo di infilare gli occhiali per guardare sulla bbc le immagini che da Piazza Tahrir arrivano di gioia incontenibile, inarrestabile, sincera, di chi ha trattenuto il fiato da 18 giorni o forse da molti anni...

Ho vissuto per tre mesi in Egitto nel 2006 e ho toccato con mano quanto fiato bisognava trattenere ogni giorno per paura della repressione e della polizia segreta e non...

Scendiamo dalla collina in cui abitiamo per trovare un taxi, il tassista è giordano ma è felice, quelli del Cairo sono suoi fratelli, ma ci lascia un pò lontano dall'ambasciata egiziana, che il traffico di caroselli comincia a un chilometro dalla sede dell'ambasciata...

E poi arriviamo finalmente, ed è gioia distillata, ed è la più bella immagine ti possa lasciare una umanità dolente ma fiera, che non ha piegato la schiena e che adesso esplode giustamente di gioia.

C'è chi canta, chi balla, chi piange, chi scandisce slogan, chi porta in braccio i propri bambini affascinati dai fuochi d'artificio e che magari adesso non capiscono, ma che si spera beneficeranno più di tutti di quanto sta avvenendo in queste settimane nel mondo arabo...

Il delirio di gioia dele persone è qualcosa che ti resta dentro, il primo ricordo indelebile di questo servizio civile. Già in tanti si interrogano sul futuro, sul cosa accadrà, sull'abilità degli egiziani di gestire bene la transizione, tutte domande legittime e da non trascurare, a cui da domani mattina bisognerà trovare risposte... ma stasera no. Stasera è festa. Auguri, Egitto

2 commenti:

  1. Stai pariann eh? Bene, Bene...
    E' vero, il mondo arabo grazie ai tunisini e agli egiziani sta vivendo un momento straordinario e di grande gioia per i civili. Penso però che quello che spesso si dice, sui giornali e nei salotti radical chic delle tv italiane non sia vero. Non dobbiamo prendere esempio da questa rivoluzione. Questa è la loro rivoluzione e fa parte della loro storia.
    Tuttavia le rivoluzioni hanno dei lati positivi e negativi. Nei giorni passati tunisini ed egiziani hanno vissuto momenti drammatici con la polizia che sparava in strada e col coprifuoco, momenti che da cittadino libero non voglio vivere assolutamente. Loro ce l'hanno fatta, hanno superato quei duri momenti (duri come cosa ben sai) e sono arrivati al loro obiettivo, cacciare il dittatore.
    Bene...e adesso? Adesso sarà la loro intelligenza a dover scendere in campo, perchè tolto l'esecutivo restano i militari e sappiamo cosa significa dare il potere ai militari: legge marziale.
    Inoltre sta succedendo una cosa abbastanza singolare, in questi giorni c'è un'ondata di immigrazione dalla Tunisia, mi chiedo perchè. Perchè hanno rovesciato un regime e poi emigrano? Chi sta emigrando, la popolazione meno abbiente che dittatura o no resta sempre sottomessa, oppure la popolazione che appartiene ad una classe che si può permettere di lasciare adesso il paese e stabilirsi all'estero, oppure persone che vengono da paesi vicini alla Tunisia? Riguardo all'Egitto, cosa succederà ora che Mubarak ha lasciato la presidenza di un paese così strategicamente importante per il controllo (i liberali leggano "i rapporti con") del medio oriente? Questi sono interrogativi che lascio a te, che di arabi te ne intendi molto di più di me.
    Comunque, il mondo sta cambiando e noi giovani non possiamo non cambiare con lui...Cià Cià O' shcass pop stu telefon, pass pò cazz rà bullett....ma chi shfaccimm a pav.....

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  2. Sti canzon o' ssaje chi l'ha schritt chi parl? Perzon comm a te!

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