Carissimi tutti,
Dopo aver ricevuto un
numero imbarazzante di inviti a scrivere su questo blog, mi sono deciso a
condividere l'unica scoperta che sono riuscito a concepire
nell’estremamente tedioso (e lungo) viaggio dalla moderna Casablanca
cosmopolita alla sperduta Midelt berbera. Da Bu.Co. (Buon
Coordinatore) e come tanti altri viventi, mi domandavo quale fosse il senso del
mio essere (e nello specifico del mio essere su di un Bus. In Marocco. A luglio).
Un laconico “Cantieri
della Solidarietà” ha risolto ogni dubbio. O forse no. Fino alla voce “cantiere”
ci arrivo, il pragmatismo Valbronese ha aiutato; su “solidarietà”, ho
vacillato. Ho passato dunque una buona parte del viaggio (mezza giornata)
chiedendomi l’etimologia di solidarietà, giusto per partire dalle basi e per perseverare
in un mio interesse patologico. Mi sono risposto che qualcosa con “solido” (latino“solidus”)
doveva centrare. L’amato blog “unaparolaalgiorno.it”, che cito, ha fornito la
risposta :
Per chi si domandasse se ci può essere un legame fra geometria e sentimenti
umani, voilà. La solidarietà è il sostegno reciproco, al modo in
cui ogni parte di un solido è retta e tenuta salda da tutte le altre: nessuna
si ritrova sola nel vuoto. La solidarietà è quindi la compattezza del corpo
sociale, il suo essere massiccio - e ci spiega che la forza di un corpo sta
nella sua coesione. Coesione che si esprime innanzitutto nella mutua
assistenza, in una fratellanza che scaturisce dalla coscienza di far parte di
un uno. Quando non ci curiamo di qualcuno che sta male o è in difficoltà
- capita -, ecco che nel solido si apre una crepa: una sola, una crepa da
nulla. Ma di crepa in crepa il corpo si indebolisce, le fenditure si allargano
fino a renderlo fragilissimo, incoerente - che perde pezzi, fra i quali ci
siamo anche noi.
“Molto islamico”, è stata la prima cosa che ho pensato, e
non per il contesto attuale o deformazione professionale. La caritas è senza
dubbio cristiana. La solidarietà, almeno in questa accezione, è deliziosamente
musulmana. Giustezza di un solido. Giustizia. Compattezza sociale. Coesione. Fratellanza.
Far parte di un Uno (tawḥīd).
Perciò, da Bu.Co. Marocco, paese islamico al 99% (l’1%
lo scopriremo inshallah nei prossimi giorni) non potevo che esserne
contento. So cosa ci faccio qui, so cosa ci faranno qui i Bu.Ca. (Buoni
Cantieristi), che mi raggiungeranno tra due giorni e, complice il passeggiare
nel Mausoleo Mohammad V di Rabat, ho finalmente trovato un senso all’immagine
di copertina del nostro “Sussidio Marocco”, lì scattata. La riporto sotto, dedicandola
ovviamente ai carissimi Bu.Ca. Marocco e augurando loro di entrare in
questo paese così, tra figure geometriche e sentimenti umani.
De la géométrie de l’art islamique se
dégage une vision du monde déterminée par l’idée d’ordre, d’équilibre, de
rigueur et de mesure. Elle correspond tout à fait à la notion musulmane, aussi
bien théologique que mystique, d’un univers entièrement conçu et organisé par
l’Intelligence divine. L’Islam […] recommande la solidarité fraternelle et le
souvenir de Dieu, il interdit ou réprouve le matérialisme et l’individualisme
excessif. (L'esprit de géométrie dans l'art
islamique – Patrick Ringgenberg).
R
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