19-25
agosto, il Guis apre le porte e spiega le ali! sette giorni per divertirsi e
divertire, coinvolgere le famiglie, sensibilizzare la comunità al rispetto dei
diritti del disabile e favorirne l’integrazione.
Le proposte
sono tante, i ragazzi che frequentano il centro sono entusiasti, e forse lo
siamo ancora di più noi, volontari e profe,
che dobbiamo cimentarci in giochi e svariate performance.
Il
primo grande evento della settimana è la “mañana
deportiva”. La mattinata inizia con due partite del Guis contro Redes,
prima calcio e poi basket. le squadre appaiono molto variegate; ragazzi, profe
nonché i mitici direttori si sfidano. E anche se il motto è “l’importante è
partecipare” alla fine tutti vorrebbero vincere e sebbene lo scontro non sia
proprio equo, nessuno vuole mollare! Alla fine redes vince entrambe le partite
ma i nostri ragazzi sembrano più che soddisfatti.
Segue
una miniolimpiade con percorso ad ostacoli e bandiera. la mattina si conclude
con una bella medaglia (di carta!!!) per tutti.
un,
due, tre e…splash! Neanche il tempo di arrivare e siamo già tutti in mare, i
bambini e i ragazzi con un misto di euforia e paura si lanciano sulle onde.
Dopo un leggerissimo pranzo nica (riso, pollo fritto, fagioli, insalatina e
pane…) non può mancare la classica gara di castelli di sabbia. non ci sono
palette e secchielli, ma questo non sembra essere un grande problema; mani e
bicchieri sono sufficienti per costruire fortezze.
La
settimana procede con il circo. per
l’occasione vengono in nostro aiuto due pagliacci, i ragazzi di una scuola di
danza moderna e di un gruppo di balli folkloristici. Anche i profe e il
direttore diventano clown e attori per un giorno...e il divertimento non manca
tra sketch, spettacolini, e danze.
Proprio
perché è una settimana speciale il centro rimane aperto anche domenica per la convivencia familiare. Vengono proposte tante attività per
grandi e piccini, anche noi pensiamo a un paio di laboratori: “disegna il guis
con gli elementi naturali” e “costruzione di maracas” , e un improvvisato ma
molto, molto gradito stand dove si colora (…eh sì, un’attività che per noi e i
bambini italiani potrebbe essere priva di qualsiasi attrattiva, noiosa, diventa, forse perché inusuale, una delle più
apprezzate). Anche i genitori si impegnano e alla fine diventano nostri maestri
nel decorare gli strumentini. La mattinata si conclude con un pranzo tutti
insieme. E così assaggiamo un’atra specialità nica: il riso alla valenciana, què rico!!!
Bellissima esperienza! Grazie per averla condivisa con noi grazie a questo bel resoconto!
RispondiEliminaLaura