Noi Boliviani non
abbiamo ancora scritto niente, in verità le bozze sul computer sono tante e le
idee ancora di più. Ma non è per niente facile…
Ci siamo letteralmente ritrovati catapultati in una realtà
incredibile, in un paese spettacolare e ci siamo trovati al di là di ogni
nostra aspettativa. Ritrovarci oltre ogni aspettativa è stato magnificamente traumatico, visto che non ne avevamo di particolari…la Bolivia mi ha lasciato letteralmente a
bocca aperta.
Così quando si parte ci si sente come un moderno Corto Maltese
o come un Ulisse dei giorni nostri, si sente il
bisogno di partire, vedere, osservare per conoscere, capire e comprendere. Si
sente il mondo che improvvisamente
va stretto, la realtà che si conosce ancora di più e il
richiamo di quello che ti attende è irresistibile…e poi quando ci si trova in
mezzo si ha una sola parola: WOW.
Lo sbalordimento è tanto, non si finisce mai di conoscere,
tutto è nuovo, ci si lascia travolgere
completamente dalla nuova realtà, si ha poco tempo per fermarsi a realizzare. Così ci si prende il tempo,
ci si ferma per cercare di capire…ma
proprio quando inizi a capire il tuo cervello ti dice che non puoi stare fermo,
devi agire, ma è presto. Vedi un
sacco di cose che sarebbero da fare, vedi un paese con un sacco di potenzialità che non vengono sfruttate
e non capisci il perché, poi conosci
gli abitanti,
incominci a capire il loro stile di vita, il loro modo di fare,
ti affacci sul loro mondo…ma la voglia di fare non passa, anzi aumenta, così
come aumentano la rabbia e la frustrazione di fronte a questa situazione e ti
dispiace, non per te ma per loro…così in questi momenti, le Ande,
che si stagliano magnifiche sopra di te, rappresentano un irresistibile
richiamo a prendere lo zaino e partire ancora…
Ma ci vuole pazienza,
bisogna tirare un bel sospiro, calmarsi,
prendere la palla e andare al campetto da basket a sfogarsi. Allora si pensa e
si riflette, bisogna osservare, capire, ricordarsi che si è in un nuovo contesto e che non si può
agire (per poi fare cosa???) senza prima essere ben sicuri di aver ben
compreso, e che non sono tutti uguali, sei qui solo da due settimane e c’è
ancora molto tempo e molta gente da conoscere…
Mi piacciono le sfide, e sicuramente la Bolivia, lo stare in
questo contesto è una bella sfida.
Osservando con occhio
critico, prendendo tutto quello che di buono c’è senza lasciare che le cose
ci scivolino sopra e traendo forza dalle difficoltà.
Mi piace la Bolivia.
Un buon inizio avventura a tutti.
Davide
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